Capitolo 9 - Anniversary

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"Ah..."

Emetto un gemito di dolore mentre cerco di aprire gli occhi, la testa mi batte forte, gli occhi bruciano ancora e il naso è intasato. Ieri dopo essere tornata in camera, ancora piangendo, mi sono sdraiata con Louis, l'ho abbracciato e ho pianto finché non mi sono addormentata.

La mia testa non solo sembra che stia per esplodere, è anche un gran casino, non riesco a trovare una soluzione a tutto questo, non ho idea di cosa fare, in che direzione andare. Né cosa fare.

Sono tutte stronzate, non potrei svegliarmi uno di questi giorni e ricordarmi tutto subito? Sarebbe meno faticoso e doloroso.

Anche con gli occhi ancora chiusi, faccio scorrere la mano sul letto e sento Louis accanto a me, apro lentamente gli occhi e giro la testa. Il mio piccolino è lì, tutto sparpagliato sul letto. Sorrido a quell'immagine, è la vista migliore che si possa avere al mattino. Mi alzo sui gomiti e mi scrocchio il collo due volte. Sbadigliando mi siedo sul letto e dopo essermi stirata mi alzo, ma torno a baciare mio figlio.

Mio figlio. Suona così bene anche solo nella mia testa. Sono orgogliosa di sapere che è mio figlio, Louis è un bambino eccellente, oltre ad essere super intelligente, è molto obbediente e affettuoso. Il bambino che ho sempre voluto, anche durante la mia adolescenza.

Vado in bagno per lavarmi la faccia, bagnarmi la nuca e sospirare. Non so nemmeno che ore siano, ma dev'essere presto, è tutto troppo tranquillo.

"Ehm..."

Non appena esco dalla stanza urto qualcuno, indietreggio un po' e guardo chi mi ha quasi investita. Ian. La sua faccia fa capire che si è appena svegliato, non avevo idea che dormisse qui.

"Mi dispiace, non ti ho visto."

Si scusa goffamente e si sistema i capelli spettinati, io sorrido per rassicurarlo e lui sospira. Ian mi fissa, so che vuole dire qualcosa, spero solo che non mi faccia la predica.

"Buongiorno."

"Buongiorno."

Distoglie lo sguardo e proseguiamo in silenzio, già questo mi dà fastidio.

"Allora..." Mi schiarisco la gola due volte e sollevo il busto, lui mi guarda incuriosito. "Allora...vuoi dirmi qualcosa? Sto iniziando a essere imbarazzata da come mi guardi."

Confesso e lui stringe le labbra, abbassa goffamente la testa e io mi controllo per non ridere.

"Oh mi dispiace." Mi dice timidamente e io scuoto la testa. "Sto andando via, ehm...Avvisa Lo quando si sveglia."

"Va bene."

"Ciao Camilita." Faccio un cenno a lui che sta per scendere le scale ma si ferma, sussurra qualcosa tra sé e sé e grugnisce. "Accidenti!"

"Qualcosa non va?"

"No, no!" Fa un respiro profondo e si scompiglia i capelli, penso che sia quasi un tic. "Voglio dire, sì..." Torna da me e lancia un'occhiata alla porta della camera da letto di Louis, Lauren deve essere lì. "Ho promesso che non avrei detto niente, ma forse non hai idea di quanto mi faccia male vedere mia sorella come l'ho vista la scorsa sera e per gran parte della notte."

Sentirlo dire così mi fa stare ancora peggio di prima, avevo l'idea che fosse difficile, ma non pensavo così tanto.

"So che è tutto un casino per te, che non ti piace molto." arriccia la bocca e sospira, io guardo in basso per la vergogna. "Ma Camila, non è una sua richiesta, è una mia richiesta, almeno cerca di conoscerla. Non hai idea di quanto sia meravigliosa mia sorella, non ti sto dando un ordine, anzi, dalle almeno una possibilità, conoscila bene."

Stupid Wife || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora