"perché muoio per te"
Pensai fosse una cosa di cui prima dovevo parlare con Charlie, ma ormai era troppo tardi, dato che io e James ci stavamo dirigendo verso la camera in cui sorpresi Matt a parlare con l'uomo/donna sconosciuto/a.
Scendemmo per le scale e ci assicurammo che nessuno ci guardasse per entrare in quella stanza.Non dovemmo preoccuparci troppo del cigolio del legno, dato che dei rumori provenienti dall'esterno lo coprirono, piuttosto era molto importante che nella camera non ci fosse qualcuno ad attenderci. Giunti davanti all'entrata notammo che la stanza era vuota e guardandoci le spalle entrammo, chiudendo la porta dietro di noi.
James era appresso a me mentre mi avvicinavo al letto con cautela, come se sotto ci fosse una bomba pronta ad esplodere.
"Allora..." dissi: "... al tre tiro su il materasso."
"Ok, sono pronto." Rispose."Uno..."
"Due..."
"TRE!" affermammo insieme e contemporaneamente io alzai il materasso.
Ci fu una pausa, d'impulso chiusi gli occhi ma dopo qualche secondo li riaprii.
"Ma, non capisco..." dissi stupita. Non c'era niente, nada, solo una semplice rete. "Non avevi detto che erano lì sotto?" mi chiese James, continuando a scrutare il materasso misterioso.
"Li aveva messi lì, te lo giuro." Ero confusa, o li aveva messi da un'altra parte, o dovevo andare a fare una visita oculistica.
"Li avrà spostati, no? Non possono essere scomparsi nel nulla." Disse giustamente James.
"Sì, hai ragione. Diamo un'occhiata in giro..." conclusi poi, sistemando nella posizione iniziale ciò che avevo spostato.
Guardammo ovunque; nell'armadio non c'era niente e neanche sotto il letto, ma oltre a quei mobili non ce n'erano altri e la stanza era piccola, se fossero stati lì non ci sarebbero sfuggiti. Mi fermai un attimo, guardai fuori dalla finestra come in attesa di una risposta, ma notai solo un uccellino cinguettare, appoggiato sul ramo di un albero di fronte e quell'immagine mi fece sorridere.
Tornai poi a concentrarmi sulla camera, e cercai con lo sguardo qualsiasi nascondiglio possibile per dei fogli sottili e finalmente trovai qualcosa. C'era infatti un dettaglio che non avevo notato subito; a terra, sotto all'armadio, c'erano delle crepe molto evidenti. Mi avvicinai e mi abbassai per guardare meglio e vidi che il taglio era abbastanza profondo, come se ci fosse un'apertura."James, sposta l'armadio per favore." Affermai sicura alzandomi da terra, tanto che mio fratello non mi chiese neanche il perché di quella richiesta, agì e basta. Mi meravigliai della sua forza perché non si sentì neanche un minimo rumore dello spostamento.
"Grande!" esclamai.
Esaminammo il pavimento e subito ci accorgemmo di una cosa; c'era una botola. Ci guardammo orgogliosi di noi stessi e l'aprimmo senza esitare un secondo di più. Un cumulo di polvere ci travolse, tanto che dovemmo spostarci un attimo per prendere una boccata d'aria pulita, ma subito dopo osservammo curiosi il contenuto.
"Sì, i fogli!" gioii soddisfatta per averli trovati.
"Vediamo un po' che cosa ci nasconde..." ma neanche il tempo di dirlo e qualcuno stava per entrare in camera. Sentimmo dei passi pesanti, probabilmente si trattava di quelli di Matt.
Mi avvicinai alla porta e guardai attraverso la serratura.
"James, è lui." Sussurrai guardandolo. "Oddio, oddio e ora?" ero andata in panico. "Sì, ok calmati." Tentammo di sistemare tutto nel meno tempo possibile; chiusi la botola mentre lui spostò l'armadio rimettendolo al suo posto.
Matt entrò nella stanza e ci guardò stupito, non si aspettava di trovarci lì ovviamente... notai per caso che il suo sguardo finì subito sull'armadio, doveva essere una cosa molto importante per lui ciò che nascondeva.
"Cavolo James, ma dov'è finito." Improvvisai, tentando una scenetta, col capo chino rivolto a terra fingendo di cercare qualcosa.
"Non lo so, che ci posso fare se perdi tutto ciò che ti capita tra le mani." Mi seguì. "Ragazzi?" domandò Matt.
"Ah, ciao Matt..." disse James facendo finta di averlo notato solo in quel momento, continuando a 'cercare'.
"Che ci fate in camera mia?" chiese, con un briciolo di acidità.
"Sì, scusaci, hai ragione. Solo che ho perso un braccialetto molto importante e lo stavamo cercando." Dissi mentendo.
"Emh va bene, ma perché proprio nella mia stanza?"
"Aiuto, e ora che gli rispondo" pensai, chissà che faccia avrò fatto. Altro momento di panico che fu prontamente interrotto da mio fratello, che venne in mio soccorso. "Devi sapere che mia sorella perde oggetti sempre e ovunque. Dato che spesso dà una mano con le pulizie è possibile che le sia caduto qui in camera tua." Ringraziai di avere un fratello sempre con una risposta pronta e feci un sospiro di sollievo senza farmi vedere.
"Ah capisco, se dovessi trovare qualcosa ve lo farò sapere." Disse, come spingendoci ad uscire.
"Grazie mille Matt, allora posso tornare in cucina a preparare la cena. James tu vieni con me, così mi aiuti." Risposi e ce ne andammo da quella stanza infernale.Matt aspettò che ce ne andassimo per chiudere la porta e controllare che il 'tesoro' fosse ancora in suo possesso. Spostò l'armadio con tutte le forze che aveva e aprì la botola, dove trovò ciò che pregava fosse rimasto al suo posto. Prese in mano quei preziosi manoscritti e controllò che ci fossero tutti mentre sentì il telefono squillare. Perciò appoggiò i fogli e prese in mano il suo iPhone, accettando la chiamata.
"Pronto." Disse con un tono sottomesso. "Non lo so. Non credo sospettino qualcosa, almeno lo spero." Fece una pausa. "Sì, capisco. Starò più attento e se si mettono in mezzo, li faccio sparire."
Io e James uscimmo dal mulino e ci dirigemmo verso la campagna. Il sole era stato coperto dalle nuvole e c'era un po' di vento, l'aria era diventata fresca. Ci inoltrammo nel bosco lì vicino per trovare un posto in cui nessuno avrebbe potuto sentirci o vederci. Il vento muoveva i rami e le foglie degli alberi che emettevano un leggero fruscio, l'unica fonte di luce a nostra disposizione era praticamente scomparsa dietro le nubi mentre cercavamo un luogo abbastanza tranquillo dove poterci fermare. Trovammo una struttura in pietra coperta, con all'interno del fieno che sembrò essere lì da molto tempo e qualcos'altro che non si riusciva a vedere. Entrammo e a tastoni provammo a non sbattere contro qualsiasi cosa fosse, dato che l'unica cosa che si riusciva a percepire era una sagoma e nient'altro.
"Per un pelo." Dissi sollevata, una volta all'interno.
"C'è mancato davvero poco stavolta." Affermò anche lui.
"Se non fossi intervenuto tu, io non avrei saputo che rispondere..." ci guardammo in quella stanza buia e scoppiammo a ridere entrambi, tanto che ne seguì una pausa di stupidità in cui ci insultammo a vicenda. Ma a un certo punto capimmo di dover smettere di fare i 'bambini', anche se qualche volta non guastava.
"Ok, ok, concentriamoci." Riprese. "Se Matt nasconde qualcosa sotto l'armadio, significa che non vuole che qualcuno lo trovi, no?" ipotizzò Sherlock Holmes.
"Sì, beh. È evidente. Non so se hai notato, ma quando è entrato e ci ha visti, ha subito lanciato uno sguardo verso l'armadio." Continuai.
"Sì, brava mia giovane Watson, giusta osservazione."
"Grazie Holmes." Ok, lo ammetto, avevamo preso troppo sul serio la serie TV di Sherlock Holmes su Netflix, ma era divertente.
"Caspita, se avessi avuto qualche secondo in più avrei potuto guardare cos'altro c'era dentro la botola." Affermai, iniziando già a pensare a un modo per ritornare là dentro. "Non ti preoccupare per quello, a noi bastano i fogli, no?" continuò.
"Che intendi? I fogli sono rimasti dentro la botola." Chiesi.
"Sì, questo è vero. Ma mentre tu ti facevi prendere dall'ansia, io ho come sempre salvato la situazione." Disse prendendo dalla tasca il suo telefono.
"James, ma che? Lo sai che non possiamo usarli." Affermai riferendomi ai cellulari. "Sta' tranquilla, è disconnesso da qualsiasi rete, serve solo da macchina fotografica." Mi avvicinai e lui lo accese, facendo luce sul suo volto in quel fitto buio.
"Guarda qui." Disse mentre apriva la galleria delle foto. Aveva fotografato ogni singolo foglio.
"Ok lo ammetto, sei stato bravo."
Le immagini per fortuna erano molto chiare, si riusciva a leggere ciò che c'era scritto, più o meno.
"Sembrano degli schemi." Disse allargando la figura.
"Sì infatti. Si riesce a capire su che cosa sono?" Chiesi incuriosita.
"Matt ha davvero una scrittura orribile." Affermò cercando di leggere almeno una lettera.
"Sempre che sia la sua..." conclusi dubbiosa.
Stavamo per provare a 'decifrare' la prima frase quando un rumore ci allarmò. James spense il telefono e lo mise in tasca, ci dirigemmo verso l'esterno per capire chi o cosa ci fosse. Sembravano dei passi che si avvicinavano sempre di più... foglie schiacciate e rami spezzati in due, fino a che per un secondo non si sentì più niente, si udirono solamente i dolci suoni del bosco. Eravamo allo scoperto ormai, quando qualcuno sbucò dal nulla davanti a noi, paralizzandoci.
![](https://img.wattpad.com/cover/286546067-288-k747897.jpg)
STAI LEGGENDO
Rose Rosse
AventureMegan, una ragazza sensibile amante della musica e della lettura, adora perdersi nei racconti più avvincenti e immedesimarsi nei personaggi principali; stavolta però, sarà proprio lei la protagonista della storia. L'avventura inizia quando sia lei c...