Mason mount, famoso centrocampista del Chelsea, presenta a tutti la sua migliore amica d'infanzia, che per anni aveva tenuto nascosta, cosa succederà?
#6 in Jorginho [20.12.21]
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Andarono a mangiare nuovamente da Caroline, stavolta la castana ordinò un bella pizza. Per tornare a casa, però avrebbero dovuto prendere le macchine. Lei era venuta con il suo amico, mentre il biondo non poteva guidare, così si offrì di guidare al suo posto, mentre Mason li avrebbe seguiti e poi riportato lei a casa.
"Perché deve venire anche lui? Non puoi restare da me?" Sbuffò il biondo, ammiccando verso di lei, mentre lei guidava tra le strade buie. Lei rise, guardandolo di sottecchi. Vide dallo specchietto l'auto sportiva del castano seguirli, attaccato a loro come avesse paura di perderli.
"Ucciderebbe prima te e poi me, frello" lo prese in giro, ripartendo dopo essersi fermata al semaforo rosso. Lui sospirò, mettendo la mano sulla sua, sopra al cambio.
"Puoi smettere di chiamarmi per cognome, per favore" supplicò, fissandola. Riuscì a mantenere lo sguardo sulla strada, senza cedere alla tentazione di guardare quel suo sguardo capace di farla tremare.
"E come dovrei chiamarti, frello?" Lo provocò, mentre lui le indicava la strada. "Principe, visto che tu sei la mi principessa" rise anche lui, mettendo il broncio.
"Ai suoi ordini, principe. Siamo arrivati" parcheggiò internamente al palazzo del biondo, spengendo la macchina. Sapeva di doversi muovere, perché Mason l'aspettava fuori impaziente come sempre.
"Vuoi uscire con me?" Sparò fuori lui, mentre lei stava chiudendo la portiera. Si voltò di scatto, guardandolo ad occhi aperti.
Balbettò per qualche secondo, perdendo tutta la sua sicurezza in un secondo. Si ricompose in un attimo, tornando ad essere ammiccante come suo solito. "Si, uscirò con te, principe"
Gli scoccò un bacio sulla guancia, uscendo dal parcheggio prima che lui potesse rispondere.
Il viaggio con Mason fu silenzioso, esclusi i sospiri preoccupati che lasciarono la sua bocca, ripetute volte. Lei non disse nulla, sapeva quanto fosse stressato per l'infortunio di Jorge e per la partita, che avrebbero dovuto giocare senza il loro vice capitano e senza uno dei giocatori migliori.
"A domani, nana" le baciò la guancia, prima che lei uscisse dalla macchina, entrando in casa.
Numero sconosciuto: sabato sera alle 8 ti passo a prendere
Sorrise, sapeva bene chi era. Rispose con un ai suoi ordini, principe. Per poi spegnere il telefono. La sua coinquilina non era in casa, così si fece una doccia e poi si mise a letto.
Il giorno dopo non avrebbe lavorato, perché prima della partita i ragazzi avevano un giorno di riposo, lasciò quindi un messaggio alla rossa.