BottomKeithWeek

1.4 You are not a monster

Tema principale trattato: Cat boy Au.
Temi secondari: First time bottom.
Ship: Klance
Rating: Rosso fragola.
Parole: 5.7k
Show: Voltron: legendary defenders (se non lo sapeste però non sareste qua)
Personaggi principali: Keith Kogane e Lance McClain (Noooo, ma va?)
Personaggi secondari: Katie Holt, Allura, Coran, Hunk Garrett, Tadashi Shirogane.

╭─────•♡•─────╮

Keith non usciva dalla sua camera da giorni, continui dolori lo pervadevano, e ciò era spiegato dal semplice fatto che qualcosa era stato risvegliato dopo il ritorno di Shiro e il contatto con la quintessenza avvenuto nel combattimento con Lotor, ma soprattutto, con il suo nuovo ruolo, a contatto con il leone appartenuto a Zarkon, aveva iniziato a trasformarsi.

La sua paura di essere un Galra era diventata reale, e lui era terrorizzato. La pelle aveva cominciato a colorarsi di un viola intenso, le orecchie si erano fatte più appuntite, in alcune parti del suo corpo la peluria si era fatta più fitta e lui stava soffrendo particolarmente. Questi cambiamenti fisici lo addoloravano particolarmente, sia fisicamente che psicologicamente. Tutto ciò che appariva, la sua muta, gli faceva male, la pelle sembrava bruciare, i muscoli si contraevano, sudava, e ciò accadeva durante le notti che passava così insonni o anche durante il giorno, allenamenti, battaglie, momenti di relax, nessuno veniva risparmiato, Keith soffriva, Keith stava male, Keith non aveva scampo.

Era Keith quello che non si guardava più allo specchio per orrore di ciò che stava diventando, ed era nuovamente Keith colui che non riusciva più a farsi una doccia senza inorridire, schifato dal suo stesso corpo, l'unica cosa che trovava accettabile di se stesso, che gli conferiva un minimo di decenza, adesso non era definitivamente più nulla.

Psicologicamente si era sentito morire, aveva decisamente paura. Combattevano costantemente contro i Galra, certo, erano alleati con le spade di marmora, ma sapeva bene che se avessero avuto altra scelta non ci avrebbero mai avuto a che fare. Aveva paura che i suoi compagni lo rifiutassero, che lo credessero un mostro, forse era proprio la sua parte Galra che lo rendeva aggressivo.

E se anche Lance lo avesse rifiutato? No, Keith a quel punto sarebbe definitivamente morto dentro.

Non poteva permetterselo, per questo non usciva dalla sua camera se non per strette necessità, Keith non voleva essere abbandonato, non ancora, non dopo aver finalmente trovato la sua famiglia in quelle sei persone, semplicemente non ce la faceva.

E Keith sapeva che ciò era fonte di discussione fra i paladini, lo aveva sentito bene una sera. Aveva scoperto di non essere stato chiamato ad una riunione del team proprio per la sua assenza costante, certo, era un solitario, ma non fino a questo punto, anche Keith soffriva per questo. Gli mancava provare i piatti di Hunk, parlare di strategie con Coran, discutere degli avvenimenti con Allura, giocare ai videogiochi con Pidge, confrontarsi sulla leadership con Shiro...guardare Lance, litigare, parlarci, qualunque cosa facesse andava bene se il cubano si rivolgeva a lui

«Keith è strano in questo periodo» aveva detto Allura preoccupata.

«Lo penso anche io, non è così solitario dal non accennare a uscire dalla sua stanza» concordò Pidge davanti al suo computer, con fare assorto.

«Sono molto preoccupato per lui, non sembra più lo stesso» balbettò Hunk.

«Inoltre è controproducente per la squadra, qualcuno dovrebbe parlargli» aveva aggiunto Coran, pensieroso.

«Potrei farlo io, infondo in quanto leader deve essere presente per la squadra-»

«Davvero vi importa solo della squadra? E di come stia Keith?! Non frega un cazzo a nessuno?!" interruppe Shiro Lance, visibilmente furioso "Che ne sapete di cosa potrebbe stargli succedendo proprio in questo momento, mi preoccuperei più per la sua salute fisica e mentale che del team" continuò, per poi rivolgersi al ex paladino nero "e tu Shiro?! Sei come un fratello per lui! Ti comporti come un pezzo di merda!»