ventidue

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"Malinconia, vieni qui," lo chiamò Maria, e Linda ridacchiò, per mascherare la sua timidezza. "Linda, ti mette in difficoltà averlo qui davanti?" le chiese Maria, e Linda corse a recuperare l'archetto. "Un pochino, ma sembra che pure lui sia in difficoltà Maria," disse lei, ridacchiando, mentre Alex fece il solito gesto di Chri, al quale Linda rispose con una linguaccia. Maria, Lorella e Raimondo se la ridevano di gusto.

Linda si rimise in posizione e Maria chiamò la base. La ragazza cercò di cogliere tutti gli accenti della canzone, senza mai spezzare il contatto visivo con il tenebroso di casa, che se la stava letteralmente mangiando con gli occhi. Ormai sapeva che la sua ragazza fosse un asso nel provocare e che si divertiva da matti a farlo.

Finì la coreografia rubando la bandana ad Alex ed indossandola al collo. Il pubblico impazzì, ed Alex era rosso come un pomodoro. E non poteva dire niente, dato che aveva il microfono aperto. Quindi decise di abbracciare Linda e di riprendersi la bandana, tornandosene al posto.

"Raimondo?" chiese Maria. "Stavolta mi hai lasciato senza parole. So che ballare con un tacco 12, scarpa non da ballo, è molto difficile, e tu eri davvero leggerissima. Eri sicura, femminile, e assolutamente non volgare, cosa che in una coreografia del genere è molto difficile. Mi sei piaciuta, maglia confermata," disse Raimondo.

"Linda, ricordo che avevamo anche un compito da parte della maestra Celentano. Riusciamo ad eseguirlo?" le chiese Maria. "Se posso solo cambiarmi prima," rispose Linda. "Certo, certo," le rispose Maria, così Linda corse a recuperare la gonna e i vari accessori. Tolse i leggings, e sopra al body mise la ruota. Infilò velocemente le punte, pregando resistessero. Infine scese Carola ad aiutarla a sistemare i capelli, e Linda la ringraziò.

"Ci siamo?" chiese Maria. Mentre Linda si cambiava, la maestra Celentano spiegò in breve cosa avrebbe dovuto fare e cosa avrebbe voluto vedere da Linda, e cioè linee, grazia, leggerezza e tecnica. Maria fece partire la base e Linda tentò di dare il massimo.

"Celentano, che ci dici?" la interpellò Maria, curiosa. "Allora, le ho dato un 4. L'esecuzione mi è piaciuta, nonostante fisicamente non sei il mio ideale di ballerina, i piedi sono belli, non avevo mai avuto l'occasione di vederli e ne sono piacevolmente sorpresa. Ci sono un sacco di correzioni che ti farò avere. Non eri sufficiente però te la sei cavata," disse la Maestra. Linda sorrise felicissima, per poi tornare al banco.

***

"Che puntatona regà!" commentò Dario, buttandosi a peso morto sul divano. "Ve? Soprattutto con il tuo Don Quixote e la mia Paquita..." ironizzò Linda. "La tua era da 4, la mia da 3," appuntò Dario. "Vabbè ormai è andata, pensiamo al passo a due, secondo te ce lo riassegna?" gli chiese Linda. "Ah guarda non ne ho idea. Io spero di sì," rispose Dario. "Sarebbe bello vedervi in quel pezzo," sorrise Sissi, sedendosi accanto a Dario.

"Comunque parlando di cose serie, sei stata una bomba nella coreo sui tacchi," continuò Silvia. "Grazie tesoro. Penso che sia piaciuto soprattutto ad un tenebroso a cui vogliamo tanto bene," disse Linda, notando il diretto interessato avvicinarsi.

"Parlavate per caso di me?" chiese Alex, buttandosi sul divano accanto a Linda. "Conosci un altro tenebroso a cui vogliamo tanto bene?" gli chiese Linda, retorica. "Non hai intenzione di smettere, ve?" chiese Alex, sorridendo. "Io? Perché dovrei?" rispose Linda.

"Raga però sinceri... come vi è sembrata la mia coreografia?" chiese Dario. "Hai spaccato, sei un asso nel tuo stile. Anche nel classico sei stato bravo, nonostante non sia il tuo stile," gli disse Linda, scompigliandogli i capelli. Poi si alzò e si diresse in camera sua a cambiarsi. Scelse un outfit comodo: un paio di pantaloni della tuta, un top sportivo e le sue amate chanclas. Tornò a sedersi sul divano, dove c'erano i maschietti.

"Ecco la nostra diva," disse Luigi, mentre Linda lo mandò gentilmente a quel paese. Lui le fece una linguaccia mentre accendeva la tv. Poco dopo li raggiunse Christian, che lanciò la felpa sul divano. Subito Linda la acciuffò e la indossò. "Prego," disse lui, e Linda gli sorrise dolcemente.

Continuarono a chiacchierare del più e del meno, mentre Nicol e Rea stavano ai fornelli. La cena fu pronta in un quarto d'ora, e si sedettero tutti tranquillamente a tavola. Linda stava tra Alex e Christian, e di fronte a Mattia.

"Comunque Mattì, tra tutte le professioniste proprio l'unica fidanzata ti sei scelto?" lo provocò, finita la cena. Lui la guardò confuso. "In che senso?" chiese. "Mi sa che non ha capito," suggerì Christian. "Tu taci," lo zittì il biondo.

"Amò, il biglietto l'ho scritto io, volevo sfotterti un po'," gli confessò Linda, abbracciandolo. "Sei proprio guarda," disse lui, ridendo. "Non prendertela a male, su," gli disse Linda. Lui ricambiò l'abbraccio, ma poi si caricò Linda in spalla e la buttò sul divano, attaccando a farle il solletico, sapendo esattamente i punti in cui lo soffriva di più.

"Siccome non ti posso menare ti becchi questo," sorrise soddisfatto Mattia. Christian, invece di aiutare Linda, se la rideva, il bastardo pensò Linda. Quando ormai era già a corto di fiato, finalmente Mattia la lascia libera. Se lo era meritato.

Dopo aver parlato anche con sua nonna e suo papà, Linda posò il telefono e recuperò il libro che aveva iniziato qualche giorno prima, si mise comoda a letto e lo continuò, ascoltandosi le canzoni dal suo mp3 e ripassando a mente le coreografie. "Che leggi?" sentì la voce di Alex, che si buttò sul letto accanto a lei. "Fahrenheit 451," lo informò la ragazza. "Lettura pesante," commentò lui. "Un pochino. Ma in realtà mi sa che lo dovrò rileggere durante le vacanze, mo con l'mp3 attaccato sto pensando solo alle coreo," confessò la ragazza. In effetti, se leggeva con la musica la sua mente andava a concentrarsi sulla musica e non su quello che leggeva.

"Posso?" chiese Alex, prendendo una cuffietta. Linda annuì, mentre dalla riproduzione casuale partì Partition. "Questa è stata una delle più belle che hai fatto finora." ammise Alex. "Ma dai?" chiese lei, provocandolo. La verità è che aveva apprezzato tantissimo l'idea di Maria di metterle Alex davanti. Nonostante fosse ormai il suo ragazzo, si divertiva da matti a provocare, e lui lo sapeva molto bene.

"Vieni a fumare con me?" gli chiese Linda, ed Alex ovviamente accettò. Ogni scusa era buona per stare con Linda. La ragazza recuperò le sigarette ed il centogrammi per poi uscire nel giardinetto secondario.

Passarono ore a parlare del più e del meno, e finirono Alex semisdraiato e Linda tra le sue gambe, a farsi i grattini. Ed Alex, internamente, sperava che quel momento non sarebbe mai finito.

Siamo speciale || Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora