Parte 9 - chi sei?

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dopo aver pranzato chiesi a Mason di riaccompagnarmi a casa, pensavo Jesse fosse preoccupato dato che ero sparita dalla sera prima senza dire nulla.

lui acconsentì e mi guidò fino al garage dove trovai davanti a me tre auto e addirittura una motocicletta.

mi invitò a salire sulla Aston Martin Vantage e partì per raggiungere il quartiere dove si trovava il mio appartamento.

durante il viaggio notai che lui mi guardava con la coda dell'occhio.

"che c'è?" dissi interrompendo quel silenzio imbarazzante

"la felpa sta meglio a te che a me" disse lui curvando le labbra in un sorriso

"hai gli allenamenti nel pomeriggio?" cercai di cambiare argomento

"no" rispose "vorrei che venissi con me in un posto" aggiunse

"non posso, ho da fare" dissi con tono freddo

"ciao" mi liquidò subito lui, accostando lungo il vialetto che portava alla mia porta

scesi dall'auto e finalmente entrai nel mio appartamento.

diedi un'occhiata intorno, assicurandomi che non ci fosse Jesse, non volevo che mi vedesse indossare la felpa di suo fratello, senza pantaloni per di più.

corsi in camera da letto e mi cambiai.

indossai una gonna a quadri bianca e nera e un maglioncino bianco, con un paio di stivali beige per completare l'outfit.

indossai una gonna a quadri bianca e nera e un maglioncino bianco, con un paio di stivali beige per completare l'outfit

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sentivo già la sua mancanza ma non potevo far finta che Chloe non esistesse.

ha una relazione con lei ed io devo semplicemente farmi da parte, d'altronde non prova nulla per me, starà solo giocando con i miei sentimenti come suo solito.

16:00

presi la borsa ed uscì di casa per andare a fare la spesa dato che ultimamente il frigo era sempre vuoto.

Jesse non era mai a casa ultimamente e beh, potrei dire lo stesso di me.

andai da Sainsbury's.

girovagai per i reparti dei supermercati non sapendo bene cosa comprare, dato che non ero un amante della carne e dall'altro lato non volevo riempire il carrello di schifezze varie che da lì a poco non avrei manco mangiato.

mi diressi verso il reparto frigo ed è proprio l'che quasi mi venne un mancamento.

infondo al corridoio vidi la figura di Kai, lui sbiancò non appena incontrò il mio sguardo.

mi voltai subito dopo facendo finta di niente, ma lui mi raggiunse.

"Taylor, aspetta!" mormorò ad un passo da me

"vado di fretta" sbottai

"lasciami spiegare" insistette

"ho capito tutto, non c'è bisogno" lo liquidai

EMPTY - Mason MountDove le storie prendono vita. Scoprilo ora