Parte 43 - Finally find you

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(canzone: Finally find you - Why don't we)

dopo un paio d'ore, finalmente imboccammo la stretta strada, perfettamente asfaltata, la quale portava a casa dei suoi genitori.

davanti ai miei occhi si presentò una casa di modeste dimensioni, su due livelli, contornata da un immenso giardino.

da quello sul retro si poteva intravedere una porta da calcio per bambini, doveva essere quella con cui Mason giocava da piccolo.

sul volto di Mason, fino ad allora privo di espressione, comparve un sorriso che cercava in tutti i modi di nascondere pressando le labbra tra loro.

quando mollò la presa della sua mano, precedentemente incollata alla mia coscia sinistra, sentii quasi una sensazione di vuoto.

scese dall'auto e si voltò verso la macchina con le braccia conserte, quasi mi faceva ridere.

strattonai Jesse, il quale dormiva ancora, in modo piuttosto violento e seguii Mason fuori dall'auto.

avvolse un braccio intorno alle mie spalle e mi rivolse un sorriso a trentadue denti.

io poggiai una mano sul suo petto e mi rannicchiai tra le sue braccia, seguendolo, leggermente intimorita, mentre si avviava verso la porta.

Jesse ci raggiunse proprio nel momento in cui Mason colpì in modo deciso le sue nocche contro il legno della porta di ingresso.

l'ansia mi assaliva, cercavo in tutti i modi una via di fuga.

una signora sulla mezza età, di statura media, dai capelli di un biondo piuttosto scuro, venne ad aprire.

il suo sguardò si illuminò alla vista di Mason e Jesse, lacrime di felicità iniziarono a rigarle il volto.

"mamma, non iniziare.." sbruffò Mason

sempre molto gentile, devo dire.

Jesse corse ad abbracciarla non lasciandole nemmeno il tempo di poter rispondere.

"non mi presentate a questa bella ragazza?" disse sua madre con un filo di voce poiché Jesse la stringeva talmente forte da farle mancare quasi l'aria

"sono Taylor, molto piacere" intervenni io, con un sorriso sulle labbra

"Debbie, il piacere è mio" mi sorrise "sei la fidanzata di Jesse, giusto?" continuò

Jesse scoppiò a ridere mentre Mason gli rivolse uno sguardo infastidito.

"no" disse piuttosto seccato Mason "è la mia.." fece una pausa, per poi dire "fidanzata"

è la mia fidanzata..

il cuore mi batteva all'impazzata, da un momento all'altro si sarebbe creato un buco nel bel mezzo del mio petto a causa di ciò che aveva appena detto.

era come se intorno a me ci fosse un'orchestra, quelle parole suonarono meglio della mia canzone preferita, sparata a manetta negli auricolari in una giornata pessima.

pensai addirittura di doverlo annotare sul mio diario.

arrossii, mettendomi in ridicolo.

mi voltai verso di lui, il quale si trovava al mio fianco e cercai di reprimere la voglia irrefrenabile di doverlo baciare a tutti i costi.

lui evitò di guardarmi anzi mantenne lo sguardo fisso sulla madre, la quale ci invitò ad entrare.

l'interno era caratterizzato da spazi piuttosto ampi, come il salotto, le pareti dipinte da colori caldi.

era piuttosto accogliente.

Debbie ci convinse ad accomodarci sull'enorme divano, prima di disfare i bagagli.

poco dopo ci raggiunse anche il padre di Mason, il quale mi parve l'opposto della madre, aveva lo sguardo più duro.

"Jesse, finalmente sei arrivato" esordì, spalancando le braccia

Jesse si rifugiò subito tra di esse mentre Mason abbassò lo sguardo, offeso.

"Mason" lo salutò con un sorriso che mi sembrò forzato

"papà" sospirò Mason, portando una mano alla base del mento, torturando la barba, gesto che faceva quando si sentiva in imbarazzo o quando era piuttosto infastidito

"e chi abbiamo qui?" chiese, rivolgendosi a me, il suo sguardo si ammorbidì "la fidanzata di Jesse?"

ecco, ci risiamo

"la mia fidanzata" ringhiò Mason, alzandosi in piedi

"Taylor, molto piacere" mi intromisi affinché le acque si calmassero

"Tony" sorrise

perché si comportava in quel modo? perché poi solo con Mason?

da quei piccoli gesti capii che non correva buon sangue tra Mason e suo padre.

forse il suo comportamento era dovuto proprio a questo.

volevo stringerlo tra le mie braccia e rassicurarlo, ma non era quello il momento adatto.

"papà, come ti sono sembrato in questa stagione?" chiese Mason, aspettandosi una reazione positiva data la sua splendida forma in campo

"puoi fare di meglio, figliolo" disse con aria sconfitta, rivolgendogli uno sguardo di sfuggita prima di concentrare nuovamente la sua attenzione su Jesse

lo sguardo di Mason diventò cupo, riuscivo ad avvertire la tensione nei suoi occhi, la delusione.

strinse entrambe le mani in dei pugni e stringendo i denti, scappò al piano di sopra.

io lo seguii con lo sguardo e dopo essermi scusata con i suoi, lo seguii.

afferrai un suo braccio mentre cercavo di raggiungerlo, quasi correndo, lungo il corridoio infinito.

"voglio stare da solo" borbottò, strattonando il braccio così da evitare che lo afferrassi

"io voglio stare con te" mormorai, ripetendo il gesto

"non è il momento"

"invece è proprio questo il momento"

notò il mio tono insistente e sospirò, in segno di rassegnazione.

mi sorprese il fatto che avesse lasciato che io insistessi per stare con lui, non me lo aveva mai permesso.

di solito mi rivolgeva parole pesanti e mi distruggeva emotivamente lasciando che io me ne andassi.

questa volta era diverso.

era forse dovuto al fatto che finalmente mi considerava la "sua fidanzata"?

SPAZIO AUTRICE

giiiirls, perdonate l'assenza ma sono in piena sessione d'esami 😭

cercherò in tutti i modi di pubblicare regolarmente, ma non vi prometto nulla

spero vi piaccia questo nuovo capitolo 🥺❤️

lasciate un commento se vi va! ❤️❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2022 ⏰

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