23.Baci

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Mi siedo sul divanetto in giardino e mi accendo una sigaretta. 

G-ei-dice Guido sedendosi accanto a me

S-ei-sorrido

G-non abbiamo ancora avuto il modo di presentarci e conoscerci meglio...sono Guido-

S-io sono Syria-iniziamo a parlare del più e del meno,fino a quando non vedo che mi guarda negli occhi. Mi sento un pò in imbarazzo...

Tutt'un tratto si avvicina a mi bacia,sento un rumore provenire dalla cucina mi stacco girandomi e vedo Christian fermo lì a guardarci mentre gli era caduta una tazza dalle mani. Era immobile con gli occhi lucidi.

S-Chri..-dico alzandomi cercando di avvicinarmi ma lui scappa via. Lo seguo e vedo che va da Elisabetta e la bacia. Un vuoto? E' troppo poco per descrivere ciò che provo in questo momento,come se mi stessero dando tante pugnalate nel petto. Sento varie lacrime scendere,poi lui mi passa di fianco incazzato

S-L'HAI DAVVERO BACIATA DAVANTI A ME?-chiedo urlando e ormai piangendo

C-PERCHè TU CHE HAI FATTO EH?-urla ormai anche lui in lacrime

S-MI HA BACIATA LUI E IO MI SONO STACCATA SUBITO HAI VISTO-

C-SE NON MI FOSSE CADUTA LA TAZZA NON TI SARESTI STACCATA CAZZO-vedo arrivare Mattia con Luca e Carola che ci guardano quasi impauriti.

S-SE E' COSì CHE LA PENSI NON MI CONOSCI PER NIENTE-

C-forse è vero,non ti conosco-dice abbassando il tono della voce.

S-VAFFANCULO CHRI-urlo andando in camera e sbattendo la porta. Mi butto sul letto e inizio a piangere come una matta. L'aveva baciata davanti a me,dandomi poi la colpa solo perchè Guido mi ha baciata e io mi sono staccata. 

Dopo un pò sento qualcuno entrare dalla porta,non apro nemmeno gli occhi per vedere chi è sento solo qualcuno che si siede sul mio letto accarezzandomi la schiena.

S-chi sei?-chiedo con la voce rotta

M-sono io-riconosco la voce di Mattia. Mi siedo accanto a lui e mi butto tra le sue braccia continuando a piangere. 

S-hai visto che ha fatto?-

Annuisce -è stato un pò stronzo-continua

S-solo un pò?-chiedo ridendo amaramente

M-è pronta la cena vuoi mangiare?-mi chiede e io faccio no con la testa,annuisce -vado a mangiare qualcosa e vengo-dice dandomi un bacio sulla testa. Dopo un pò sento aprire la porta e mi siedo sul letto pensando fosse Mattia ma vedo Serena e Carola. Parliamo un pò e mi fanno ridere. Le volevo così tanto bene,poi ad un certo punto vedo entrare Christian con Mattia. 

C-io dormo sul divano-dice a Mattia e lui annuisce. Prende il suo cuscino con la coperta e va via. 

S-noi andiamo a dormire ci vediamo domani-mi sorride Serena per poi andare. 

M-vuoi che dorma con te?-chiede Mattia

S-no tranquillo-sorrido. 

M-se hai bisogno sono qui-dice dandomi un bacio sulla guancia. Che dire...dormire? E chi ci riesce. Sono le 3 ed è dalle 23 che sto ferma a guardare il soffitto,senza pensare a niente. Decido di alzarmi e vado a fumare una sigaretta. Trovo Christian sul divanetto di fuori a fumare,lo guardo a mala pena per poi allontanarmi e fumare. 

C-non dovresti fumare a quest'ora-dice. Nel sentire la sua voce un brivido pervade la mia schiena. 

S-e perché tu lo fai allora?-chiedo senza guardarlo

C-guarda che l'ho detto solo per salvare i tuoi polmoni-dice innervosendosi

S-non ho detto nulla ti stai agitando senza motivo-dico fredda tenendo lo sguardo avanti. Rimaniamo così fermi,nello stesso luogo ma lontani senza parlarci. Per il silenzio che c'è riesco a sentire il suo respiro. Decido poi di rientrare a farmi un caffè. 

C-quello non ti aiuterà a dormire-

S-e chi ti ha detto che voglio dormire?-dico sempre senza guardarlo. So che se in questo momento lo guardassi finirei per saltargli addosso. 

C-me ne fai uno?-chiede sedendosi al tavolo. 

S-non puoi fartelo da solo?-

C-sai che non sono capace di usare quella macchinetta-dice facendo spuntare un lieve sorriso sul mio volto. Gli passo il mio caffè senza guardarlo in faccia,mi blocca il polso 

C-potresti anche guardarmi- dice poi alzo lentamente lo sguardo incrociandolo col suo. Mi stacco dalla sua presa e mi faccio un altro caffè per poi tornare in camera senza rivolgergli la parola. 

Nonostante tutto voglio tornare con lui,lo amo e al solo pensiero che qualcun'altra possa baciarlo mi fa ribollire il sangue. Mi chiudo in bagno e scaravento la mia rabbia contro il muro,facndomi sangue alle nocche come sempre. Mi viene in mente quando lui entrò nel bagno e vedendomi così mi curò e poi ci baciammo per la prima volta. E si...sto sorridendo come un ebete. Una parte di me spera che da un momento all'altro entri in bagno,ma niente. Dopo essermi disinfettata le mani mi stendo sul mio letto.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝐽𝑎𝑐𝑘 𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑒-Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora