24.Jack e Rose

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Mi svegliai dopo poco sentendo una voce -Syria dobbiamo andare sulle gradinate per le assegnazioni-apro gli occhi e vedo Mattia. Così mi alzo e andiamo sulle gradinate 

R-voglio assegnare una coreografia a Syria per mettere in risalto la sua femminilità-

S-ah-dico un pò impaurita

Se-dai sei forte ce la farai-mi rassicura Serena. Mi giro verso Christian e vedo che mi guarda,si alza e va via. Dio a volte è davvero un bambino,non lo sopporto. 

Faccio colazione,mi vesto e raggiungo gli altri in cucina. 

L-dato che abbiamo il giorno libero che dite di giocare a 7 minuti in paradiso? Il luogo sarà quello sgabuzzino dove non ci sono telecamere-propone Luigi e noi accettiamo. Capitano Albe e Serena e ovviamente quando la bottiglia gira,capitiamo io e Christian. Mi guarda con un sorrisetto beffardo 

S-che ha da ridere?-dico a bassa voce a Carola

C-e che ne so io-risponde ridendo. Così io e Chri ci dirigiamo nello sgabuzzino e ci chiudono a chiave. Passa un minuto in silenzio

C-hai intenzione di passare 7 minuti in silenzio?-chiede guardandomi. 

S-se ogni volta che parliamo litighiamo-

ride -io non ci trovo nulla di divertente sinceramente-continuo

C-uh devi vedere io....allora come bacia Guido?-chiede infastidito

S-benissimo e Elisabetta?-

C-una favola...conoscevo una persona che baciava meglio però-dice facendomi ridacchiare -hai provato qualcosa quando Guido ti ha baciata?-chiede.

Rido e lo guardo negli occhi -ovvio che no...tu,con lei?-dico quest'ultima parte abbassando lo sguardo. 

C-niente-mi sorride. Si avvicina a me e ci ritroviamo con i corpi molto vicini -nessuna mi ha mai fatto provare quello che provo mentre sto con te-mi dice e sento gli occhi farsi lucidi -scusa...-dice abbassando lo sguardo. 

S-per cosa?-chiedo. 

D-mi dispiace ma i minuti sono finitici avvisa Dario. Io e Christian ci lanciamo un ultimo sguardo. Esco fuori e mi siedo sul divanetto 

C-non vuoi più giocare?-mi chiede Carola e io faccio segno di no con la testa. Dato che non era ancora tardi decido di prende l'mp3,le cuffie e andare in studio. Ascoltando la canzone "Mi Manchi" di Aka,che era il mio spirito guida,comincio a montarci un pezzo sopra. A chi penso mentre lo monto? A Christian...e a chi sennò. Ad un certo punto alzo lo sguardo e lo trovo lì,fermo sulla soglia della porta poggiato su di essa che mi guardava con un piccolo sorriso.

S-oddio che spavento....che ci fai qui?-dico raccogliendo le mie cose.

C-puoi continuare a provare tranquilla,me ne vado-dice

S-s-se vuoi puoi restare-dico

C-tranquilla ti lascio sola-dice

S-no...resta-dico e lui annuisce sedendosi alla sedia. Riattacco la musica e inizio a provare finché non sentiamo aprire la porta e vediamo Elena-ragazzi che ci fate qui,tornate in casetta è tardi-

S-si scusa Elena non avevo visto l'orario-torniamo in casetta e durante il tragitto silenzio totale. In effetti è davvero tardi,dormivano tutti. Mi fermo in giardino a fumare mentre Christian entra in casetta. Io non lo capisco,mi tratta male,mi lascia,bacia Elisabetta davanti a me,mi dice che non ha mai provato con nessuno quello che prova con me,mi segue se esco dalla casetta...credo soffra di bipolarismo. Dopo poco esce e mi chiede l'accendino così glielo porgo e si siede accanto a me.

C-possiamo parlare?-

S-di cosa vorresti parlare?-chiedo tenendo lo sguardo fisso davanti a me. 

C-di quelli-dice indicando le mie nocche,mi tiro giù le maniche della felpa per coprirle -mi avevi promesso che non lo facevi più-

S-già e tu avevi detto di amarmi-dico sorridendo sarcasticmente

C-cosa ti a pensare che io non ti ami-dice guardandomi

S-i tuoi comportamenti da bambino,non mi si può avvicinare nessuno che sei geloso ma tu puoi andare a baciare Elisabetta davanti ai miei occhi-dico guardandolo negli occhi 

C-Syria..-lo blocco

S-no aspetta fammi parlare...senti io sono venuta qui col sogno di diventare una ballerina,non avevo intenzione di innamorarmi ma non ho deciso io di farlo,faccio fatica a fidarmi delle persone e a te ho dato tutta la mia fiducia non credo di meritarmi tutto ciò-dico ormai piangendo 

C-tu...mi ami ancora?-chiede

S-si...si Chri ti amo ancora-dico

C-l'unica cosa che ho capito in questi giorni è che non posso starti lontano,non ce la faccio proprio...sei come una calamita e ho bisogno di te,scusami scusami per tutto davvero farò tutto il possibile per farmi perdonare-rimaniamo a guardarci per qualche secondo rimanendo in silenzio.

C-davvero da bambina sognavi una relazione come quella di Jack e Rose?-chiede.

S-e tu come fai a saperlo? te l'ha detto Alex?-chiedo

C-no...vi ho sentiti parlare-

S-fai anche lo stalker ora?-chiedo facendolo ridacchiare.

C-tu sogni di avere una storia come Jack e Rose,e io prometto di essere il tuo Jack-dice guardandomi negli occhi e prendendomi la mano.

S-e io la tua Rose-dico con gli occhi lucidi. Lui apre poi le braccia e mi ci fiondo dentro. 

C-dio se mi sei mancata piccola-nel sentire quel nomignolo mi spunta un sorriso e lo guardo negli occhi. 

S-ti amo da morire-

C-io di più-dice sorridendo per poi baciarmi. Mi fa salire a cavalcioni su di lui,mette le mani sulla mia schiena avvicinandomi a lui e baciandomi come se fosse l'ultima volta. Mi era mancato il sapore delle sue labbra,mi erano mancati i suoi baci,mi era mancato lui.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝐽𝑎𝑐𝑘 𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑒-Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora