4-pictures of girls

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capitolo 4- pictures of girls

[Apro una piccola parentesi, siamo nel 1997 perché mikey ha 7 anni ed è nato nel 1990, mentre shinichiro, wakasa ecc... sono nati nel 1980 e ora hanno 17 anni, l'unica eccezione è la protagonista, che è nata nell'81]

<dove mi stai portando?> domando miko mentre veniva trascinata da wakasa.

<da un'amica che sa come metterti a posto> rispose il ragazzo continuando a camminare senza fermarsi.

la mora strattonò via il suo polso dalla sua presa e piantò i piedi al suolo.

<senti, non so chi ti credi di essere, è già tanto che sono voluta venire, quindi ora mi spieghi dove mi porti o torno a casa> disse la ragazza guardandolo truce.

<da Emy, è una mia cara amica che se ne intende di moda> rispose semplicemente wakasa continuando a mantenersi calmo.

miko rimase un attimo ferma a riflettere sul da farsi, indecisa se seguire il ragazzo o tornare nella sua triste camera da letto.

<ok ti seguo, ma devo essere a casa per le dieci> disse miko sbuffando.

wakasa sorrise, per poi tornare a camminare nella stessa direzione di prima, seguito dalla mora.

arrivarono davanti a un'abitazione dall'atipico stile europeo, con un grosso tetto rosso e delle gigantesco finestre oscurate all'esterno.

una ragazza dai lunghi capelli dorati uscì dall'abitazione sventolando la mano destra.

la ragazza era vestita di tutto punto, con un bellissimo tubino verde che si abbinava ai suoi occhi brillanti.

"quanto è bella" penso miko rimanendo a bocca aperta e con un leggero rossore sulle guance.

<wakasa, c'è ne hai messo di tempo ad arrivare> disse la ragazza, con una voce quasi divina.

miko quasi svenne per la troppa bellezza della ragazza di fronte a lei... ma bella non era esattamente il termine adatto, creatura divina, oppure, regina onnipotente potevano essere termini più appropriati per descriverla.

la bionda si voltò a guardare Miko, con ancora le guance leggermente rosse per l'imbarazzo.

fece un'immenso sorriso a 32 denti e stese il braccio in segno di saluto.

<io sono emilia rossi, ma chiamami emy, odio essere chiamata emilia>

la mora ammutolì, ancora sconcertata per la troppa bellezza della ragazza di fronte a lei.

scosse appena la testa per riprendersi e ricambio il saluto di emy.

<miko, miko kamisato> rispose, torando totalmente in se.

<senti wakasa, tu vai alla festa, io mi occupo di lei> disse emy spingendo via wakasa e trascinandola per il polso verso casa sua.

———

<vediamo, cosa potrebbe starti bene...> disse emy frugando nel suo armadio in cerca di un vestito per miko.

la mora la fissava, preoccupata, non era mai stata in camera di qualcun'altro e aveva paura di star facendo la figura della deficente.

<TROVATO!!> gridò dopo poco emy tirando fuori dall'armadio un vestito azzurro.

le maniche dell'abito lasciavamo le spalle scoperte e la gonna arrivava circa a metà coscia.

miko rimase zitta, a fissare quel vestito, era preoccupata.

non aveva mai fatto una cosa del genere, mettersi un vestito carino, uscire la sera per andare a una festa... erano tutte cose che nella vita si era sempre preclusa per colpa dei genitori.

non si spiegava il motivo, per cui, così all'improvviso aveva deciso di ribellarsi, trascurando completamente il pensiero dei genitori e lo studio.

prese il vestito azzurro tra le mani e lo indossò senza troppi problemi.

<stai una favola tesoro, ora sistemiamo i capelli e il trucco e usciamo a divertirvi> disse la bionda, squadrando la ragazza dall'alto in basso sorridendo.

miko la lasciò fare e in religioso silenzio aspetto che finisse di sistemarla.

le aveva sciolto i capelli dai suoi due soliti codini e l'aveva truccata appena, per non riempirla di cosmetici sul viso.

<bene abbiamo finto!!> disse squillante buttando il lucida labbra dall'altra parte della stanza.

<io non so...> disse abbassando lo sguardo.

<cosa ti blocca?> le chiese la bionda sedendosi davanti a lei.

<sto disobbedendo ai miei genitori e poi non mi sono mai vestita così, non è che sto facendo un'errore?> chiese titubante legandosi le braccia al petto.

<non sono brava a dare consigli, ma fidati di me quando ti dico che questa sera te la ricorderai per sempre, a volte disobbedire ai propri genitori è la scelta migliore.>

wakasa si trovava alla festa, centinaia di persone stavano ballando a ritmo di musica a casa di shinichiro, quasi tutti membri dei black dragons, con qualche piccola eccezione.

il ragazzo invece, stava parlando con due ragazzi, keizo arashi e takeomi akashi.

<non ti sei portato dietro i tuoi fratelli?> chiese wakasa rivolto a takeomi.

<a differenza di shinichiro io so quando è il caso di portarsi dietro dei bambini e quando no> rispose il corvino puntando gli occhi su mikey che si trovava insieme al fratello dall'altra parte della stanza.

shinichiro sentendosi osservato, giro lo sguardo verso di loro e gli venne incontro  sempre con appresso il fratellino.

<mi fischiavano le orecchie, stavate per caso parlando di me??> chiese shinichiro ironico.

<forse si, forse no, chi lo sa> risposero i ragazzi in coro.

shinichiro si guardò un po' in torno, cercando con gli occhi emy, senza però riuscire a trovarla.

<perché emy non è ancora qui?> chiese con gli occhi puntati sulla porta d'entrata.

<ecc-> cercò di dire wakasa, prima di essere bruscamente interrotto dalla voce cristallina della bionda.

<l'anima della festa è arrivata!!> disse la ragazza trascinando dietro di se la mora, ancora un po' imbarazzata.

autrice
imploro in ginocchio il vostro perdono, quattro settimane senza fare nessun aggiornamento è tanto anche per me.
va beh, passiamo alle news, tornerò più attiva e correggerò questo capitolo domani in treno perché ora non ho voglia ma necessito di pubblicare qualcosa.
questo capitolo fa schifo, davvero tanto, oltretutto è corto e anche l'angolo autore fa schifo ma lasciamo perdere.

spero di non avervi dato troppo fastidio con questo capitolo noioso, vi aspetto al prossimo che sarà di sicuro meglio 🐙.

poetica- wakasa x ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora