5. Mio*

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"Hai fatto incidere la data del nostro film preferito sulla collana che volevi dedicare al tuo vero amore, cioè io."

Harry sbatte le palpebre e annuisce, appena visibile nella semi oscurità della stanza dove ci ha portato. È il suo vecchio appartamento, che ha tenuto per tutti questi anni e nel quale torna di tanto in tanto. Non sono riuscito a vedere granché, esclusi alcuni quadri appesi alle pareti, perché non abbiamo perso tempo ad accendere la luce.

Non che ci serva a molto, non adesso.

"Adesso che lo dici così sembro un fidanzato eccellente", commenta con un sorriso che vedo solo per metà.

Afferro la sua mascella e stringo, girando la sua testa verso di me e spostando la mano verso la sua gola. Quando butta giù la saliva lo sento a contatto con le mie dita. Lo spingo all'indietro contro la porta e quando ci riesco so che mi sta dando corda.

"È la cosa più eccitante che qualcuno abbia mai fatto per me."

"Hmm", mormora. Le vibrazioni percorrono la mia mano e mi fanno perdere il respiro. "Speravo di essere romantico, non sexy."

Stringo la presa, la sua pelle dura si piega e si modella contro la mia. "Tu sei sempre sexy."

"Vuoi vedere la casa? Se non ricordo male, hai una fissa per i tour turistici prima di fare sesso", la sua voce riesce appena a uscire con la presa che ho su di lui.

I miei pensieri corrono alla prima volta che l'ho invitato a casa mia con l'intenzione di mostrargli le varie stanze, per poi finire con me dentro di lui in bagno, nella mia doccia. Faccio pressione e la sua testa sbatte contro il legno della porta. Avvicino al bocca al suo orecchio, soddisfatto quando lo sento gemere piano contro di me.

"L'unica cosa che voglio vedere sei tu piegato in due di fronte a me. Pensi di potermi accontentare?"

Annuisce così velocemente da colpire la porta un paio di volte, noncurante del dolore. Probabilmente non lo sente neanche. È incredibile come riesca a passare da dominante a sottomesso con tale semplicità, a seconda delle situazioni. È elettrizzante sapere che con la sua forza potrebbe farmi volare dall'altra parte dell'universo e invece si fida tanto da farmi fare con il suo corpo cosa desidero.

Lascio la presa e faccio un passo indietro, incrociando le mani dietro la schiena, in attesa. Lui si volta al contrario, poi sembra ripensarci e mi guarda ancora una volta, mordendosi un labbro.

"Che c'è?" chiedo, preoccupato in caso avessi esagerato.

"Puoi— uh, posso baciarti prima?"

Gli sorrido, vedendo i suoi occhi verdi brillare nel buio. Avanziamo l'uno verso l'altro nello stesso istante, incontrandoci nel mezzo. Porto le braccia attorno al suo collo e ci baciamo, lingue subito a contatto, le sue mani che vagano sul mio corpo incessanti, le mie labbra aperte e umide che lasciano baci dovunque riescano a raggiungere.

Lascio una scia di saliva lungo la sua mascella, succhiando la pelle fino a lasciare marchi rossi che svaniranno subito grazie al suo processo di guarigione, facendolo ansimare così forte che sembra abbia appena terminato di fare una lunga corsa.

"Non ti toccavo da troppo tempo", sibilo contro le sue labbra, mordendole e appropriandomi di nuovo del suo sapore, leccando nella sua bocca come farei contro qualsiasi parte del suo corpo. Mi blocco a metà all'idea, improvvisamente pensando che in questi due mesi c'è una cosa che lui ha fatto spesso a me, ma che non ho ancora ricambiato.

"Ti prego", ripete, mugolando. "Ti prego — perché ti sei fermato?"

Resto a sentire il battito del mio cuore nelle orecchie, il fiato che esce in piccole nuvolette invisibili, i miei polpastrelli che afferrano i suoi bicipiti per tenermi su, in equilibrio. Serro gli occhi ed espiro: Harry sente poco dolore come vampiro e dubito che abbia del lubrificante qui con sé. Il mio istinto prende la decisione per me.

Cold Heart - WB Sequel || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora