15. Oltre

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Le parole che mi vengono ripetute più spesso nei giorni successivi sono: "sei stato fortunato".

Fortunato che la lama non fosse intrisa di veleno, perché evidentemente era una delle poche a non esserlo; fortunato che il pugnale non abbia colpito nessun organo interno; fortunato che l'emorragia sia stata bloccata dal metallo fino in ospedale; fortunato che io sia arrivato in fretta in Pronto Soccorso.

Fortuna che il tuo ragazzo ti ha portato qui subito!

Sì, beh, è un vampiro.

Ma come avete fatto a conciarvi così?

È la prima volta che vedo Harry flirtare con una donna e, sebbene io percepisca il suo disagio lontano un miglio, la direttrice dell'ospedale si limita a ridacchiare e ad accettare le scuse che Harry le propina come se fossero appena state sputate fuori dalla Bocca della Verità.

La degenza è la parte più noiosa. Rimango in ospedale per quattro giorni dopo l'operazione chirurgica, essendo essa non invasiva e la ferita non letale. In quei giorni, Harry, Lottie e Niall vengono a trovarmi ogni volta che possono, l'ultimo chiedendomi scusa e piagnucolando che il pugnale era destinato a lui, finché un giorno non lo minaccio di cacciarlo fuori dalla struttura.

Gemma e Zayn vengono a trovarmi una volta, ma non mi dicono molto. Sono ancora tutti scossi per la perdita di Robin e non hanno voglia di parlare della battaglia o di Ivy e Andrew.

Harry mi ragguaglia quando trova la forza di farlo: Gemma è stata drogata con un cocktail di verbena, i due cacciatori sono entrati in casa dopo averla sorvegliata per settimane senza farsi scoprire, hanno combattuto valorosamente perché Zayn ha insegnato loro qualche tecnica, — ed ecco spiegato il fiatone di Harry tempo fa — Anne piange continuamente.

Stanno organizzando un piccolo funerale per Robin che si terrà in casa. Il suo corpo verrà poi cremato e le ceneri tenute in un'urna nella serra, così che possa rinascere vicino alle sue piante predilette. La decisione è stata presa da Anne, visto che nessuno dei due aveva mai pensato alla possibilità della morte tanto da decidere cosa fare in caso potesse capitare.

L'ultimo giorno in ospedale, Harry entra dalla porta poco dopo pranzo, quando ho finalmente finito il budino di gelatina rossa che mi hanno portato. La ferita tira un po' quando mi muovo, prude spesso, ma tutto sommato sto bene. Fortunato.

"Oggi era più buono?" mi chiede, lasciandomi un bacio sulla fronte e sistemandomi le lenzuola attorno al corpo come una mamma premurosa. Quando ha finito si siede sul letto e mi fissa con occhi attenti.

"No, faceva schifo come sempre. A che ora posso andarmene?"

"A fine giornata, quindi mettiti comodo, manca ancora tutto il pomeriggio."

Sbuffo, il che non fa altro che far tirare i punti nel mio bassoventre. Mi sistemo meglio sul materasso bitorzoluto e guardo il soffitto. In questi giorni mi sono sentito inquieto. So che finalmente abbiamo risolto tutti i problemi che avevamo in sospeso: abbiamo neutralizzato i nostri nemici e non dovrebbe più esserci nessun tipo di pericolo all'orizzonte.

È tutt'altra cosa crederci davvero, sopratutto dopo quello che è successo.

"Niall si dà ancora la colpa?" chiedo.

Harry sospira. "Ovviamente. Zayn deve fisicamente bloccarlo per convincerlo a non venirti a visitare ogni dieci minuti."

"Beh, smorzerebbe la noia."

"Non lo pensi davvero. Sai che quando viene qui non la smette di chiedere scusa e di portarti biglietti di auguri con quei fastidiosi gattini che miagolano e piangono."

Cold Heart - WB Sequel || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora