Quando avevo circa dieci anni mia madre iniziò a frequentare Andrew. Lui si presentò come un uomo dolce, deciso a volersi inserire nella famiglia come un vero padre. Ci portava spesso le caramelle, ricordava i compleanni di ognuno di noi, comprava i posti più costosi a teatro per portarci a vedere Shakespeare, l'autore preferito di mamma.
I primi anni furono piacevoli, facili, privi delle preoccupazioni che gravavano normalmente sulle nostre spalle. Mia madre smise di fare tre lavori diversi, perché Andrew poteva aiutarci anche finanziariamente grazie al suo lavoro di banchiere.
A volte viaggiava per settimane intere concludendo affari in ogni parte del mondo, ma poi tornava sempre, distribuendo mazzette di soldi e giochi nuovi che noi bambini guardavamo con occhi spalancati e manine pronte ad afferrarli.
Chiamarlo papà divenne un piacere e non una formalità.
Feci coming out durante l'adolescenza e le cose iniziarono a incrinarsi tra noi. Cominciò a trattarmi con diffidenza, un atteggiamento che mia madre cercò di aggiustare prima che la sua malattia diventasse troppo debilitante. Tornavo a casa sempre più tardi la sera per non dover sentire i suoi discorsi ignoranti, che peggioravano di giorno in giorno, a costo di passare meno tempo con la mamma, lavorando per dimenticare che l'avrei persa e sarei rimasto con quell'uomo.
L'aggressione a Lottie fu la goccia che fece traboccare il vaso. Dopo la morte di mamma, Andrew aveva finalmente un motivo per liberarsi dei due fratelli più problematici. Chiuse Charlotte nell'Istituto e io mi ritrovai praticamente per strada, con uno zaino di vestiti e i risparmi che mia madre aveva lasciato a me, senza poter rivedere le mie sorelle.
È lo stesso motivo per cui ho iniziato l'università due anni più tardi: ho dovuto imparare a sopravvivere prima, investendo sui soldi che mi erano rimasti e lavorando quà e là per mantenere un fondo pieno abbastanza da tenermi a galla.
Adesso, nella biblioteca-serra del mio fidanzato immortale, occhi negli occhi con la ragazza bionda che ci ha rovinato la vita e con quattro vampiri neutralizzati o semi svenuti, l'ultima persona che mi sarei mai immaginato di trovare qui sarebbe stata lui.
Andrew: occhi scuri dal taglio allungato, naso sottile, barba ispida sulle guance e sul mento, capelli corti e neri, la sua inquietante cicatrice sulla tempia destra, che quando eravamo piccoli sosteneva di essersi procurato durante una lotta contro un mago cattivo. Il mio patrigno.
Entro pienamente nella stanza fregandomene del pericolo che corro. Harry mi segue come un'ombra, occhi verdi che saettano tra me e lui mettendo insieme i pezzi. Nessuno in questa stanza l'ha visto prima oltre a me, nessuno avrebbe potuto riconoscerlo. Poi, Harry ringhia dal profondo del petto e io so che ha capito.
"Tu?" dice sputando la parola. "Ti ho riconosciuto dall'odore, hai lasciato una busta davanti a casa di Louis mesi fa."
Mi sembra impossibile che Andrew si trovi in questa stanza, indossando quella che sembra a tutti gli effetti una divisa da cacciatore di vampiri. Non è semplicemente possibile. Sono diventato bravo ormai ad unire gli indizi e a costruire puzzle con i pezzi della mia vita, ma adesso non saprei da dove cominciare.
I suoi viaggi di lavoro prendono un'altra forma sotto ai miei occhi, le mazzette di soldi, la sua reazione all'aggressione contro Lottie, la cicatrice stessa. Ha senso, lo so che ha senso, eppure non diventa più facile da accettare.
"Louis, mi vuoi spiegare cosa ci fai in questa stanza?" Se non altro, anche lui sembra confuso e spiazzato. Spero che Harry stia usando questo attimo di incertezza a nostro favore, cercando falle nel loro attacco.
Mi avvicino fino a trovarmi a pochi metri di distanza da lui. Ivy ci guarda, Anne, Robin e Zayn anche, e il mondo intero pare fermarsi ad aspettare le nostre mosse successive. Harry è la mia arma migliore al momento. Gli lancio un'occhiata e sillabo una parola, veloce, sperando sia in grado di comprenderla, poi torno a rivolgermi ad Andrew. "Forse dovresti spiegarmi che ci fai tu qui. Non ti pagavano più bene in banca?"
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Cold Heart - WB Sequel || [larry]
FanfictionQuesta storia è un SEQUEL. Leggere prima Warm Blood per poter capire la trama. - "Ti ricordi cosa ti ho detto la prima volta che ci siamo baciati?" La domanda mi prende alla sprovvista. "Mi hai ch...