8 - Appuntamento

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Finalmente sono arrivato alla caffetteria...sono in anticipo di 10 minuti...spero che Gulf arrivi presto, perché non vedo l'ora di rivedere quei suoi occhi...

Pochi secondi dopo mi sento chiamare...mi giro ed era Gulf...cazzo...era uno spettacolo per gli occhi con quella camicia bianca e il giubbotto di pelle nero...incarnava in pieno il mio ideale di cattivo ragazzo...speriamo che lo sia anche a letto...

Mew - "ciao Gulf...sei uno schianto!!...prendi il casco e sali in moto che ti porto al ristorante".

Gulf - "si certo...ho proprio una gran fame!!!" - ha vederti adesso ho più fame di te...quella camicia che ti sei messo, fa intravvedere un po' troppo...mi sta mandando al manicomio...spero di finire in fretta la cena e passare a te come dessert...

Mew - "cerca di tenerti forte a me, così non cadi" - gli prendo entrambi le mani e faccio in modo che mi stringa la vita...questa situazione mi sta provocando qualche problema...la sua vicinanza ha risvegliato una parte di me...spero solo che Gulf non scenda in basso con le mani altrimenti se ne accorgerà anche lui...

Devo assolutamente pensare ad altro, altrimenti esplodo...

Appena partito con la moto, sento che Gulf si stringe sempre di più a me...ogni accelerata è un abbraccio più stretto...se fosse per me continuerei a farmi abbracciare così per tutta la notte...

Arrivati al ristorante parcheggio la moto in un vicolo a fianco...un po' appartato...scendiamo entrambi dalla moto...agganciamo i caschi alla moto...e prima che lui si allontani lo afferro per un braccio e lo sbatto al muro bloccandogli le braccia..

Gulf - "Mew che cosa stai facendo??" - so benissimo cosa vuole fare perché lo voglio anch'io...

Gulf mi guarda come se avesse capito cosa voglio...mi avvicino alle sue labbra e lo bacio con delicatezza...lui risponde al mio bacio, così gli lascio le braccia e lo stringo a me...

Il bacio diventa sempre più appassionato...le nostre lingue si toccano...i nostri cuori battono allo stesso ritmo, sempre più veloce...le mie mani sono tra i suoi capelli e le sue mi stringono i fianchi...

Stiamo l'uno addosso all'altro per un tempo indefinito, fino a quando un rumore brusco ci fa staccare...ci guardiamo attorno e vediamo che si trattava di un gatto...e a questo punto scoppiamo a ridere.

Mew - "che dici...forme è meglio che andiamo a cena prima che la situazione si surriscaldi troppo!!!" - io ero già abbastanza a fuoco, tanto che i pantaloni mi stavano stretti...e da quello che vedevo anche i suoi...dio quanto è eccitante questo ragazzo...

Gulf -"si...si...hai ragione, andiamo a cena...perché mi è venuta fame..." - vorrei proprio mangiare te altro che andare a cena...ma ti accontento...esiste sempre il dopo cena...

Entriamo nel locale e un cameriere ci fa accomodare in una zona un po' appartata.

Io non riesco a distogliere lo sguardo da lui, tanto che Gulf si gira verso di me e mi dice - "Mew forse è meglio che incominci a guardare il menù, perché se continui a guardarmi in quel modo, mi alzo e ti porto in bagno a continuare quello che abbiamo interrotto nel vicolo!!!" -.

La frase di Gulf mi ha stupito al tal punto che ero indeciso se continuare a fissarlo, in modo da obbligarlo a portarmi in bagno oppure fare il bravo e consultare il menù...
Decisi di fare il bravo...per adesso...ma il dopo cena sarebbe stato molto diverso...

Incominciammo a parlare cercando di conoscerci...

Mev - " C'è una domanda che ti volevo fare da quando ci siamo incontrati alla caffetteria dove lavori...come facevi a sapere che ero venuto alla festa di San per prendere la mia macchina fotografica? Io non te l'ho detto...".

Gulf - e adesso cosa le rispondo...non posso dirgli che ho chiesto informazioni su di lui a San...mi devo inventare qualcosa... - "alla festa ho visto che San ti dava una macchina fotografica e che te la sei portata via...quindi ho dedotto che fossi venuto solo per quella" - speriamo che ci creda..

Mew - "guarda che strano...pensavo avessi chiesto informazioni su di me a San durante la festa...si vede che San mi ha raccontato una balla...ci devo fare due chiacchere".

Gulf rimane pietrificato e comincia a emettere monosillabe...io scoppio a ridere e le prendo la mano per tranquillizzarlo...

Mew - "cerca di riprendere fiato...prima di venire all'appuntamento, mi a chiamato San facendomi la predica sul fatto che non l'avevo informato sul mio appuntamento di questa sera, e sottolineando che la persona con cui stavo per uscire era il fratello del suo ragazzo...di non preoccuparmi su come sarebbe andata la serata perché io ti piacevo già, dato che avevi chiesto informazioni dettagliate su di me...".

Gulf - a questo punto ero rosso fino alla punta delle orecchie, e sicuramente dovevo dire qualcosa - "Mi spiace...non volevo mentirti, ma non volevo sembrare neanche troppo impaziente di uscire con te...ma ora non c'è più motivo di trattenermi...tu mi piaci molto e credo di essere stato già abbastanza esplicito nel vicolo...".

Io lo guardo con un sorriso un po' malizioso...mi alzo dalla mia sedia e la sposto vicino a lui...mi avvicino al suo orecchio appoggiando la mia mano sulla sua coscia...


Lui fa un sobbalzo e io mi avvicino ancora di più al suo orecchio e le sussurro - "dato che ci siamo chiariti...che dici se il dolce lo prendiamo a casa mia??" - e poi gli bacio la guancia.

Gulf si guarda attorno e poi si volta verso di me appoggiando la sua mano sul mio pene e dicendomi - "se non fosse che abbiamo già ordinato, io a questo punto salterei tutta la cena e passerei al dolce a casa tua" - mentre lo diceva nei suoi occhi c'era una scintilla di sconfinato piacere, tanto che a me non restò altro che buttare giù la saliva per evitare di strozzarmi.

A questo punto io ritornai al mio posto per cercare di non rendere la cena più rovente di quello che era...ma soprattutto per cercare di finire il tutto molto in fretta...

Non parlammo molto...era un continuo gioco di sguardi e di provocazioni, tanto da sentire nuovamente i pantaloni stretti per tutta la durata della cena, ovvero 30 minuti circa...li ho cronometrati...la mia erezione si è mantenuta stabile, tanto che a un certo punto ho dovuto andare in bagno a buttarmi acqua sul viso per poi essere in grado di guidare la moto fino a casa.

La cena era finita e io pagai il conto...arrivammo alla moto e prima di metterci i caschi, presi Gulf e lo tirai verso di me ...gli baciai le labbra in modo dolce e poi gli dissi - "a casa riprendiamo il discorso...tieniti pronto" - vidi Gulf cercare di fare l'impassibile per mantenere un certo contegno, ma a un certo punto si appoggiò alla moto per non cadere...a dimostrazione che le mie parole avevano fatto centro.

Salimmo entrambi sulla moto e ci dirigemmo a casa mia.

FOTOGRAFANDO UN SOGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora