Pov Gulf
Sto uscendo di casa per andare al lavoro, e mi ritrovo di nuovo Mew nascosto dietro il grosso albero… il ragazzo non demorde… ma è così tremendamente affascinante mentre fà l’indifferente.
Devo essergli mancato proprio tanto, perché lo vedo dimagrito con delle profonde occhiaie… mio fratello aveva ragione, Mew era perso senza di me… ma gli sta bene, spero che abbia imparato la lezione.
Ora che si trova qui, gli renderò la vita difficile… preparati Mew, perché dovrai attraversare le pene dell’inferno per riuscire ad avermi di nuovo… ti dimostrerò che posso avere anche io tutti i ragazzi che voglio, mi farò aiutare da Fiat… lo farò passare come il mio nuovo fidanzato, così Mew si mangerà il fegato dalla rabbia.
Mi giro facendo l’indifferente, e noto che Mew sta ancora seguendomi, cercando di non farsi scoprire… si può dire che la carriera da spia non gli si addice.
Quando entro in albergo, vedo che Mew si apposta fuori, così decido di mettere in atto il mio piano.
Appena arriva Fiat, mi avvicino a lui e voltandomi con la schiena verso l’entrata dell’albergo, gli dico di stare al mio gioco, perché fuori c’era Mew chi ci guardava.
Fiat mi fà l’occhiolino e incominciamo a recitare la commedia dei finti fidanzatini.
Devo precisare che la sera prima avevo telefonato a Fiat, e gli avevo raccontato tutto il mio piano nei minimi dettagli, spiegandogli che volevo dare una lezione a Mew… ma avevo anche precisato che ero ancora molto innamorato di lui… e che molto probabilmente, alla fine di tutto questo, sarei ritornato tra le sue braccia, ma prima volevo rendergli la vita difficile, quindi avevo bisogno dei miei amici per mettere tutto in atto.
Per tutta la mattinata, io e Fiat ci scambiammo sguardi languidi, abbracci e qualche bacio sulla guancia… anche se questo mi è costato molta fatica, perché ogni volta che mi avvicinavo a Fiat l’espressione di Mew diventava molto triste, e questo mi procurava una fitta dolorosa al cuore… quei suoi occhi marrone scuro diventavano ancora più scuri quando mi vedeva sfiorare il viso di Fiat con un bacio… forse stavo esagerando con al recita…
Prima della pausa pranzo avvisai la mia collega che se un ragazzo fosse venuto a chiedere informazioni su di me e Fiat, avrebbe dovuto rispondere che eravamo fidanzati…
Infatti non sbagliavo… appena uscito dall’albergo per andare a pranzo, Mew è entrato a chiedere informazioni, e come da piano, la mia amica gli a confermato che io e Fiat eravamo fidanzati.
Io stavo controllando la situazione da lontano, e quando Mew uscì dall’albergo lo vidi appoggiarsi al muro per non cadere a terra… era profondamente sconvolto, e sono quasi certo di aver visto alcune lacrime scendergli sul suo viso… volevo correre verso di lui per dirgli che non era vero, che era solo un mio piano per fargli capire come il suo comportamento mi aveva fatto male, ma Fiat mi fermò… mi disse di resistere se volevo dare una lezione a Mew, perché inoltre tutto questo piano serviva anche per far comprendere a Mew se i suoi sentimenti verso di me erano reali, se mi amava davvero.
Appena Mew si allontanò dall’albergo, io e Fiat ritornammo al lavoro, e per la restante giornata non lo vidi più.
Forse era rimasto troppo ferito da ciò che aveva scoperto… mi ero ripromesso che se non lo avessi rivisto il giorno dopo, avrei mandato al diavolo l’intero piano, e sarei ritornato da lui anche se avessi dovuto strisciare ai suoi piedi per farmi perdonare per la bugia e il dolore che gli avevo causato.
Lo amavo così tanto… avevo così voglia di abbracciarlo stretto a me, di baciarlo… Questi pensieri mi stavano eccitando troppo, soprattutto nelle parti basse… per fortuna che ero già a casa nel mio letto… Fui costretto a farmi una doccia fredda per calmare i bollenti spiriti, e ci volle molto auto controllo per non rivestirmi e correre al suo albergo per sbatterlo sul letto e fare l’amore con lui fino allo sfinimento.
La mattina successiva, quando uscii di casa per andare al lavoro, cercai con lo sguardo Mew, ma di lui non c’era traccia.
Decisi di aspettare ancora fino all’ora di pranzo prima di cercarlo… attesi con impazienza di vederlo appostato fuori dal mio albergo, pronto a controllare ogni mio movimento, ma per tutta la mattinata non vi fu traccia di lui.
Poi all’ora della mia pausa pranzo, lo vidi seduto sulla panchina che si trovava dal lato opposto della strada, e la cosa divertente era che cercava di nascondere il viso dietro a una grossa rivista… come se quello mi bastasse per non riconoscerlo. Io l’avrei riconosciuto a dieci km di distanza.
Mew rimase su quella panchina per tutto il pomeriggio, senza perdermi di vista… io continuavo a recitare la commedia dei finti fidanzati con Fiat… ma ad un certo punto mi accorsi che la panchina era vuota… dov’era finito Mew??.... corsi fuori dall’albergo per cercare di capire dove fosse, mi guardai intorno, ma di lui nessuna traccia.
A un certo punto vedo un bambino che mi viene in contro con una rosa rossa tra le mani…
Bambino – “ ciao tu ti chiami Gulf? “
Gulf –“ si certo… hai bisogno di qualcosa?”.
Bambino – “ questa rosa è per te…”
Io prendo la rosa e lo ringrazio… vedo che attaccato al gambo c’è un biglietto con su scritto… “NOI CI APPARTENIAMO… IL DESTINO CI HA UNITO… TI AMO… TORNA DA ME…”
Il biglietto non era firmato, ma io sapevo di chi era… il mio cuore perde qualche battito e le lacrime incominciano a scendere sul mio viso.
Corro dentro all’albergo cercando di non far vedere che sto piangendo.
Mew mi aveva colpito e affondato con un solo colpo… volevo correre da lui per dirgli che lo amavo anche io, ma la testa prese il sopravvento sul mio cuore.
Dovevo resistere e seguire il piano… era troppo presto per mollare… Mew doveva impegnarsi di più per riconquistarmi.
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FOTOGRAFANDO UN SOGNO
Romansa#1 tharntype 08/04/22 #1 thai 23/04/22 #1 Gulfkanawut 25/05/22 Mew fotografo freelance ottiene il lavoro che tanto aspettava, ma un giorno a una festa si imbatte in un ragazzo di nome Gulf i cui occhi gli catturano mente e cuore...chissà se tra i d...