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Mi svegliai nel mio posto vicino al finestrino.

Il braccio di Tom era avvolto intorno a me, mentre la mia testa era appoggiata sul suo petto.

"Tom?" borbottai, alzando lo sguardo verso di lui.

Gli occhi di Tom si aprirono.

Spostò il suo braccio, permettendomi di alzarmi.

Tom si alzò.

"Stai bene?" gli chiesi.

"Solo un mal di testa". Tom rispose, strofinandosi la tempia con la mano.

"Scusa." dissi.

"Grazie per essere rimasto." aggiunsi.

"Di niente." Tom borbottò.

Fissai con gli occhi Tom per un momento.

Tom ruppe il momento e lasciò la mia stanza.

31 DICEMBRE 1944 - CAPODANNO/COMPLEANNO DI TOM

"Tom svegliati!!!" dissi urlando più e più volte, colpendolo con un cuscino.

Tom mi strappò il cuscino dalle mani.

"Buon compleanno!"

"Non mi interessa."

"Ma dai! Non fare così".

"Sì, dai." Mattheo parlò.

Tom si alzò e andò in bagno.

Lasciai la sua stanza.

Andai al piano di sotto e finii la torta di compleanno.

"Ehi Y/n, io e tua madre dobbiamo andare da qualche parte, torneremo presto". disse mio padre.

"Ok."

Finii la torta di compleanno e la misi sul tavolo.

---

Qualche minuto dopo, Tom è sceso di sotto.... a torso nudo.

Anche i suoi capelli erano bagnati.

"Tom guarda! Ti ho fatto una torta!" dissi.

"Ancora una volta, non mi interessa". Tom rispose.

"Hai diciotto anni ora!" sorrisi

"Un anno più vicino alla morte se non faccio gli horcrux".

"Non dire così."

Tom si avvicinò a me ed invece io feci qualche passo indietro.

La mia schiena colpì il muro mentre Tom continuava a camminare verso di me.

Tom inclinò la testa di lato, i suoi occhi mi scrutavano su e giù.

"Mi dispiace che la torta sia un po' femminile". gli dissi.

"Fatti perdonare, allora". Tom sussurrò.

Il mio stomaco esplose di farfalle.

"Come." domandai lentamente.

Lui si avvicinò di più e io distolsi lo sguardo.

Mi afferrò il mento, costringendomi a guardarlo.

Le labbra quasi si toccano, la sua figura muscolosa premuta contro la mia mandò scintille in tutto il mio corpo.

Le sue labbra erano sulle mie.

Il mio stomaco si contorse.

Ricambiai il bacio immediatamente.

Le mie braccia avvolsero la sua nuca.

Tom mi sollevò la camicia sopra la testa, lasciandomi vedere il reggiseno nero allacciato.

"Sto interrompendo qualcosa?" chiese Mattheo, scendendo le scale.

Mi allontanai velocemente.

Tom si voltò, bloccando la vista di Mattheo su di me.

"Non preoccuparti, non guarderò le tette della tue ragazza". Mattheo parlò.

"Non è la mia ragazza". Tom rispose rapidamente.

"E io sono ancora in reggiseno, grazie mille!" Urlai da dietro a Tom.

Mi chinai e presi la mia camicia dal pavimento e la indossai.

Tom tornò nella sua stanza per prendere la sua camicia.

"Tu e mio fratello? Non me lo sarei mai aspettato". disse Mattheo.

"Non stiamo insieme Theo!"

Mattheo si mise a ridere.

"Vado fuori, ho bisogno di aria fresca". dissi

Mattheo annuì. 

The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora