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Mattheo camminava lungo i corridoi verso di me con un'espressione seccata.

"Grazie Theo". lo ringraziai.

"Sono stanco delle sue stronzate".

Lo tirai in un abbraccio, le mie braccia abbracciarono la sua vita e le sue la mia parte superiore della schiena.

Il suo mento era appoggiato sulla mia testa, ed era rimasto così per un minuto o due.

Si staccò e mi guardò per un momento.

"Devo andare da qualche parte per un giorno o due". Mattheo borbottò.

"Fuori da Hogwarts?"

"Sì, ma tornerò".

"Quando andrai?"

"Più tardi stasera, verso le 12 dopo la chiusura".

"Ok... dove stai andando?"

"Non posso dirtelo, ma tornerò."

Decisi di fidarmi di lui e lui si chinò, piantandomi un bacio sulla fronte.

"Ci vediamo presto." annuii e lui se ne andò.

IL GIORNO DOPO -

Mi svegliai con un mal di testa. Sentii la mia magia andare quasi fuori controllo.

I libri nella mia stanza iniziarono a tremare, tutti gli scaffali caddero a terra, meno male che Eleanor non era lì.

Lasciai dormitorio, facendo tremare il quadro mentre ci passavo accanto.

Andai al dormitorio di Mattheo, dimenticandomi completamente che era partito per un giorno o due.

Aprii la porta e vidi Tom seduto sul divano a leggere.

Gli scaffali dei libri tremavano e iniziavano a cadere.

"Che cazzo hai che non va?" chiese Tom, alzandosi in piedi.

"Non lo so, non riesco a controllarlo".

"Dov'è Mattheo??"

"Se n'è andato a fare qualcosa, ricordi?" rispose Tom.

I libri continuavano a cadere, mentre cercavo di controllarli.

Sentii Tom afferrare le mie mani, facendomi incontrare il suo sguardo.

"Calma le tue emozioni Y/n." disse Tom.

"Non so come Tom, non riesco nemmeno a controllarle"

Le sue mani si spostarono sulle mie guance, il suo pollice mi sfiorò la guancia, facendomi rilassare al suo tocco.

"Rilassati." sussurrò, i suoi occhi si ammorbidirono mentre sembrava sinceramente preoccupato.

I libri smisero di cadere e gli scaffali smisero di tremare.

"Grazie Tom."

"Di niente."

"Dicevi sul serio?" gli chiesi

"Detto cosa?"

"Quando hai detto che non ti importava di me, dicevi sul serio?"

Lui si girò verso di me e sospirò profondamente.

"No."

"Sono contenta." gli sorrisi

Lui annuì.

Lasciai il dormitorio ed andai in camera mia.

Passai qualche ora a pulire la camera.

2 DEL MATTINO - 

MATTHEO RIDDLE POV-

Tornai e non volevo vedere mio fratello, andai invece al dormitorio di Y/n.

Aprii la porta e la vidi dormire tranquillamente sul suo letto.

La sua amica di stanza non c'era, mi ricordai che Y/n aveva detto che sarebbe stata con il suo ragazzo.

Ero esausto per i miei recenti compiti dati.

Vidi i suoi occhi aprirsi.

"Theo?"

"Ehi."

Y/n allungò le braccia verso di me, ero confuso ma ero troppo stanco per preoccuparmene.

Mi sdrai, la mia testa era appoggiato sul suo petto e lei mi aveva avvolto le braccia e le sue gambe erano avvolto la mia vita.

"Mi sei mancato." sussurrò, passandomi le dita tra i capelli.

"Anche tu mi sei mancata".

La guardai per un secondo e lei mi baciò la fronte. Sorrisi, riappoggiando la testa e mi addormentai

The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora