The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANA

22

Io ed Eleanor eravamo sedute all'interno del negozio di birra al burro e stavamo parlando.

"Sei stata parecchio tempo con quel Tom Riddle, c'è qualcosa tra voi due?"

"Dobbiamo parlare di Tom?"

"Bene. Conosci quel ragazzo, Axel Collins?" disse Eleanor e annuii

"Mi ha chiesto di uscire!" Eleanor sorrise.

"Hai detto di sì?" chiesi ed Eleanor annuì.

"Sono davvero felice per te".

"Grazie, penso che dovremmo rientrare".

Avevamo lasciato il negozio, tornando a Hogwarts.

Fortunatamente arrivammo alla prima lezione.

Tom mi guardò mentre entravo dalla porta.

"Sei in ritardo signorina Y/l/n... non lasciare che accada di nuovo. Dieci punti da Serpeverde". disse il professore.

Annuii e mi sedetti accanto a Tom.

"Mi dispiace di essere in ritardo Tommy, non mi sono resa conto dell'ora".

Tom sgranò gli occhi.

"Non ti darò risposte".

"Per favoreee." Lo supplicai, assicurandomi che nessuno mi sentisse.

"No."

"Tommy, per favore!"

"No, vaffanculo."

"Cazzo."

DOPO LA CLASSE -

"Perché non mi hai aiutato?". piagnucolai a Tom mentre camminavo nei corridoi con lui.

"Perché hai detto che saresti stata in classe in orario, e sei arrivata con quindici minuti di ritardo, meriti di essere bocciata". Tom si schernisce.

"Perché sei così scortese con me? Sono sempre gentile con te!"

"Stai zitta".

"Tommy, giochiamo a dama. Se vinco io, mi dai le risposte al lavoro, e se vinci tu, ottieni quello che vuoi". Tom aveva un sorrisetto sulle labbra.

"Se vinco io devi stare lontano da Axel".

"Ad Axel non piaccio Tom, ha chiesto alla mia amica Eleanor di uscire".

"Non mi interessa." lui rispose seccato.

"Non lo farò, Axel è mio amico Tom".

"Seriamente, qual è il tuo problema con Axel? Ti ho detto che lui non mi piace e io non piaccio a lui! Sta uscendo con la mia amica Eleanor, e tu mi piaci Tom, non so quante volte te lo devo dire". Gli urlai contro.

"Io non lo so, cazzo. Smettila di parlare". Tom ringhiò.

Feci un piccolo sospiro e lo abbracciai aiutandolo a calmarsi.

Tom era stato al limite ultimamente, su tutto e non ne parlava quando qualcuno glielo chiedeva.

"Sei sicuro di stare bene, Tom?"

"Sì, è solo che mi sento diverso, al limite e mi gira la testa tutto il tempo".

Alzai lo sguardo verso Tom e gli misi la mano sulla fronte.

"Tom stai bruciando, devi andare nell'ala dell'ospedale". dissi preoccupata.

"No. Sto bene".

"Da quanto tempo ti senti così?"

"Più di un mese." Dice Tom.

"Tom è orribile, devi andare nell'ala dell'ospedale".

"No."

"Che peccato."

NELL'ALA DELL'OSPEDALE -

L'infermiera fece sdraiare Tom su uno dei letti.

Gli misurò la temperatura: aveva la febbre.

Dopo che l'infermiera  aiutò Tom e mi aveva detto che le sue emozioni cambiavano facilmente a causa del dolore della febbre e della sua testa. Lo faceva arrabbiare, o essere infastidito o qualsiasi altra cosa, cambia ogni volta.

Tom prese le medicine e si riposò.

L'infermiera disse che domani si sentirà meglio, l'unico motivo per cui si è comportato così è che non aveva preso le medicine per aiutarlo.

Dopo cena, andai a vedere Tom e vidi che stava dormendo.

"Da quanto tempo sta dormendo?" chiesi all'infermiera.

"Qualche ora." l'infermiera rispose, misurandogli di nuovo la temperatura.

Mattheo si assicurò che stesse bene, e lo chiamò stupido per non aver preso le medicine per qualcosa che poteva renderlo non sano di mente.

Restai con lui finché non si svegliò, cosa che fece.

I suoi occhi si aprirono e si mise a sedere.

"L'infermiera mi ha chiesto di darti questo quando ti sei svegliato". parlasti, porgendo a Tom una ciotola di zuppa.

"Grazie." Tom borbottò.

"La prossima volta, se ti senti male, prendi la medicina". Tom sgranò gli occhi e ingoiò la medicina.

"Devo andare, sono quasi le 10:00 e se non sono al mio dormitorio per quell'ora, mi toglieranno dei punti dalla nostra casa".

Lo baciai sulla guancia e lasciai l'ala dell'ospedale.

TOM RIDDLE POV-

Mi sdraiai di nuovo, fissando il soffitto per ore.

Guardai l'orologio.

Le tre del mattino.

Dopo un po' finalmente mi addormentai, ma di solito mi svegliavo ogni ora.