CHAPTER ONE

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"Devil's on your shoulder, strangers in your head. As if you don't remember. As if you can't forget"
~Silhouette//Aquilo~

 As if you can't forget"~Silhouette//Aquilo~

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30 luglio 1997

RICHARD CLARKE ERA UNA DI QUELLE PERSONE CHE MAI LUX AVREBBE VOLUTO RIVEDERE. Eppure, in quel momento, il ragazzo dai capelli color della neve si trovava proprio lì accanto a lei, in uno dei suoi sogni.

La cosa più sconvolgente, non era tanto la presenza di Richard in sé, ma più che altro ciò che il ragazzo stava osservando con tanta intensità. I suoi occhi color ghiaccio erano puntati su una lapide, ma non su una qualunque, ma su quella di Lux. Il suo sguardo era tutto dedicato al sorriso della ragazza, che lui riteneva morta.

Pur sapendo di non poter essere vista, Lux si tenne comunque ad una buona distanza, insicura di che cosa pensare di quella visione così insolita. Mai e poi mai in tutta la sua vita, Lux avrebbe mai pensato di vedere Richard Clarke alla sua tomba. Certo, negli occhi del ragazzo non c'era nessuna traccia di tristezza o di rimorso. Il suo era uno sguardo freddo, distante, eppure Richard si trovava lì. Una spiegazione, Lux proprio non riusciva a trovarla.

Forse Richard voleva prendere in giro e distruggere psicologicamente anche il suo fantasma. Conoscendolo, la cosa non l'avrebbe nemmeno stupita.

Eppure, per lunghi e statici minuti, Richard non disse una parola. Se ne rimase lì, con le mani in tasca, gli occhi di ghiaccio e l'espressione ancora di più.

Proprio come Richard, anche Lux se ne rimase in contemplazione. Osservò Richard, i suoi tratti più maturi e il suo sguardo gelido, che Lux scoprì nascondere dietro a strati e strati di freddezza, una sorta di turbamento profondo e morboso.

A interrompere quell'atmosfera così sospesa, fu un rumore di passi leggeri, che d'un tratto si interruppero bruscamente:"oh...scusami tanto! Non volevo disturbare..."-disse una voce che Lux trovò immediatamente molto familiare.

Si voltò di scatto, scorgendo un viso, che per un secondo faticò a riconoscere. Nonostante fosse evidentemente cresciuto, Neal non era cambiato per nulla. I suoi capelli rossi spiccavano ancora un po' troppo, il suo viso trasudava ancora timidezza e proprio come l'ultima volta che lo aveva visto, le sue guance erano dipinte da un dolce rossore.

Era strano pensare, che ormai tanti anni prima, Lux aveva provato a conquistare Neal durante una sua tipica serata a "Il manico di scopa". Lo aveva poi incontrato di nuovo insieme ad Harry e Lux mai avrebbe potuto dimenticare la tremenda scenata di gelosia che il suo ragazzo aveva messo su.

Il pensiero di Harry, la destabilizzò per un attimo, rendendole difficile rimanere concentrata. Tutte le lettere a cui mai aveva risposto, le invasero la mente con la violenza di un treno in corsa e Lux dovette metterci tutto il suo impegno, per mettere il suo dolore da parte. Harry era sempre al centro di ogni suo pensiero, di ogni sua giornata e di ogni suo secondo e andava bene così, perché senza il ricordo di Harry, non sarebbe mai sopravvissuta tutti quei mesi immersa nella solitudine. Adesso però doveva provare a vincere quel dolore, quella mancanza, almeno per un pochino. Era solo una sensazione, ma aveva l'impressione di non doversi perdere per nulla al mondo, la conversazione che stava per cominciare.

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐖𝐞 𝐌𝐞𝐭||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora