CHAPTER FIVE

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"The evil it spread like a fever ahead. It was night when you died, my firefly. What could I have said to raise you from the dead?"
~Fourth Of July//Sufjan Stevens

 What could I have said to raise you from the dead?"~Fourth Of July//Sufjan Stevens

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31 ottobre 2003

ERANO PASSATI DODICI ANNI DALLA NOTTE IN CUI LUX ED HARRY SI ERANO INCONTRATI. Dodici anni così pieni di ostacoli, dolore e tragedia, ma soprattutto di amore e Lux ricordava ogni cosa. Ricordava ogni secondo in cui aveva amato Harry, in cui l'aveva odiato e in cui le era mancato così tanto, da toglierle il respiro.

Harry in realtà le mancava ancora adesso. Anche se lo aveva finalmente rivisto dopo anni di sofferenza, quel senso di soffocamento che la mancanza di Harry le provocava, non era diminuito.

Da quando si era svegliata quella mattina per tornare al ministero, non aveva fatto altro che pensare allo sguardo di Harry, ai suoi occhi così privi di amore mentre la guardavano, perché lui non aveva idea della sua vera identità.

Per lui era solo una sconosciuta e nonostante avesse scelto Lux di far andare così le cose, il dolore era comunque tanto e lei se lo continuava a ripetere che lo stava facendo per il suo bene, ma il suo cuore egoista non ne voleva sapere. Amava e amava, senza mai fermarsi e faceva un male tremendo.

Erano questi i pensieri che la tormentavano, mentre camminava per i luoghi corridoi del ministero. La McGranitt l'aveva lasciata nell'atrio e Lux aveva subito raggiunto l'ufficio di Harry, senza però trovare nessuno. E così, scombussolata e sperduta, la donna si era messa a vagare per il ministero, non sapendo bene a chi chiedere cosa.

Per un po', aveva approfittato della situazione per starsene per conto suo e crogiolarsi nel suo stesso dolore. L'idea di rivedere Harry, la agitava quasi più del giorno prima e nonostante il rimedio che la McGranitt le aveva rifilato quella mattina, la nausea e il mal di testa non la volevano lasciare in pace. Inoltre, quella notte non aveva chiuso occhio. Per ore, non aveva fatto altro che pensare ad Harry ed era da anni che non aveva più un immagine così nitida dell'amore della sua vita in testa e la cosa l'aveva emozionata e distrutta allo stesso tempo. Ovviamente, anche Desdemona l'aveva tormentata per tutta la notte. Lux doveva ammetterlo: la temeva e proprio per questo, aveva paura che stesse progettando qualcosa di orribile o che stesse per fare qualcosa di completamente folle.

Dopo aver vagabondato per abbondanti minuti, Lux decise di pensare solo a Desdemona e al modo per sconfiggerla. Può sembrare assurdo, ma tra tutti i pensieri che la tormentavano, quello della strega psicopatica era quello che la faceva soffrire di meno. Pensare ad Harry e a Remus la uccideva, mentre pensare a Desdemona, la faceva infuriare e basta. Si trattava di una rabbia non molto sana, capace di riempirle le vene di adrenalina.

"Agente Jones!"-gridò una voce alle sue spalle e quando Lux si girò, si rese conto che si trattava di Hermione.

"Signora Granger"-la salutò, confusa dal modo frenetico in cui le stava venendo incontro.

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐖𝐞 𝐌𝐞𝐭||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora