Capitolo 5

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Kenma's POV
Dopo quell'incontro con Akaashi passò qualche giorno, ma per la maggior parte del tempo rimasi chiuso in camera. Se non fosse stato per Yaku e gli altri che mi venivano a prendere per farmi uscire e a 'prendersi cura' di me, non sarei mai uscito di casa.

Peccato che, in tutto quel tempo che stavo in casa, anche se cercavo di evitarlo, la mia mente andava a vagare tra i vari pensieri finché non mi fece pensare a quel demone che ho cacciato.

Mi fermai dal giocare a Genshin Impact perché quei dannati pensieri riaffiorarono nella mia mente. Mi venne in mente quando mi prendeva dai fianchi, a volte con un tocco delicato, altre più maliziosamente, quelle rare volte in cui cercava di aiutarmi o di sapere qualcosa su di me o perfino quando mi baciava sull'incavo, mentre mi teneva stretto a sé.

'Fanculo... Ci voleva proprio un demone per farmi capire di essere gay e farmi innamorare di lui... Per di più non di un demone qualunque... Ma del demone della lussuria...' pensai e inconsciamente arrossii leggermente.

Guardai l'ora: erano le 3 di mattina. Potrei restare ancora a giocare, ma per come ho la testa ora non so quanto riuscirei a fare...

Mi sdraio sul letto e, dopo qualche minuto che uso il telefono, mi corico meglio.

'Mi ritrovai che camminai nel vuoto. Era tutto nero intorno a me, a parte la nebbia viola che c'era nella cosiddetta terra e un po' in aria. Mi guardai intorno e non c'era proprio niente. Ad un certo punto vidi una sagoma. Dopo qualche secondo riconobbi che era Kuroo.

"Kuroo..." sussurrai. Vedo che si gira verso di me e noto che ha gli occhi lucidi. Subito dopo viene nella mia direzione per poi abbracciarmi.

"Ti prego, salvami..." lo sentii sussurrarmi e qualche lacrima sua mi bagna la spalla. Neanche un secondo dopo sentii comparire delle catene nei suoi polsi e nel suo collo.

"Vieni qua tu." sento un'altra voce che tira le catene di Kuroo verso di lui. Allungai la mano verso di lui, volevo urlare, ma non uscii nessun verso. Anche Kuroo allungò la mano verso di me, ma fummo troppo lontani per prenderci a vicenda. In pochi secondi lui sparì.'

Mi svegliai di colpo. Ero sudato. Guardai l'orologio e vidi che erano quasi le 6.

'Che... Che diamine di sogno era? Che succede a Kuroo?'

Non riuscii più a dormire. Rimasi sul letto a guardare il nulla. Quando guardai di nuovo l'orologio, erano già le 7. Mi alzo per andare in bagno per poi scendere in cucina.

"Strano che ti sei svegliato così presto..." afferma mia madre.

"Non riuscivo a dormire."

"Non è che sia il troppo tempo ai videogiochi che non riesci più a dormire?"

"Non credo proprio."

Dopo un po' mia madre esce per andare a lavoro, mi cambio per poi accovacciarmi sul divano, ripensando al sogno. Perché ho avuto questo tipo di sogno? Perché Kuroo voleva il mio aiuto? E chi era quel tizio possente che gli tirava le catene? Ho bisogno di risposte.

Poi mi venne un'idea. Scrissi ad Akaashi se potessi chiamarlo. Fortunatamente accettò.

"Ciao Kenma, è successo qualcosa?"

"Ciao Akaashi, ho bisogno del tuo aiuto."

"S-Sì, dimmi pure."

"Ho bisogno di parlare con il tuo demone."

"Cosa? Kenma che è successo?"

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