Capitolo 31

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Kuroo's POV ~6 anni dopo~
Erano passati 6 anni da quella prima volta in cui andammo al festival insieme. Ero riuscito a proteggerlo per 6 anni, senza che quel Kita o qualunque altro demone provasse a portarmelo via.

Nel mentre Kenma aveva finito l'università e si era creato la sua agenzia, diventando il capo, oltre ad essere diventato YouTuber e pro-gamer. Da essere molto chiuso e introverso, è diventato davvero un gattino intraprendente.

Io? Io invece sono solo un semplice dipendente dell'associazione della pallavolo nazionale. Più precisamente nel dipartimento promozione dello sport. Visto che Kenma insisteva nel trovarmi un lavoro, sono rimasto nel campo della pallavolo, visto che mi era piaciuta, ma non proprio ai livelli di Bokuto. Cioè lui si è trovato il lavoro, letteralmente rimanendo sul campo da pallavolo. Infatti ora fa parte di una squadra abbastanza famosa e gli sta andando abbastanza bene. Ma non siamo qui per parlare di Bokuto.

Oggi devo festeggiare il 7° anniversario con Kenma da quando ci siamo messi insieme. Fortunatamente mi presi metà giornata libera dal lavoro, quindi appena uscii, mi avviai verso casa. Ormai io e Kenma condividiamo anche una casa. Appena entrai in casa, mi tolsi le scarpe e mi avviai verso lo studio di Kenma, dove molto probabilmente era lì. Più che studio quello era più una sala gaming con una scrivania, in cui ha tre monitor e una tastiera, e con delle casse agli angoli in alto della stanza.

Dopo qualche minuto finalmente mi compare un bellissimo gattino dai capelli lunghi e legati davanti a me. I suoi occhi felini color oro erano puntati su di me.

"Ma buongiorno gattino, passata bene la mattinata?" chiesi ghignante.

"È già ora di andare? Non ho ancora finito di lavorare." rispose svogliato.

"E per lavorare, intendi giocare?" chiesi con ancora un piccolo ghigno sulle labbra.

"In fondo è pur sempre il mio lavoro, no?" controbatte lui. Mi scappa una smorfia divertita.

"Mi fai impazzire anche solo dicendo certe frasi." ammisi, avvicinandomi a lui per poi avvinghiargli un braccio attorno ai suoi fianchi per baciarlo. Sentii Kenma ricambiare il bacio. Lo strinsi di più a me.

"Mi sei mancato, anche se sono state poche ore..." gli sussurrai appena mi staccai dal bacio.

"F-Fammi finire..."

"Di baciare me o di lavorare?"

"Idiota, di lavorare!" rispose, guardando altrove.

"Posso restare a farti compagnia?"

"Non c'è posto per una seconda persona."

"Se mi siedo sotto di te, sì."

"No."

"Dai..."

"No."

"E va bene... Ti aspetto sotto..." mi rassegno, triste, chiudendo poi la porta per poi scendere in salotto. Mi sdraio sul divano e aspetto Kenma. Iniziai a usare il telefono come passatempo.

Dopo poco più di una mezz'oretta, sentii dei passi scendere finché non vedo Kenma.

"Sono pronto..." ammise appena arrivato, con un piccolo broncio. Mi avvicinai a lui e gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra.

"Andiamo?" chiesi calmo. Lui annuisce, un po' imbarazzato. Gli prendo delicatamente la mano e ci avviamo verso la porta d'ingresso. Appena usciti, ci mettiamo in macchina.

"Dove mi vuoi portare?" mi chiese Kenma dopo essersi messo la cintura. Intanto si accovacciò sul sedile con le gambe contro il petto.

"È una sorpresa."

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