Capitolo 20

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Kuroo's POV
E anche il secondo giorno passò abbastanza velocemente e non tanto diverso da ieri. Finite tutti i set contro le altre squadre, possiamo di nuovo allenarci congiuntamente. Insieme a Bokuto e Akaashi andiamo nella palestra 3. Stranamente, dopo un po' di allenamento, vediamo entrare il biondino di ieri.

"Ah, come mai da queste parti?" chiesi ghignante.

"Vorrei farvi una domanda." disse pacatamente.

"Se riguarda se ti vuoi unire ad allenarti con noi, non c'è neanche bisogno di chiedere." continuo.

"Non mi riferisco a quello. Le vostre squadre sono considerate abbastanza forti, no?" inizia a chiederci e subito io e Bokuto sussultiamo con un'espressione irritata.

"Abbastanza." risposi.

"Anche se riuscite ad arrivare ai nazionali sarebbe difficile vincere, no?" continua a chiederci.

"Ma non è impossibile!!" stavolta controbatte Bokuto entrambi con un'espressione ancora più irritata.

"Dai, state ad ascoltarlo... Sta solo parlando ipoteticamente." prese parola Akaashi. Dopo aver fatto entrambi un'espressione offesa, stiamo ad ascoltare.

"Sono davvero curioso su come potete essere così seri? In fondo è solo un club di pallavolo. Poter scrivere sul curriculum: 'durante le superiori mi sono davvero impegnato col mio club', varrà qualcosa?" chiese il biondino.

"È solo un club? Per quanto abbia giocato per poco tempo in un club, giocare a pallavolo proprio in un club mi ha fatto capire ancora di più quant'è divertente giocare a pallavolo. Per te non è divertente?" gli fece notare Bokuto.

"*fa le spallucce* No, non particolarmente." rispose il più piccolo.

"E non è perché fai schifo?" gli chiese Bokuto senza un minimo di tatto nei confronti di Tsukki. Mi scappa una risatina che trattenni, mentre Tsukki rimane tipo pietrificato dalla sua risposta.

"Comunque sono all'ultimo anno e, per quanto ho iniziato a giocare in un club da poco, sono già andato ai nazionali con la mia squadra. E sono meglio di te. Molto meglio." continua Bokuto, facendo il segno di vittoria.

"Lo sapevo già." disse il quattrocchi.

"Ma guarda come sei vanitoso..." commentai io.

"Ma rimane il fatto che la pallavolo è diventata tanto divertente solo da pochissimo. Perché conoscendo diversi tipi di avversari, sono sempre pronto a dare il meglio di me. Soprattutto quando iniziai a vedere che le mie diagonali venivano sempre murate, ho imparato a fare le parallele. E da quel momento in cui sorpresi gli avversari con una parallela, ho capito che era arrivato il mio momento. *ride per poi guardarlo* Dipende tutto se quell'istante esiste o no. In quel momento ti deve importare solo di vincere contro i tuoi avversari attuali, non quelli che ti ritrovi in futuro, e riuscire a dare il 120% del tuo potenziale è una sensazione magnifica." rispose Bokuto, mentre Tsukki rimase sorpreso.

"Beh, questo vale per me. Quindi non capisco cosa intendi con 'è solo un club', ma non penso che ti stia sbagliando. Però se dovesse arrivare anche a te un momento del genere... Sarà in quell'istante che la pallavolo ti avrà preso all'amo!" continua Bokuto, indicandolo. Lui lo guardò perplesso.

"Bene. Ora che hai ricevuto le tue risposte, vieni ad aiutarci a muro." sentenzia Bokuto, spingendolo verso il campo.

"Su, su, sbrighiamoci." lo seguii anch'io, spingendo anch'io Tsukki.

"Asp... E-Ecco..." iniziò lui, ma fu troppo tardi per rifiutare.

Dopo l'allenamento extra, raggiungiamo il resto dei ragazzi nella sala da pranzo, o almeno la maggior parte che furono lì. Vidi lo sguardo di Kenma puntato su di me.

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