Capitolo 14 🔞

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Kuroo's POV
Arrivati a scuola, io e Kenma ci separiamo per andare nelle rispettive classi.

"Spero che non hai giocato con la sua mente o con i suoi sentimenti." sussulto quando sentii la voce del nanetto.

"Non comparire così all'improvviso con certe frasi. E poi non ho fatto nulla del genere a Kenma."

"Allora perché vi siete riconciliati così in fretta voi due?"

"Non sai farti i fatti tuoi?"

"Quando si tratta di te e di Kenma, non posso lasciar correre."

"*sbuffo* Quanto sei insistente... Ne abbiamo solo parlato e, alla fine, siamo riusciti a trovare un accordo."

"Non la bevo questa."

"Allora fattelo dire da Kenma, visto che non ti fidi di cosa dico io."

"Gli hai detto che anch'io so il segreto?"

"Non ancora..."

"Beh, allora gli parlerò lo stesso più tardi."

"Basta che non mi metti ancora più nei guai con Kenma."

"Vedremo come reagirà." rispose ghignante prima di sedersi nel suo banco.

Infatti durante il ritorno a casa, quando ormai erano finiti anche gli allenamenti, quest'argomento venne tirato in ballo proprio da Kenma.

"Come mai, quando ho parlato da solo con Yaku, è uscito fuori che anche lui sa che tu sei un demone?" chiese sospettoso.

"Beh... Ieri quando stavo parlando con i tuoi bulletti, avevo sentito che c'era lui dentro una cabina. Quando sono usciti dal bagno, abbiamo parlato e, a quanto pare, lui era già a conoscenza dei demoni, quindi ormai sa che io e te abbiamo il contratto." rispondo onestamente e, in risposta, lui si stropiccia gli occhi.

"Meno male che doveva essere un nostro segreto..." disse per poi lasciarmi indietro.

"Ehi aspetta. È vero che potevo anche evitare di dirlo ai quei bulletti, ma almeno non ti hanno dato fastidio oggi, giusto?" chiesi quando lo raggiunsi.

"No. *sussurra* E non mi sembra che sia più tanto uscito l'argomento 'demone'..."

"Vedi. E tu che ti sei arrabbiato tanto per sta faccenda." gli dico con un piccolo ghigno, prendendolo delicatamente dai fianchi per avvicinarlo di più a me.

"Beh, hai fatto comunque un casino." ammette con un broncio nel suo leggero imbarazzo.

"Però oggi non ti hanno bullizzato e non è neanche uscito quest'argomento, giusto?" continuo ghignante.

"I-Idiota..." rispose imbarazzato e io presi l'occasione per baciarlo.

"A-Andiamo a casa..." continua imbarazzato quando ci stacchiamo dal bacio.

"Da me però. Mi hai promesso che, se io riuscivo ad esaudire il tuo desiderio, mi avresti ricambiato il favore." dico ghignante, mentre lo seguo. Lo intravedo arrossire senza che proferisce parola.

"Chi tace, acconsente." continuo subito dopo.

Appena arriviamo a casa mia, lo accompagno in camera mia. Lo prendo dai fianchi per avvicinarlo di più.

"Meno male che non volevi farlo dopo una settimana... Se vuoi, dopo aver finito, possiamo cambiare le regole..." gli sussurro nell'orecchio, ghignante.

"Z-Zitto idiota..." rispose imbarazzato.

"Ma quanto sei carino così imbarazzato..." commento per poi baciarlo. Lo sento subito ricambiare. Decisi di prenderlo in braccio, per poi portarlo sul mio letto e sdraiarlo. Senza che ci stacchiamo dal bacio, faccio aderire i nostri corpi, ma in quel momento Kenma si ferma per riprendere fiato, mentre si appoggia al mio collo con una mano.

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