How to have sex with a rock star (traduzione italiana) // Luke Hemmings [COMPLETED].

13.

Mi si fermò il respiro in gola e tutte le volte che cercavo di fare uscire qualcosa, non usciva neanche parola.

I suoi occhi azzurri mi stavano guardando intensamente e mi sentii paralizzata. Non avevo idea di cosa dire o fare.

Non avevo idea di quanto tempo stette a guardarmi prima di mettere fine al silenzio.

"Cosa..." scosse la testa come se avesse perso le parole. "Cosa diavolo è questa?"

"Io- io non..." cercai di pensare ad una scusa, ma strizzò gli occhi e capì che aveva capito tutto. Non potevo mentirgli. "Dove... come l'hai avuta?"

Non avevo pensato a quella lista per tre mesi.

L'ultima cosa che mi ricordavo era di averla accartocciata e averla buttata nel cestino dall'altra parte della mia stanza.

Quindi come poteva essere là, tra le sue mani?

"Sai cosa? Mi sono detto, 'non è possibile che Kristen abbia fatto una cosa del genere'". Sospirò, spostando la sedia ed alzarsi. Ora era più intimidatorio. "Ma come avrei potuto saperlo, giusto? Ci conosciamo da appena quattro mesi."

"L'ho fatta, tipo... cinque mesi fa, Luke!" Dissi, ricordandomi il momento esatto n cui Chloe mi aveva dato quella ridicola lista. La ridicola lista che seguii. Sentii delle lacrime minacciarmi gli occhi, ma cercai di trattenerle.

"Non importa quanto tempo fa l'hai fatta." Si lasciò scappare una finta risata. "Quello che importa è che mi hai usato. Tutto quello che volevi era fare sesso con una 'rockstar'."

"No! Era solo una cosa stupida fatta con una mia amica," dissi, ma scosse la testa.

"Chloe, vero? Be', entrambe avete portato a termine l'ultimo punto della lista. E' tutto quello che volevate, non è così?" Camminò verso di me e portò il foglio al mio petto. Lo afferrai e lo guardai, pentendomi immediatamente di averla fatta.l

"Lo ha lasciato qui Chloe?" Chiesi, cercando di non strozzarmi. Non rispose, ma quello mi bastava come risposta. "Luke, lei è solo... gelosa!"

"Gelosa che tu hai un ragazzino che ti pende dalle labbra?" Scattò, camminando verso il muro più vicino prima di appoggiarci un braccio e appoggiandosi.

"Luke, no! L'ho fatta addirittura prima di conoscerti... te lo giusto, niente di tutto questo è-" cercai di rispondere, ma mi interruppe.

"Scommetto che ci hai messo un sacco a prendere i caffè perché eri troppo occupata a chiamare gli altri ragazzi con cui stai cercando di dormire. Hai una lista per scopare come se non ci fosse un domani anche gli attori?"

"Non è così, te lo prometto, io... io ti amo!" Urlai, facendolo girare di colpo e mi guardò negli occhi. Sentii una lacrima cadere nel tappetto della stanza d'hotel.

"Non dirlo." Quasi ringhiò.

"Ma è così... sei l'ultima persona che è mai riuscita a farmi sentire in questo modo!" Mi lascia sfuggire, il mio labbro iniziò a tremare.

Sembrava capirmi.

Ma quell'espressione sparì dopo che scosse la testa e guardò altrove. Inspirò prima di incontrare i miei occhi di nuovo.

"Non osare dire che mi ami dopo che ho trovato... questa." Indicò il pezzo di carta che era ancora tra le mie mani.

"Non significa niente! Guarda..." dissi, portandomi la carte di fronte e strappandola a metà per poi mettere i due pezzi uno sopra l'altro e strappare di nuovo.

I pezzi di carta caddero dalla mie mani e lui li guardò finché non arrivarono a terra.

Alzò gli occhi al cielo e si girò per passarsi le mani tra i capelli.