20.

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La sveglia suonò alle sei di mattina, e il mio letto sembrava un milione di volte più comodo della sera prima, come sempre.

Riuscii a dormire solo un paio d'ore. Era difficile dormire quando l'unica cosa a cui riesci a pensare è il tocco di Luke. E inoltre era difficile dormire quando l'unica cosa che tutti pensavano era che fossi una puttana che andava a letto con lui.

Cercai di dimenticarmi di tutti quei commenti negativi mentre mi preparavo per andare a scuola. Feci una doccia veloce e mi infilai dei leggins e una t-shirt larga. Il caldo estivo si stava avvicinando, il che mi ricordò gli esami di fine anno.

Si stavano avvicinando velocemente, e ne era contenta.

Ma non ero contenta di entrare a scuola dopo che Luke aveva confermato la nostra relazione. Non sapevo se alle persone sarebbe stato bene e avrebbero cercato di parlarmi o se sarebbero state ossessionate da me o mi avrebbero ignorato o mi avrebbe chiamata con dei sopranomi orribili. E non volevo scoprirlo.

Ovviamente, quando vuoi che non succeda qualcosa, il tempo passa velocemente, giusto?

Mi stavo morsicando nervosamente l'interno della guancia dal nervoso e Evan lo notò. Mia mamma aveva insistito affinché portassi Evan a scuola in macchina così da poterci passare del tempo insieme prima di andare al college.

Non le avevo ancora detto cos'era successo al colloquio.

"Kristen, andrà tutto bene. Dubito che lo sapranno."

Evan mi assicurò, picchiettandomi in modo imbarazzante la spalla quando entrai nel parcheggio della scuola.

"I Five Seconds of Summer sono famosi... sono diventati più conosciuti da quando li ho conosciuti io." Sospirai. "Le persone lo sanno."

La mia predizione potrebbe essere stata pessimista, ma pensai di essere realistica. Il mio unico pensiero era quello di riuscire a sopportare quel giorno di scuola, ma sospettai che non fosse così facile. Cercai di spiegarlo a mia mamma, ma insistette nel dire che non era un problema dato che lei non aveva mai sentito parlare di Luke Hemmings o dei 5sos finché non lo feci io. Non le dissi che era perché non era un adolescente o perché non aveva twitter.

Finimmo coll'entrare a scuola insieme fino a quando non dovemmo dividerci dato che il suo armadietto era dall'altra parte dell'edificio, dove c'erano quelli del secondo anno. Quando mio fratello fu con me, nessuno guardò dalla mia parte. Non appena non fu al mio fianco, gli sguardi di tutti si posarono su di me. Iniziarono anche i bisbiglii. E diventarono più forti e riuscivo a sentire "Luke" da tutte le parte.

Corsi verso il mio armadietto e cercare di andare in bagno, così da potermi chiudere a chiave e stare tranquilla e calmarmi.

"Quando lungo è il cazzo di Luke?" Qualche ragazza disse. Mi guardai attorno velocemente per vedere chi fosse, ma vidi tutti che mi fulminavano con lo sguardo. "Non posso credere che stia uscendo con Luke Hemmings... assomiglia ad una puttana, sai?" un'altra ragazza disse alla sua amica quando camminai vicino a loro.

"Woah, aspetta!" Un ragazzo del penultimo anno si mise di fronte a me, bloccandomi la strada. Lo riconobbi leggermente, avevamo una lezione assieme l'anno prima. Aveva i capelli corti e indossava dai pantaloncini da basketball. "Sei la ragazza che esce con il frocio di quella boyband!"

Rimasi sorpresa e non seppi cosa dire. Mi sentii male e lo spostai per riuscire ad arrivare in bagno, che era solo a qualche metro di distanza. Entrai immediatamente in un bagno e mi appoggiai alla porta.

Lessi le scritte crudeli sul muro, sperando di riuscire a calmarmi, ma il mio intento fu interrotto quando una mano con le unghie smaltate di viole mi diede un pezzo di carta igienica scarabocchiato dal bagno in parte. Lo presi e sentii ridacchiare.

'Ucciditi, puttana! xoxo'

Lo buttai in cestino e guardai l'inchiostro svanire; tirai fuori il telefono e scrissi immediatamente a Evan.

k: sto andando a casa

Dissi, le dita mi tremavano. Non volevo affrontare nessuno. Neanche Luke. Mi sentivo malissimo e volevo solo buttarmi a letto e non fare niente. Tutto quello che avevo sbagliato negli ultimi mesi mi si stava ritorcendo contro e mi stava colpendo.

Aprii la porta del bagno e fui contenta di non vedere altre ragazze, ma sapevo che dovevo usare il corridoio affollato. Se avessi potuto, avrei usato le aperture di ventilazione come in quella puntata di Zack e Cody al Gran Hotel.

Una volta arrivata a casa, aprii la porta e trovai mia madre che correva verso di me con il telefono alzato come se stesse per colpirmi.

"Oh, tesoro, pensavo fossi un ladro!" Sospirò, mettendosi una mano nel cuore. "Perché sei a casa?"

"Mamma, è stato orribile," sospirai, vedendola accigliarsi.

"Sei rimasta meno di dieci minuti, io-"

"Credimi. Non posso andare, mamma." Dissi disperatamente.

"Non so cosa possiamo fare... intendo dire, sei così divina al diploma. Non penso ci sia qualcosa che possiamo fare..." mormorò, incrociando le braccia.

"Devo andare a sdraiarmi," dissi, sentendomi male. Assentì e mi lasciò passare. Andai in camera mia e sentii il telefono vibrare.

l: divertiti a scuola :-) mi sembra di essere una mamma

l: la scuola può essere divertente?

l: sul serio però spero vada tutto bene ! ti amo

Sospirai. Delusi me stessa, mia mamma, Evan e perfino Luke. Mi sentii patetica per non essere riuscita a superare le critiche. Avrei dovuto abituarmici, soprattutto dopo essere diventata ufficialmente 'la ragazza di Luke Hemmings.'.

Ignorai i suoi messaggi e misi il telefono sulla scrivania prima di collassare nel letto.

-

Mi svegliai e vidi il cielo arancione dalla mia finestra dato che il sole stava tramontando.

Quando dopo aver fatto un pisolino lungo nove ore, volevo stare a letto. Sapevo che non potevo, quindi mi alzai dal letto e camminai verso la scrivania per prendere il telefono. Diedi un'occhiata allo specchio e vidi che il mio trucco era tutto sbavato e i miei capelli avevano una forma strana, come sempre d'altronde.

Mi strofinai gli occhi e diminuii la luminosità del telefono prima di guardare i messaggi.

l: Hey

l: Come va?

l: krissyyy stai bene?

l: sono sicuro al 99% che dovresti essere uscita da scuola dove sei

l: sei arrabbiata con me? :-(

c: ho sentito cos'è successo a scuola... stai bene? è orribile quando le persone sono così impiccione.

c: è molto da ipocrita, scusa.

c: parlami se ti serve qualcuno

Mi accigliai ai tre messaggi da parte di Chloe. Sbloccai il telefono e guardai la nostra conversazione per assicurarmi che il telefono non mi stesse facendo qualche scherzo. Non era così.

Mi aveva mandato i messaggi solo mezz'ora dopo che me andai da scuola. Aprii la conversazione con Luke e c'erano otto messaggi ai quali non avevo risposto. Gli ultimi cinque erano stati mandati ad una distanza di un'ora.

Quasi non risposi, ma mi resi conto che non potevo respingerlo solo per qualcosa che non era neanche colpa sua.

k: non ce l'ho con te. sto... bene. puoi venire qua?

Chiesi, mordicchiandomi le unghie.

l: pensavo non me l'avresti mai chiesto

Gli mandai l'indirizzo e non vedevo l'ora che arrivasse.

How to have sex with a rock star (traduzione italiana) // Luke Hemmings [COMPLETED].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora