CAPITOLO 3 - DUBBI

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Il ritiro estivo con le altre squadre è sempre un momento esaltante sotto diversi punti di vista, e i ragazzi lo affrontano con entusiasmo, ciascuno per motivi diversi.

Ma per la Karasuno questa volta, a poca distanza dalla sconfitta con la Seijoh, è una possibilità di crescita, di confronto, di contatto con tutti i migliori giocatori del Giappone. Il clima è goliardico, il divertimento assicurato, ma soprattutto la grande lealtà e professionalità dei partecipanti consente di confrontarsi ed imparare, senza rivalità o invidie, ma con un sano agonismo che porta tutti a cercare di migliorarsi insieme al proprio avversario, per portare il livello dei successivi incontri sempre più in alto.

Le palestre della Shinzen sono grandi e luminose, e anche se ormai fuori è buio, i ragazzi possono continuare ad esercitarsi anche al termine degli allenamenti ufficiali con i coach. Tutti sono intenzionati a mettere a frutto questo tempo in più.

Tutti tranne Kei Tsukishima.

- Tsukki. Faccio qualche servizio, vuoi... - Yamaguchi non fa in tempo a proseguire che Tsukki lo blocca subito.

- Io vado a farmi un bagno e dormire. -

- Ho capito... – ma lo sguardo deluso di Tadashi dice che in realtà non capisce, non riesce a spiegarsi come mai Tsukki non abbia voglia di migliorarsi, non senta il bisogno di assorbire tutta l'energia e l'entusiasmo che questo ritiro con le altre squadre sta mettendo a loro disposizione.

- Ecco, mi chiedevo se non ti allenassi in qualcosa da solo... – chiede ancora Yamaguchi, anche se in cuor suo sa già cosa risponderà il suo amico, ma un ultimo tentativo vale la pena di farlo.

- Ci alleniamo già fin troppo. Farlo fino allo sfinimento non è la cosa giusta. -

- È vero. Hai ragione... però... -

Tsukki non gli lascia nemmeno il tempo di completare la frase che abbandona Tadashi nella palestra e si incammina verso gli alloggi.

Le luci delle palestre contigue sono tutte accese, da ciascuna si sentono provenire grida, rumori, palloni che rimbalzano.

- Hei, tu, con gli occhiali! Vieni ad allenarti con noi... -

Stupito di essere l'oggetto di quella proposta, Tsukki si riscuote dai suoi pensieri. Bokuto e Akaashi della Fukurodani sono sulla porta della palestra numero 3 insieme a Kuroo e Haiba della Nekoma.

Tsukki declina l'offerta, e si accinge ad andare finalmente a riposarsi, ma non ha fatto i conti con l'insistenza e soprattutto con le provocazioni di Kuroo che alla fine sortiscono l'effetto desiderato, e Tsukki non può che accettare di allenarsi con loro a murare le potenti schiacciate di Bokuto.

In cuor suo non sa nemmeno perché ha accettato, in fondo ha appena detto a Yamaguchi che non è giusto allenarsi fino allo sfinimento, ma la sfida di Kuroo, la provocazione e le insinuazioni sulle sue scarse capacità hanno toccato un tasto che Tsukki stesso non credeva di avere.
È stato pungolato in una minuscola e sensibile particella del suo orgoglio, e quando Tsukki percepisce qualcosa come una sfida non riesce proprio a tirarsi indietro.

Ma la tecnica, l'agilità e la potenza di Bokuto sono soverchianti; una schiacciata dopo l'altra Bokuto aggira o sfonda il muro di Tsukki.

Solo quando Kuroo si unisce a Tsukki contro il duo della Fukurodani, le schiacciate di Bokuto vengono finalmente fermate. Tsukki è davvero colpito, Kuroo ha una velocità e una potenza incredibilI nel fermare la palla, e lo fa senza mostrare nessuno sforzo.

Forse ho fatto bene a fermarmi con loro. Però...

Rimugina ancora tornando finalmente agli alloggi, dopo aver lasciato gli altri ancora in palestra ad allenarsi.

Talking to the moon | TsukiYamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora