CAPITOLO 9 - MIOPIA

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* * * ATTENZIONE * * *

QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE E LINGUAGGIO ESPLICITI

- - - ADATTO PER UN PUBBLICO ADULTO - - -

BOY X BOY

 . . . . . . . . . .

Un passo per volta... un pezzettino per volta... senza fretta...

In fondo lo conosco, era prevedibile la sua reazione, il panico, la fuga. Non mi aspettavo niente di diverso... Cioè, non mi aspettavo niente nemmeno di quello che è successo prima, ad essere onesto. Mi sono sentito totalmente fuori controllo, non ho pensato a niente per... 15 minuti? Quanto è durato...? Boh...

Ed ora, vediamo questa mattina come si comporterà, ormai sto vivendo di questi alti e bassi, a toccare la luna con un dito un attimo prima, e nelle viscere dell'inferno un attimo dopo...

Ma non smentisce la sua abitudinarietà, Tsukki, arrivando anche quella mattina puntuale, con le cuffie in testa e la musica a palla.

- Yamaguchi... -

- Tsukki... -

Il loro saluto, ancora una volta, e si affiancano silenziosamente, e con evidente imbarazzo da parte di entrambi, nel solito percorso verso la scuola.

Ma rimane confuso, Tadashi, quando gli dice prima di entrare in classe:

- I compiti li facciamo da me, non c'è nessuno in casa oggi. -

E lo dice con la stessa indifferenza con cui lo ringrazia, ogni tanto, in palestra quando Tadashi gli passa l'asciugamano.

Sei davvero un enigma, Tsukki....
Così appassionato un momento, così indifferente l'altro..... quale sei davvero? Entrambi forse? Sei bipolare? Oppure la tua freddezza, il tuo distacco, sono solo una maschera? Perché la metti?
Riuscirò mai a fartela gettare definitivamente via?
O se non sarò io, potrà mai riuscirci qualcuno?

Gli arrovellamenti di Tadashi vanno avanti tutto il giorno, a lezione al mattino, agli allenamenti il pomeriggio, e alla fine ancora nel tragitto verso casa di Tsukki.

Non ha raggiunto nessuna conclusione, non ha trovato nessuna spiegazione illuminante né alcun metodo infallibile per far andare le cose per come vorrebbe. Ma di una cosa è certo, Tadashi, che non potrà più tornare ad essere invisibile nell'ombra di Tsukki. In questa partita si sta giocando il tutto e per tutto, e alla fine o sarà una schiacciante vittoria, o sarà una devastante sconfitta.

Ed è grazie a questa consapevolezza che riesce ad affrontare la situazione di petto, Tadashi, una volta arrivati a casa di Tsukki quel pomeriggio, in camera sua. Non vuole aspettare, tergiversare, vuole affrontare la situazione. E se anche sa che è un rischio affrontare Tsukki apertamente, costringerlo a parlare se non vuole, se non è pronto, non può fare altrimenti, non più.

-Tsukki. -

Esordisce subito Tadashi dopo aver appoggiato la sua borsa verde per terra ed essersi seduto sul letto di Kei.

Probabilmente Tsukki si aspettava che Tadashi lo avrebbe subito affrontato, perché si siede con calma sul letto di fronte, che era di Akiteru prima che andasse a vivere da solo; intreccia le dita e poggia i gomiti sulle ginocchia spingendosi in avanti, e guarda Tadashi negli occhi con volto impassibile.

- Dimmi. -

Ok. Ce la faccio. Ce la posso fare. Non devo tentennare. Non devo balbettare. Ormai sono un uomo e devo comportarmi da uomo.

Talking to the moon | TsukiYamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora