CAPITOLO 15 - ATTIVO O PASSIVO

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* * * ATTENZIONE * * *

QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE E LINGUAGGIO ESPLICITI

- - - ADATTO PER UN PUBBLICO ADULTO - - -

BOY X BOY

 . . . . . . . . . .


Il rumore della pioggia si fa strada lentamente nella coscienza di Kei.

Pian piano i sensi si risvegliano, e la seconda cosa che registra, dopo la pioggia, è il freddo: leggeri brividi lo scuotono, e una sensazione di vuoto.
Apre gli occhi e in un attimo realizza dove si trova. La camera di Tadashi.
Kei è solo nel letto, con ancora i vestiti della sera prima. La luce è fioca, il cielo è così plumbeo che sembra ancora notte.
Tadashi entra dalla porta, piano, per non fare rumore, ma quando vede Kei con gli occhi aperti gli si avvicina con un sorriso luminoso che rischiara in un istante quella giornata uggiosa.

- Buongiorno! -

- ...dov'eri? Avevo freddo senza di te... -

- pipì... - risponde – e mi sono dato una rinfrescata. Ma fammi spazio che torno subito lì con te. -

- Aspetta, vado anche io in bagno... -

Kei torna poco dopo e trova Tadashi a letto, sotto le coperte, con una maglietta pulita. Si toglie i pantaloni, si infila velocemente sotto alle coperte e lo prende tra le braccia, godendo finalmente di quel tepore che placa i suoi brividi e scoglie le sue membra infreddolite.

- Ahhhh... – sospira di piacere Kei e stringe Tadashi ancora più forte.

Restano per un po' così, abbracciati, senza parlare.

- Che ore sono? Non ho guardato... -

- Mezzogiorno passato da un pezzo. Perché, hai fame? -

- Non particolarmente... no... non ancora... -

- Tadashi... volevo chiederti una cosa... Quando due uomini lo fanno, com'è che si decide chi... cioè, non so, ci si mette d'accordo prima? -

Tadashi scoppia a ridere.

- Non lo so, anche per me è la prima volta.... Penso che venga naturale... Ma perché me lo chiedi, vuoi che ci mettiamo d'accordo prima? -

- Scusami, è che mi viene spontaneo pianificare, analizzare tutto. Ma quindi ieri ti è venuto naturale lasciarti... penetrare da me...? Quindi tu ti senti, diciamo, più passivo? -

Adoro questo nuovo Tsukki! In otto anni di amicizia non abbiamo mai parlato di niente di così intimo e personale, e adesso sembra che non voglia fare altro che parlare con me di sesso. Adoro!

- Non saprei... Se devo dirti la verità, fino a ieri mattina, avrei detto di sentirmi più attivo che passivo. In fondo l'istinto, le pulsioni che sento, anche mentre mi tocco da solo, portano a quello, alla penetrazione attiva. Però poi ieri quando tu hai iniziato a toccarmi, e quando mi sei entrato dentro con le dita, superato il disagio iniziale, è stato... meraviglioso. Strano ma bellissimo. E quindi ora ti posso dire che non lo so, devo ancora capirlo, non ho abbastanza elementi.... E tu? Ti senti più attivo o passivo? -

- Sì, come dici tu, ora l'istinto è quello di entrarti dentro... Anche ora per inciso – rimarca Kei cominciando a leccare Tadashi dietro l'orecchio – ma sono anche curioso di sperimentare l'altra faccia della medaglia. In fondo – e lo bacia sul collo – abbiamo qui una bottiglia piena di lubrificante, possiamo fare diversi esperimenti scientifici – e lo morde sul collo – e poi confrontare i risultati – e comincia a stringere le natiche di Tadashi per spingere i loro corpi uno contro l'altro – e poi stilare la relazione finale.... – e si impossessa della sua bocca, smettendo così finalmente di parlare.

Il bozzolo caldo in cui si erano rifugiati, uno tra le braccia dell'altro, per sfuggire a quella mattina di pioggia, diventa improvvisamente rovente. Si liberano velocemente dei vestiti, la loro pelle finalmente a contatto, i loro corpi che si strusciano, le loro mani che si cercano, si riscoprono, si accarezzano, le loro bocche che si assaggiano, si leccano, si gustano.

Per quanto le ore precedenti siano state intense, entrambi ancora sentono il desiderio, il bisogno di scoprirsi, e di lasciarsi scoprire, in queste nuove vesti che stanno indossando; o meglio, spogliati dei vecchi abiti che per anni li hanno caratterizzati come amici, finalmente messi completamente a nudo, uno agli occhi dell'altro, uno tra le braccia dell'altro.

E in questo abbraccio frenetico, fatto di baci voraci e di carezze brucianti, le mani di Kei tornano ad indugiare in mezzo ai glutei di Tadashi. Glieli stringe, per spingerlo ancora più contro di sé, i loro sessi che si toccano, si frizionano, si stuzzicano. Si lecca le dita della mano destra, lasciando parecchia saliva, e torna ad indugiare lì, stimolando e stuzzicando. Tadashi geme, la sua bocca contro quella di Kei, per quelle carezze. Come ha detto, vuole sperimentare, concludere quanto iniziato la sera precedente.
E Kei non desidera altro.
Si scosta per prendere la bottiglia di lubrificante, e in ginocchio sul letto solleva le gambe di Tadashi, e comincia a spalmarne un po'.

Le coperte sono ricadute dietro le spalle di Kei, e un leggero brivido di freddo scuote le spalle di Tadashi, ma si trasforma istantaneamente in un brivido di piacere quando il dito di Kei entra nuovamente in lui.

Si fissano negli occhi, sgranati quelli castani di Tadashi e socchiusi quelli dorati di Kei, ma quelli di Tadashi tornano a chiudersi quando Kei aggiunge al medio anche il suo indice, e comincia piano a farli scorrere, dentro e fuori.

Tadashi è completamente rapito da quelle sensazioni, e si aggrappa agli angoli del cuscino sotto la sua testa. Non riesce a trattenere gemiti e sospiri, e questi suoni eccitano Kei ancora di più, la sua erezione svetta tra le gambe.
Ma non è il momento di occuparsene, non ancora, pensa Kei mentre si dedica invece a quella di Tadashi. Con la mano sinistra la impugna, e sincronizza il movimento con quello dell'altra mano. Tadashi geme e si contorce, e a stento riesce a formulare poche parole.

- Ti prego... non voglio venire così.... Mettimelo dentro adesso. Ti voglio, Kei. -

Estrae piano le dita, velocemente prende altro lubrificante e se lo spalma su tutta la sua erezione, e ne mette ancora un po' tra i glutei di Tadashi. Prova a spingere sulla apertura, che questa volta non oppone resistenza, e lo accoglie lentamente.
Lo sguardo di Tadashi è ancora una volta lo specchio delle sue sensazioni, piacere e dolore che si alternano.

Quindi fa piano Kei, e si sdraia sopra al suo ragazzo che gli allaccia le gambe attorno alla vita e gli circonda il collo con le braccia. Spinge lentamente, mentre legge negli occhi di Tadashi le istruzioni che deve seguire.
Fermo, un istante, per abituarsi alle dimensioni, poi ancora un pezzettino, fermo...
Lo bacia Kei, per cercare quasi di scusarsi per il male che gli sta facendo, e ricambia Tadashi, per cercare di ringraziarlo per il piacere che gli sta donando. E un millimetro per volta finalmente Kei lo riempie completamente.

- Tutto ok? Fa male? -

- Sì, tutto ok, tranquillo, va bene così... - e lo bacia ancora, e mentre lo bacia, pian piano è lui che si muove, a dimostrare che il peggio è passato, ed ora possono finalmente godere l'uno dell'altro.
Sono movimenti lenti, dapprima, che si fanno più incalzanti via via che anche Kei li asseconda col bacino, ed in un attimo è solo un piacere estremamente devastante che esplode ad ogni spinta. È una marea che cresce, un'inondazione di sensazioni mai provate prima, ma a cui entrambi si abbandonano completamente, voraci e affamati. È un fuoco che brucia veloce, che consuma tutto quello che incontra, che devasta e riduce in cenere; e vi si gettano dentro, entrambi, perché devono consumarla tutta, e subito, quella passione.

- Ti amo Kei! Ti amo... Keiiii... – grida il suo nome, Tadashi, mentre l'onda dell'orgasmo lo travolge e lo porta sempre più su, in un vortice che gli toglie il fiato.

- Tadashi... - risponde solo Kei in un sospiro, mentreanche lui freme nell'ultima spinta violenta, e poi si accascia sudato.

Talking to the moon | TsukiYamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora