Capitolo 20.

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Park Jimin, il marito apprensivo che giurò di non ubriacarsi mai più.

<<Mi dispiace tanto amore...>> disse Jimin, abbracciando forte Yoongi, il lama finalmente rinchiuso in un'altra stanza.

Mannaggia a quei biscotti """leggermente""" modificati...

<<E grazie! Era da tempo che non vedevo uno spettacolo così divertente. Sapevo che affittare un lama sarebbe stata la scelta perfetta.>> commentò Seokjin ridendo, fermandosi di colpo quando notò lo sguardo glaciale di Namjoon su di lui.

<<Mh... c'è... scusa, mi dispiace, ti giuro che fino a poco fa era il lama più tranquillo sulla faccia della terra.>> si scusò, porgendo al poveretto una pacchetto di ghiaccio, per tutte le volte che era andato a sbattere contro un muro.

Jimin sosprirò interiormente.

Che giornata.

<<Dai su amore, torniamo a casa, si è fatto tardissimo>> disse aiutando suo marito ad alzarsi, una mano attorno alle sue spalle.

<<Ci meritiamo un bel bagno caldo insieme.>> commentò quando furono quasi fuori dall'appartamento.

<<Un b-bagno? Caldo? I-Insieme?>> chiese la sua dolce metà, il viso che si rianimava.

<<Perché no? È da mesi che non lo facciamo. La scorsa volta eri tornato troppo tardi da lavoro!>> esclamò Jimin.

<<M-Mi pare un'idea meravigliosa.>> rispose l'altro.

Alla fine ho vinto io, stava pensando il povero corriere, quasi sul punto di piangere per la felicità.

<<Aspettate! Tornerete prima o poi, vero?>> chiese Jungkook facendo gli occhi da cucciolo bastonato.

<<Ovvio che si!>>

<<Ovvio che no!>>

Jimin e Yoongi si guardarono, ognuno cercando di convincere l'altro con la semplice forza di uno sguardo.

<<Vedremo.>> cedette Jimin, sospirando. <<Prima è meglio che torni sobrio, e ci vorrà ancora un bel po.>>

<<Alla prossima!>> salutò, cominciando ad attraversare il corridoio.

<<Ciaooooo, figlio dei fiori! Non dimenticare tutte le buone lezioni che hai imparato oggi!>> sentí Hoseok urlargli da dietro, facendo quasi cadere uno dei due nanetti a terra. Jungkook lo sgridò subito, tirandogli uno schiaffetto in testa.

<<Ciao anche a te Hoseok!>> rispose in rimando, stringendo di più la presa su Yoongi.

Quando la porta dell'appartamento non fu più in vista Jimin poté percepire il corpo di Yoongi rilassarsi completamente.

<<Tipi strani, vero?>> chiese ridacchiando.

Ora capisco perché Yoongi ne era rimasto così scioccato...

<<Jiminie... il sensitivo... ti ha dato qualche nuova profezia per caso?>> chiese suo marito, lo sguardo pieno di preoccupazione.

<<Sinceramente Yoongi non ricordo, ci sono ben otto ore di buco nero nel mio rullino dei ricordi.>> rispose. Si sentiva mentalmente a pezzi, e il fatto di non aver idee di che cosa fosse successo rendeva tutto molto peggio.

<<Tranquillo Jiminie, ti ricorderai tutto. Spero soltanto di non incontrarli mai più.>> lo consolò Yoongi.

<<Ma no Yoon, alla fine è brava gente! Un po pazza, ma pur sempre brava.>>

<<Piu che pazza io direi psicopatica.>> insisté l'altro.

<<Beh Hoseok era un po strano... ma simpatico.>> ammise a malincuore.

<<Non saprei, almeno con lui non ho mai avuto a che fare.>>

<<Almeno ho attuato la mia vendetta.>> aggiunse poi a bassa voce.

Jimin gli lanciò un'occhiata.

Yoon...?

<<Yoongi amore, cosa hai fatto?>> chiese sospettoso, inarcando le sopracciglia.

<<Io? Oh, nulla! Mi sono sono dato al giardinaggio.>> rispose l'altro in maniera maliziosa.

<<Non dirmi che...>> sussurrò Jimin frenetico, guardando sconvolto il sorriso contorto che Yoongi aveva sul viso.

<<Oh si, proprio quello.>> rispose il corriere, sentendosi finalmente realizzato.


E qualche ora dopo... il nostro povero Kim Taehyung... piangeva di fronte al corpo mutilato... del suo caro bonsai Ambrogio...

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𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞 𝐡𝐨𝐛𝐛𝐢𝐞𝐬 | 𝐓𝐀𝐄𝐊𝐎𝐎𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora