Avete presente la storia delle olive? Quella sulle anime gemelle dai... Se a uno piacciono e all'altra no, sono anime gemelle, o viceversa...
E Luca e Celeste? Loro sono anime gemelle?
3/04/2022: 2° in #lucadalessio
«Celeste, mi dispiace, mi hanno chiamato a lavoro devo scappare. Non ti potrò accompagnare in areoporto, prendi un taxi magari. Ciao.» dice mio padre in tutta fretta mentre esce di casa
«Ma papà i sold-» non finisco nemmeno di dire la frase che ormai aveva già chiuso la porta di casa.
Bene, mi toccherà andare in aereoporto a piedi.
Forza e coraggio Celeste, tra poco sarai da mamma e da Clara e non avrai più problemi di questo tipo.
Faccio una doccia, poi mi vesto. Sistemo un po' tutto lasciando la casa in ordine e facendo tutto con calma, tanto ho il volo alle 18 e sono le 11.
Mi vesto e infine metto un pò di trucco.
Prima di uscire faccio una foto e la posto sul mio Instagram.
***
@celeste.ferrari
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Coming back home...☁️
***
«Merda, ci mancava solo questa» dico tra me e me appena inizia a piovere mentre vado in areoporto
Sono quasi a metà strada e cerco di allungare il passo mentre inzia a piovere sempre più intensamente.
Vedo una macchina che mi affianca e un ragazzo farmi segno di salire, quindi lascio perdere la vocina che dice "È uno sconosciuto, non puoi andare" e salgo mettendo il trolley sulle mie gambe
«Grazie mille» dico al ragazzo che mi ha salvata
«E di chè? Piacere comunque, Luca» mi sorride
«Celeste» ricambio il sorriso un pò insicura
«Allora? Dov'eri diretta?» chiede per continuare la conversazione, o meglio, per capire dove scaricarmi
«All'areoporto»
«Dove vai di bello?»
«A casa, a Roma» sorrido non vedendo l'ora di salutare la mia famiglia
«Allora entrambi non siamo di qua. Io sono di Napoli»
«Che bella Napoli» dico ricordando quelle poche volte in cui ci sono stata
«L'hai visitata?» chiede curioso
«Certo che si! L'ho amata. È bellissima!»
«Beh sono contento ti sia piaciuta allora» dice facendomi un occhiolino, faccio un mezzo sorriso e guardo l'ora.
Sono le 16, in perfetto orario, per fare che? Per aspettare ovvio.
Dopo pochi minuti arriviamo fuori l'areoporto. Nel frattempo ha smesso di piovere, o meglio pioviggina. Luca scende dalla macchina e mi aiuta col bagaglio.
«Grazie mille ancora, davvero» dico essendogli davvero grata.
«Di niente, non ti preoccupare. È stato un piacere. Buon viaggio» dice risalendo in macchina.
«Grazie ancora» dico salutandolo con la mano mentre cammino verso l'entrata.
*Il giorno dopo*
«SVEGLIAAA» sento urlare da qualcuno che interrompe il mio quieto sonno.
«Che vuoi?» dico non guardando nemmeno chi sia.
«Sono Zoe. Sù, non sei felice di rivedere la tua migliore amica dopo 1 mese?» chiede retoricamente.
Apro gli occhi e ancora senza voglia di alzarmi dal letto allargo le braccia.
«Svogliata» mi abbraccia forte scompigliandomi i capelli.
«Allora? Non mi hai ancora raccontato la tua ultima settimana»
«Tutto molto monotono fino ieri. Mio padre, è stato chiamato d'urgenza a lavoro, e quindi mi ha lasciato a piedi dicendo di prendere un taxi per andare in areoporto. Secondo te mi ha lasciato i soldi? No. Comunque mi sono fatta forza e coraggio e mi sono avviata. Ovviamente con la fortuna che ho mentre ero quasi a metà strada, ha inziato a piovere»
«Che sfiga» mi interrompe la mia migliore amica
«Mica tanto» dico ripensando al ragazzo che mi ha offerto un passaggio.
Lei mi guarda interrogativa e io continuo a raccontare.
«Ovviamente ha iniziato a piovere sempre più forte e quindi...aspettiamo un pò per la suspance» dico guardandomi le unghie e facendo finta di aspettare mentre la mia migliore amica mi scuote incitandomi a continuare.
«Un ragazzo, si è fermato accanto a me e mi ha fatto entrare nella sua macchina. Abbiamo parlato un pò e poi mi ha accompagnata in areoporto»
«Dio Santo, ma almeno era bello? Sai come si chiama? Nome e cognome? Quanti anni ha? Dove vive? Cosa fà nella vita?» mi riempie di domande a cui solo a metà so dare risposta.
«So solo che si chiama Luca, ed è di Napoli... e si, è carino»
«Carino bellissimo, o carino accettabile?» chiede con un sopracciglio alzato.
«Carino bellissimo» arrossisco, a queste parole inizia a saltellare per tutta la stanza.
