Capitolo 11

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Siamo a cena e la madre di Luca è una signora davvero molto gentile e divertente. Spero di averle fatto una buona impressione, ci tengo molto.

«Allora, domani che vogliamo fare?» chiede Luca rivolgendosi ad entrambe

«Ah, domani ho un impegno quindi vi lascio soli» dice facendoci l'occhiolino

Ridacchio e dico

«Sei tu la guida turistica. Dimmi la cosa che ti piace di più di questa città e andremo lì, no?» propongo

«Ottima idea!» mi batte il cinque Carmela, Luca ride e dice

«Vado a pagare intanto voi avviatevi, vi raggiungo»

Così facciamo e una volta uscite fuori Carmela si ferma vicino la macchina a fumare.

Dopo poco esce Luca e aspettiamo con qualche chiacchiera che Carmela finisca di fumare per poi avviarci verso casa loro.

Una volta arrivati mi mostrano la camera e tutte le asciugamani per il bagno ecc...

Ringrazio dando la buonanotte, entro e metto in ordine per la stanza le cose dalla mia valigia. Subito dopo entro nel bagno andando a fare la mia routine di skincare, ma prima, grazie alla luce che c'è nella stanza e all'atmosfera che mi dà "più autostima" faccio una foto, che pubblico dopo poco su Instagram.

Diciamo che questo bagno è enorme, modernissimo bianco e pieno di luci. Tra le tante cose che ci sono c'è anche un mobiletto che serve come arredamento più che altro.

***

@celeste_ferrari

Tempo al tempo...ma nel frattempo?⏳

***

Finisco finalmente tutto e dopo aver  messo il mio comodo pigiama mi accorgo di non aver bevuto abbastanza acqua oggi, così cautamente mi dirigo in cucina.

Dopo un po' di tempo a vagare per la casa cercando di ricordare dove sia la cucina la trovo. Accendo le luci facendo il più piano possibile e sempre con la massima attenzione prendo la bottiglia d'acqua versandone un po' nel bicchiere.

«Che stai facendo?» chiede una voce dietro di me che sembra sul punto di star per scoppiare a ridere.

Mi giro con una mano sul petto per lo spavento preso e per poco non urlo.

«Mi hai fatto prendere un colpo Lù» gli vado incontro dandogli una sberla sulla nuca, ovviamente scherzosamente, non mi permetterei mai.

Lui ride ancora più forte e mi attira in un abbraccio. Restiamo nella stessa posizione per un po' di tempo e poi gli lascio un bacio sulla guancia dandogli la buonanotte.

***

Mi sveglio verso le 8:30 e dopo essermi preparata vado in cucina.

Fortunatamente nel salotto c'è Luca che mi dice che saremmo andati a fare colazione fuori.

Quindi bevo e poi infilo le mie Vans, metto il cappotto e finalmente usciamo.

«Come fai ad essere così bella anche alle 9 del mattino?» mi guarda mentre sta per far partire la macchina

Arrossisco e faccio un piccolo sorriso per ringraziare.

Dopo poco arriviamo ad un bar, è bellissimo, dà sul lungo mare e a quest'ora ci sono alcune macchine ma poche persone. Ci sediamo ad un tavolo fuori e aspettiamo che arrivi un cameriere.

«Buongiorno, cosa desiderate ordinare?» chiede cordialmente un ragazzo vestito con una camicia bianca e un papillon

«Buongiorno, vorrei un caffè espresso e un cornetto alla Nutella. Per lei invece un cappuccino e una sfogliatella riccia» parla Luca prendendo anche il mio ordine, il ragazzo lo scrive sul suo taccuino e poi và via. Io rivolgo di nuovo la mia attenzione al mare osservandolo attentamente.

«Ti dà fastidio il fatto che io abbia ordinato per te?» chiede Luca dispiaciuto grattandosi il capo

«No, per carità, che dici. Anzi hai ordinato quello che avrei ordinato anch'io. Stavo solo guardando il mare... è bellissimo. Scusa se ti è sembrato io fossi arrabbiata.» mi metto una ciocca di capelli che abbagliava la mia visuale dietro l'orecchio.

Lui mi guarda come ammaliato. Si avvicina al mio viso e mi lascia un bacio casto sulle labbra lasciandomi sorpresa.

Dopo poco arrivano i nostri ordini e dopo aver consumato mi alzo per andare a pagare.

«Dove vai?» chiede con un espressione accigliata

«A pagare» dico tranquilla

«Ma toglietelo dalla testa, non esiste proprio» dice alzandosi anche lui

«Ieri sera hai pagato tu, quindi se permetti oggi pago io» dico lasciandogli un bacio a stampo per poi andare a pagare.

Rimane imbambolato per qualche secondo, così facendo riesco ad andare a pagare tranquillamente e quando esco lo sento dire sottovoce tra sé e sé

«Che mi stai facendo Celè?»

Continuo a volerti ancora || LDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora