Capitolo 6

1.7K 51 4
                                    

«Sta ferma, sei perfetta per una foto. Fa quello che dico. Espressione da foto senza sorridere, girati verso di me, prendi una ciocca di capelli dalla coda, bene, ora girati come prima.» scatta e poi me la fà vedere

«Eh però, che figa che sono» dico ridendo

***
@celeste.ferrari

Coffee time☕

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Coffee time☕

***

Finiamo l'aperitivo, paghiamo e andiamo a fare una passeggiata in centro.

«Che bello il Sabato» dice la mia amica chiudendo gli occhi e inspirando

«È bello quando c'è il sole e puoi uscire» sottolineo fermamente che sia un miracolo il fatto che non stia piovendo.

«Effettivamente» dice poi lei ragionandoci su

«Entriamo da Bershka?» mi chiede, ma non ho a tempo per una risposta poiché già mi sta trascinando nel negozio

Stiamo una mezz'ora nel negozio e quando usciamo entrambe abbiamo comprato qualcosa. Io un pantalone nero semplice a palazzo e lei un top bianco anch'esso semplice.

Facciamo una tappa in ogni negozio, e quando dobbiamo tornare in macchina facciamo quasi difficoltà ad arrivarci.

«Dio Santo, ma quanto pesano ste buste?» si lamenta mentre io apro il cofano della macchina. Sperando ci entrino.

«Menomale che dovevamo solo fare un giro» dico ridendo

Finalmente finiamo di mettere tutte le buste nel cofano ed entriamo in macchina. Accompagno Zoe a casa sua e dopo essersi presa le sue buste va vià, ovviamente non prima di avermi salutata.

Mentre torno a casa ascoltando le canzoni che passano alla radio mi arriva una notifica ma lascio perdere e continuo a canticchiare.

Una volta arrivata a casa parcheggio la macchina nel garage essendo piena di buste da portare in casa. Mi carico per bene così da non dover riscendere e salgo su.

Apro la porta di casa e dopo averla chiusa velocemente, facendo un gran baccano, corro in camera mia per posare queste buste. Mi cambio mettendomi comoda dato che sono ancora le 17 e inizio a mettermi comoda.

A casa ci sono solo io. Clara è da una sua amica e mia madre a lavoro. Quindi avendo già fatto le faccende domestiche la mattina, decido di chiamare mia nonna per vedere cosa cucinerà per domani, che è Domenica. Sto un pò in chiamata con lei e poi ripasso alcuni argomenti di storia poichè Lunedì avrò una verifica.

Mentre ripeto cos'è successo durante la rivoluzione francese mi arriva una notifica. Prendo il telefono, e curiosa apro il messaggio che mi ha appena mandato un numero sconosciuto.

"Ciao Celeste, sono Luca. Scusa se non ti ho scritto prima. Si è rotto il telefono e ho dovuto cambiarlo, non puoi capire che fatica ho fatto per ritrovare il tuo numero. Spero tu non ti sia offesa."

Arrossisco e rispondo al messaggio dopo un paio di minuti.

"Hey ciao, non ti preoccupare, mi dispiace per il tuo telefono. Tranquillo non mi sono offesa :)"

Continuiamo a mandarci messaggi, e nel frattempo provo a studiare, fallendo miseramente perché troppo concentrata sulla conversazione.

*Il giorno dopo*

Vengo svegliata dal suono della sveglia e un pò scombussolata mi alzo e vado in bagno.

Mi preparo e vado a dare il buongiorno a mia madre che fortunatamente ha la Domenica libera.

Faccio colazione e sto un pò sul telefono, scrollando tra le chat trovo quella di Luca che mi ha mandato il buongiorno con un cuore rosso. Ricambio e sorrido a 32 denti tra me e me. Finisco di fare colazione, sparecchio e vado da mia sorella.

«Clara, sei pronta?» dico aprendo la porta della sua camera

«Si, eccomi» dice mettendosi in piedi dopo aver finito di mettere gli stivali.

«Ragazze, andiamo. Dobbiamo prendere anche i dolci. È Domenica quindi ci sarà un po' di fila sicuramente» ci infiliamo i cappotti e andiamo in garage.

Una volta arrivate in pasticceria scendiamo tutte e tre e mentre siamo in fila qualcuno mi tocca la spalla, così automaticamente mi giro.

Continuo a volerti ancora || LDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora