Capitolo 88

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Inserisco le chiavi nella toppa, ingoiando a vuoto prima di entrare.
《Papà..?》chiamo piano, quasi pregando non ci sia.
Preghiera, ovviamente, inascoltata.
《Sono in cucina》sento rispondere.
Emetto un piccolo verso ansioso mentre lo raggiungo.
Non so se ci sia davvero qualcuno lassù, ma in caso ti prego di darmi una mano.
Mi sa proprio che ne avrò bisogno.

《Hai qualcosa da dirmi?》prende subito la parola lui, guardandomi inespressivo.
È appoggiato ad una sedia davanti al tavolo della cucina, proprio in mezzo alla stanza.
Abbasso lo sguardo.
《Scusa. Non volevo farti preoccupare》

Quello sospira irritato.
《Mi sembra il minimo》si siede su una delle sedie presenti, alzando gli occhi verso di me.
《Mi spieghi che è successo? Io sapevo che saresti tornato prima di cena, invece sei sparito》abbasso nuovamente lo sguardo, iniziando a giocare con le mie dita.
Dopo poco iniziano a farmi male.
《Si, ecco...》mormoro, mordendomi un labbro.
《Non avevo notato mi fosse morto il telefono》butto lì.

《Eri impegnato?》continua ad indagare il maggiore.
Sospiro piano.
《Sono successe cose》non voglio mentire, non sono nella posizione di farlo, ma non voglio neanche dirgli tutto.
《Cosa?》continua.
Abbasso ancora di più lo sguardo.
Troppe cose.
《Non...》non so se posso dirglielo.
È qualcosa di fin troppo privato per Asahi.

Salto in aria quando mio padre sbatte le mani sul tavolo, mettendosi in piedi.
《Cosa, Yuu?!》il suo tono si è alzato insieme a lui.
《Cazzo, devi capire che non puoi sparire così nel nulla!》fa strano sentirgli dire parolacce.
Succede solo quando si arrabbia seriamente.

Stringo forte il bordo della mia maglietta.
《Ci siamo preoccupati da morire, ti ho chiamato per non so quante volte prima di pensare di contattare la madre di Azumane!》continua a rimproverarmi.
Il suo tono è alto, mi sento una merda per averlo fatto stare così.

《Ed è preso un colpo pure a lei, ovviamente》si avvicina, mettendosi a poco meno di due passi da me.
《Avevo il terrore che ti fosse successo qualcosa!》ho fatto una cazzata, lo so, scusa, ma ora smettila.
Ti prego.
Basta.
《Non ero da solo》sussurro.
Non sembra gradire.

《Ma di questo ne eri a conoscenza tu. Per quanto ne sapevamo noi potevi esserti allontanato da tutti!》continua ad attaccarmi.
Okay tutto, ma questo non ha senso.
《Per fare cosa?》domando infatti.
Alza gli occhi al cielo.
《Non lo so, dopo quello che hai fatto due mesi fa mi potrei aspettare di tu-!》si blocca di botto.
Lo faccio anche io.
Segue un attimo di silenzio teso.

《Non...》mormora, allungando una mano verso di me.
Mi scanso, alzando piano lo sguardo allibito su di lui.
《Tu...》mi lascio scappare piano, incastrando gli occhi nei suoi.
《Tu mi hai appena rinfacciato quello che penso?》è un filo di voce, ma tanto basso da poter ferire come lo sono io adesso.
Mio padre si riscuote.
《Senti, non puoi biasimarmi》e riprende il tono precedente.

E cazzo se lo imito 'sta volta.
《Mi hai appena rinfacciato di aver tentato di ammazzarmi?!》faccio un passo avanti, il mio tono sempre più alto.
《Tu non mi conosci più, sei sparito negli anni in cui avevo più fottuto bisogno di te. E TU NON C'ERI!》inzio ad agitarmi, mentre nella mia mente tornano i ricordi di quel periodo.
《SEI L'ULTIMO CHE PUÒ DIRMI QUALCOSA!》sento gli occhi umidi e la gola bruciare.

Quell'altro però non si zittisce.
《Quindi ora sarei nel torto io?!》alza di nuovo il tono.
Il mio sguardo è glaciale, e penso come risposta sia più che sufficiente.
《Cazzo Yuu, non ho mai idea di come avere a che fare con te! Non so mai cosa potrebbe farti impazzire di nuovo!》lo guardo quasi schifato, deluso e ferito come sono.
《Quindi ora sono anche pazzo?!》

Quasi mi scappa una risata isterica.
《Un fallimento di figlio su tutti i fronti, insomma. Dovevo ammazzarmi quando potevo, a questo punto!》emetto ironico quindi.
Sento le lacrime premere dietro i bulbi oculari.
Mi gira la testa.
Voglio piangere.
Non devo farlo.
《Non prendere queste cose alla leggera!》mi riprende serio.
Lo guardo male.

Behind your smile 2 ~AsanoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora