Capitolo 97

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Mi porto svogliatamente qualche chicco di riso alle labbra, cercando di non sbadigliare.
Da quando sono tornato dalla stazione della polizia è passata una nottata intera, ma io avrò dormito in tutto forse un'ora.
Non riuscivo in nessun modo a prendere sonno, e quelle poche volte in cui ce l'ho fatta mi sono svegliato immediatamente
Ovviamente questo alla lunga mi ha innervosito, impedendomi peggio ancora di dormire.
Risultato?
Mi sono messo a giocare al telefono per metà buona della nottata.

《Yuu, ci sono novità per te》mi sento chiamare.
Alzo stancamente lo sguardo su Mei.
《Quel ragazzo è sotto accusa per spaccio di stupefacenti con aggravante di istigazione al suicidio su minore. Finirà in prigione》mi sveglio improvvisamente, sgranando gli occhi.
《Sul serio...?》mormoro.
《Non è ancora confermato, ma la vedo difficile da evitare》mi sorride.

Sul serio sul serio?
No non ci credo.
《Se tutto va come deve andare, lo vedrai presto dietro le sbarre. Non può più farti nulla》i miei occhi iniziano a gocciolare.
Cazzo.
《G-grazie》mormoro mentre li asciugo.
I polsini della felpa che indosso si bagnano velocemente.

《Io non ho fatto nulla》continua Mei, posandomi poi un paio di carezze sulle guance.
《E ora su, vai a sciacquarti questo viso. Sei molto più carino quando sorridi》quasi rischio di iniziare a singhiozzare.
Non avevo notato quanto avessi bisogno di un po' di amore materno.
Mi sento più leggero.

Tolgo nuovamente le lacrime dai miei occhi, ma non faccio in tempo a rispondere però che una testolina bruna spunta nel mio campo visivo.
《Sono d'accordo con la mamma!》sobbalzo.
Ma del tipo che salto in aria per bene.
《K-Kaede!》esclamo infatti, mezzo infartato.
Non l'avevo minimamente sentita arrivare.
Mi copro di riflesso il viso ancora umido.

《Tanto ti ho visto!》ridacchia però lei.
Sospiro sconfitto, passandomi un'ultima volta le mani sugli occhi prima di portarli su di lei.
《Che antipatica che sei》la prendo un po' in giro.
Lei sorride.
Lo faccio anche io.
La sua vocetta ora come ora è la rassicurazione di cui ho bisogno.
《Andiamo a giocare un po' insieme?》

☆☆☆

《E quindi questo è tutto, in pratica》concludo il mio discorso, appoggiandomi sulla spalla di Asahi.
Dopo gli allenamenti oggi sono passato a casa sua, così ne ho approfittato per metterlo al corrente delle ultime novità.
Ci ho messo parecchio e mi sono bloccato più di una volta, ma era una cosa importante.
Volevo farglielo sapere.

《Quindi... sta per finire. Riesci a crederci?》mi carezza i capelli lui.
《Neanche un po'. E non penso che ci riuscirò finché non lo vedrò davvero in tribunale con la tutina arancione》nego piano, per poi sorridergli.
《Che a me modestamente starebbe meglio》e mi metto in posa.
《Evita di essere costretto a metterla però, che ne dici?》mi prende in giro.
Riesco anche a ridere, per poi sentirmi spinto via.
Ricado sul letto, praticamente sdraiandomi per tutta la larghezza del materasso.

Il contraccolpo mi fa scappare un verso di dolore.
È talmente inaspettato da non darmi la possibilità di trattenerlo.
Asahi si zittisce, puntando lo sguardo su di me.
《Tutto okay?》mi rimetto seduto di scatto, sentendo male di nuovo.
Questa volta non emetto un suono.
《S-si, tranquillo》mormoro.
Non sembra ascoltarmi.
Si avvicina, dandomi una lieve carezza.
《Dove ti fa male?》

Ci metto qualche istante per convincermi, ma poi prendo un respiro profondo e alzo la maglietta che indosso, facendo vedere il taglio nuovamente arrossato.
Devo essermi mosso troppo.
《Cos'è successo?》il suo tono è basso e serio.
Porta le dita a sfiorare la zona del mio stomaco, attento a non toccare la ferita, come spaventato dall'idea di farmi male.

《Aveva un coltello》riesco a buttare fuori.
Stringe i denti.
Odio vederlo stare male per me.
Faccio ancora fatica a darmi importanza.
《Secondo te resterà la cicatrice?》domando piano, prendendo una sua mano tra le mie.
Sembra arrabbiato.
《Spero per lui di no》

Behind your smile 2 ~AsanoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora