Capitolo 10

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"Pov Isabella"

Aprì gli occhi e non riuscivo a capire dove mi trovavo, avevo un forte mal di testa e mi sentivo intrappolata a qualcosa  che non mi permetteva di liberarmi.
Appena aprì gli occhi notai la sua mana accarezzarmi il viso.
Eh bene si non avevo bisogno neanche di guardarlo per capire che quella mano appartenesse a lui perchè il modo in cui mi sfiora è qualcosa di magnifico e il suo profumo lo riconoscerei fra mille.

Dopo un po alzai lo sguardo verso di lui e rimasi intrappolata nelle sue iridi.

"Hey bambolina finalmente ti sei svegliata"

"Che cosa ci faccio qui, dove sono, che cosa è successo?"

"Hey, hey stai calma una domanda alla volta e ti rispondo.
Allora sei qui perchè mentre stavi parlando con Candy sei scoppiata a piangere e sei svenuta e io ho fatto in tempo a sorreggerti e ti ho portato nella mia stanza privata.  "

"O mio dio" dissi scoppiando in un pianto che sembrava non voler mai cessare

Mia nonna stava in ospedale, si era sentita male e io non ero con lei, al suo fianco.

"Isabella guardami stai calma così ti verrà un attacco di panico e sverrai di nuovo.
Ti prego piccola guardami"

" Stephen io-"

"Hey hey stai calma, piccola tranquillizzati cosa è successo" mi disse con un tono talmente calmo che voleva rassicurarmi 

"Io devo andare via ti prego è vero che è il mio primo giorno di lavoro ma devo andare via, se vuoi licenziarmi va bene lo accetto ma devo andare via subito" dissi così velocemente che forse non mi aveva neanche capito.
Subito mi alzai dal letto e incominciai a prendere la mia roba perchè sarei partita ora all'istante

"Isabella non ti licenzierei per nessuna ragione al mondo ma perchè devi andartene?"

"Non è niente, devo solo andare ti prego fammi andare"

"Perchè Isabella cazzo sto cercando di controllarmi ma con te è impossibile" disse alzando il tono di voce e questo subito mi fece trasalire perchè non so a che punto sarebbe potuto arrivare.


"Ti prego non essere arrabbiato con me , ma devo andare è  veramente una cosa importante" gli dissi talmente a bassa voce singhiozzando.

"Cazzo, mi dispiace piccola sono un vero coglione non volevo alzare la voce con te, e non ti farei mai del male e che mi sono preoccupato per te, ti ho vista piangere, sei svenuta e ora dici che devi andartene non ragiono quando si tratta di te."

"Tu eri preoccupato per me?

"Si, Dio mio perchè ti sembra così strano?
Fattelo dire Isabella ma avvolte sei proprio esasperante"

"Oh lo so benissimo ma capiscimi nessuno si è mai preoccupato di me, non ho mai avuto qualcuno che si prendesse cura di me, me la sono dovuta cavare da sola con le mie forze."
gli dissi rabbuiandomi, non volevo far riaffiorare il passato, non riesco a controllarmi e non voglio che Stephen conosca questo lato di me.

"Oh Isabella mi dispiace così tanto, lo so queste parole non cambieranno proprio un bel niente ma ti posso assicurare che ci sono persone che si preoccupano di te, perchè ci tengono e ti posso assicurare che io di te mi preoccupo e pure tanto e questa cosa è molto strana pure per me."

"Oh" dissi solo perchè ero rimasta senza parole, non sapevo proprio cosa dire.

"Ti assicuro che è meglio starmi alla larga, senno scapperai stesso tu da me"

"Mh..non direi bambolina mi intrighi così tanto che non ti lascerei mai"

"Ma cosa dici Stephen io intrigarti impossibile ci saranno mille ragazze stupende e affascinanti"

"MH ma nessuna di quella mi interessa"

"Stephen ti prego  ne riparleremo ma ora parliamo di cose serie io devo partire e non ci sarò per un bel po"

"Perche?"

"Devo partire"

"Isabella  l'ho capito ma puoi spiegarti per favore non farmi perdere la pazienza"

"Io  devo andare a Miami"

"MIAMI?????"

"Bhe si mia nonna abita li e l'hanno ricoverata d'urgenza e io devo andare da lei, mi devo accudire di lei.
Io ho solo lei e lei ha solo me , si è sempre presa cura di me ora io devo fare altrettanto per lei." 

"Isabella fatti accompagnare andiamo insieme con la moto"

"Ma sei pazzo Stephen non se ne parla "

"Perche?"

"Ma come perchè non voglio recarti tutto questo fastidio e poi sono ore di viaggio. 
E cosa più importante perchè sei il mio capo"

"Isabella se te l'ho chiesto significa che non mi crei nessun disturbo, quindi vatti a cambiare che partiamo subito e seconda cosa non mi interessa che sono il tuo capo quindi vai a cambiarti ti aspetto fuori "

"Oh e va bene vado ma ti devo ringraziare noi ci conosciamo così poco e tu stai facendo così tanto per me "

"Questo e altro per te piccola"

PRENDITI CURA DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora