Capitolo 33

662 26 3
                                    


"Pov Isabelle"

"Mh....." mugolava nel sonno

"Mh....Steph.....
Così....
Oh si"

"Ti prego Steph........." disse ansimando

"Oh" disse alzandosi di sbotto dal letto

"Oh buongiorno piccola, cosa stavi sognando di preciso?"

"Oh ehm...........niente, niente di che dei stupidi gatti"

"Gatti? uhmm... a me sembrava che dicessi: Oh Steph sisi, dai Steph, Oh si  Steph proprio li e gemevi piccola i gatti qui non centrano proprio"

"Oh e va bene ti ho sognato e bhe noi , c'e hai capito cosa stavamo facendo"

"Oh si che ho capito ma piccola fra poco proverai quello che hai sognato e sarà molto ma molto più soddisfacente del tuo sogno. Ma adesso usciamo perchè devi fare una abbondante colazione."

"No, non ho fame"

"Oh no, Non ho fame non esiste Isabella hai bisogno di nutrirti, lo capisci! Sei dimagrita tantissimo.
Sei pelle ossa.
Vieni, vieni qui" le disse indicandogli lo specchio

"Vedi, è così che ti piace essere, guardati!
Ti stai rovinando e di certo non te lo lascerò fare.
Non lascerò che tutto ciò si ripeta.
Non deve succedere mai più e non succederà mai più." detto questo la strinse tra le sue braccia muscolose

"Va bene Steph andiamo, facciamo questa colazione"

"Brava piccola così mi piaci" gli disse ciò e la baciò sulla punta del naso

"Uh Stephen  sei troppo carino e poi adoro quando mi baci sulla punta del naso"

"Oh lo so benissimo piccola, ogni volta fai un espressione da bambina proprio come se volessi dirmi di baciarti li, proprio li"

" E se ti dicessi che in questo momento vorrei che mi baciassi non li ma proprio qui" gli disse indicandosi la sua parte intima

"Oh piccola Isabella non provocarmi e te l'ho detto tutto quello che tu desideri avverrà più tardi  perchè adesso abbiamo un esigenza ma se non la smetti non so se riuscirò più a trattenermi."

"Oh ma io non voglio che ti trattieni"

"Oh ma come siamo diventate molto esplicite, piccola ma da quando sei così"

"Forse da quando ho conosciuto un certo Stephen James che mi fa comportare in un modo che non mi sarei mai aspettata. 
Non mi sarei mai immaginata di trovarmi qui, così e per di più con un uomo, fra le sue braccia.
Ma con te è tutto diverso.
Tu sei diverso
E poi adoro stare con te.
Avere un contatto fisico.
Io Isabella Madinson Lightwood"che vuole avere un contatto fisico con un uomo, è fuori dal normale se qualcuno anni prima mi avrebbe descritto così lo avrei preso per pazzo perchè non avrei mai immagginato tutto ciò"

"Oh e sono molto fortunata ad essere diverso e non puoi capire quanto mi rendi fortunato e stramaledettamente felice per ciò che hai detto piccola"

Lei lo baciò, fu un bacio di speranza e di passione

"Oh steph prima che si fa troppo tardi ora dovremmo andare se vuoi fare colazione.
Ma tu non hai un lavoro? Non dovresti stare li?"

"Si piccola dovrei andare a lavoro ma sono qui con te adesso"

"E perchè sei qui se dovresti stare li?"

"Piccola ti ricordo che io sono il capo, quindi io decido e poi ora sono con te e questo è l'importante." le disse avvicinandosi sempre di più a lei prendendole il viso che  stava fissando il pavimento.

"Lo so che sei il capo, ma non voglio che trascuri il lavoro, le tue abitudini per me.
Non posso scombussolare tutto e mandarlo in rovina.
Tu...io c'e.."

"Sh piccola tu non rovini nulla, e non mi obblighi a far nulla che io non voglia.
L'unica cosa che voglio e desidero adesso è quella di stare al finco di una ragazza che è apparsa nella mia vita da poco come un uragano e ha scombussolato tutto ma    in una maniera straordinaria e riempendo le mie solite giornate atone, piene di colore e di vita.
E' vero sono stato fortunato ad nascere in una famiglia straordinaria che mi ama e che io amo e proteggerò a costo della mia vita ma tu hai migliorato ogni cosa che mi circondasse, rendendola più viva.
Ogni cosa è accompagnata da un pizzico di te."

"Oh mi  togli sempre le parole da bocca.
Rimango sempre spiazzata da ciò che mi dici.
Ogni volta rimango estasiata da ciò che mi dici.
E ogni volta perdo un battito.
Penso che prima o poi avrò un infarto scemo" disse ridendo e abbracciandolo a se così forte come se volesse diventare un tutt'uno con lui.

Dopo essersi preparati, erano pronti per scendere e si diressero verso uno dei più famosi bar di New York.
Appena arrivarono tutto era troppo splendido.
La giornata era fantastica, faceva un caldo estenuante.

"Oh oggi è una giornata perfetta e per di più c'e un solo pazzesco."

"Vero piccola, tutto è stupendo."

Aspettarono un po dopo fatto l'ordine, parlarono.
Tutto andava bene, erano sempre più legati e si vedeva che c'era qualcosa di forte che li legava e manteneva il loro rapporto forte e così unito che nessuno avrebbe potuto distruggere.

"Oh mio dio, tu sei pazzo ma hai capito quanta roba hai preso io non c'e la faro mai ti avviso.
Mangerò soltanto questo biscotto con un po di succo Steph."

"Oh no, non se ne parla tu mangerai questa bella brioche e assagerai un po di questa buona crostata alla marmellata di ciliege e se non ti piace c e anche alla marmellata di pesca.
Non voglio un no piccola ti prego fallo per me, fallo per te non ridurti così.
Odio vederti in questo stato.
Non lo posso sopportare.
Non posso.
Non posso sapendo che sono stato io il colpevole a farti ridurre in qusto stato.
Non sarebbe mai dovuto succedere  e invece eccoti qui che non riesci a  buttare giù neanche un misero biscotto"

"Nono Steph quante volte devo dirtelo, tu non hai colpa di nulla,
Non devi incolparti.
La colpa è solo di quel lurido che pensa di essere mio padre.
Lui e soltanto lui dovrebbe sentirsi in colpa di non essersi mai saputo prendere cura di sua figlia come avrebbe dovuta.
Di non esser stato un buon padre.
Steph hai capito.
Non voglio più vederti così.
Non devi sentirti in colpa di nulla perchè di colpe non le hai.
L'unica colpa che hai è che mi stai cambiando e sto sempre un pizzico più  su di morale.
Cosa che mai nessuno è mai riuscito a fare e dovrei ringraziarti in infinito per tutto ciò che stai facendo quindi ti prego ora sono io a pregarti di non darti colpa ti supplico perchè non posso vederti così per un qualcosa che non hai fatto.
E poi Steph io non ho detto che non ho fame, ho detto che da sola non voglio mangiare quindi....." detto questo si alzò e  si andò a sedere sulle sue gambe  e lo guardò fisso negli occhi
"Voglio che sia tu a darmi a magiare" e detto ciò gli baciò il collo, lo divorò sempre senza farsi notare da nessuno come se lo stesse solo abbracciando visto che la vergogna non l abbandonava mai.


"Oh piccola peste c'era solo bisogno di dirlo e subito lo avrei fatto.
Comunque hai combinato un bel pasticcio."

"Mh....cosa?" disse con un sorriso furbo

"Oh solo che sono eccitato da impazzire e per di più sei seduto su di me e la tua fica è proprio sulla mia erezione che sta pulsando ina maniera da far male."

"Oh ora dovrai aspettare perchè ho fame e ho bisogno di nutrirmi no?Non lo avevi detto pure tu"

"Si devi magiare ma dopo nessuno ti salverà dalle mie grinfir brutta peste."


PRENDITI CURA DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora