Capitolo 9

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"Pov Isabella"

Arrivata al locale subito mi dirigo da Katy che è una delle mie colleghe ed è la più simpatica per non dire l'unica essendo che le altre sono tutte gatte morte.

Corro nel camerino e vorrei sotterrarmi alla vista di quelle divise 

"Ma che cazzoo. Mica sono una sgualdrina" Dico tra me e me 


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L'unica  cosa positiva per modo di dire era che c'erano due scelte  anche se nessuna delle due mi allettavano.
La prima perchè ero completamente nuda e non l'avrei mai messa, la seconda perchè quei pantaloni mi stavano male e avevo tutta la pancia fuori. E a me non piace espormi in questo modo. Odio mostrare a gli altri i mei difetti, le mie imperfezioni.

Mi preparai e subito iniziai a lavorare.

Durante la serata mi sentivo sempre osservata ma ormai sapevo chi fosse.
Quegli occhi neri come gli abissi non smettevano neanche un secondo gli osservarmi. Lo avevo sorpreso un paio di volte ma poi ho fatto finta di nulla.

Stranamente quel suo guardare non mi dava fastidio, ed era una cosa molto strana essendo che odiavo esser osservata, odiavo stare al centro dell'attenzione ma lui mi dava sicurezza.

Quando tutto stava andando bene l'uragano Candy arriva.
Non era felice, allegra no aveva l'aria di una persona che porta brutte notizie.

"Isy" mi disse Candy e pianse
Oh no questo non è per niente nulla di buono

"Candy che cazzo è successo, perchè piangi che ti hanno fatto"

"Mi hanno chiamato da Miami"

Appena sentì pronunciare Miami gli mi si gelò il cuore

"Chi ti ha chiamato Candy cosa è successo"

Dissi in tono sommesso e preoccupato

"Isy mi hanno chiamato dall'ospedale di Miami e tua nonna si è sentita male ora è ricoverata li, mi dispiace"

In quel momento tutto9 cessò, la musica, le urla, tutto. Ogni cosa sembrava scomparire e pian piano il buio mi accolse nelle sue braccia

"Isy "disse urlando Candy

"Pov Stephen"

Era tutta la serata che la  guardavo.

Era più forte di me ma non sapeva cosa, ma quella ragazza mi intrigava molto.

E volevo conoscerla, sapere tutto di lei.

E per non parlare della sua bellezza.

E su  questo ne presi ancora più atto quando la vidi uscire dal camerino con indosso la divisa

"Wow"

"Amico ma chi è quella figa assurda" mi disse il mio migliore amico Marcus

"Marcus accuccia, tieni gli occhi da qualche altra parte, lei non si guarda e non si tocca"

"Mh... cosa abbiamo qui uno Stephen geloso?Ma che ti stai innamorando amico?"

"Ma che cazzo stai a dire Marcus ti sei fuso il cervello, cazzo lo sai bene che non fanno per me le relazioni serie, e non so cosa sia l'amore"

"MH... allora posso provarci"

"Non azzardarti che ti spezzo tutte le ossa e sai che lo faccio MARCUS"

"AH e questo è perchè non sei geloso vaa bene amico poi ne riparliamo, questo è un discorso aperto che sara rimandato in un altro momento"

" Ah e Stephen ricordati che non puoi soffrire sempre per la stessa cosa devi andare avanti, non puoi farti distruggere da quello che ti è successo amico lo sai che te lo dico come un fratello"

Stephen non rispose perchè rivolse subito la sua attenzione a lei 

"CAZZOO" disse Marcus

"CHE FIGA DA PAURA L'AMICA DELLA CAMERIERA."

"MARCUS SI CHIAMA ISABELLA CAZZO NON FARMI ARRABBIARE  CHE SONO CAZZI"

" E va bene comunque l'amica è una gran figa"

"Mh carina ma non è mai bella come Isabella"

"Marcus secondo te cosa si stanno dicendo, guarda come la sua amica piange avviciniamoci"

Neanche il tempo che mi avvicinai Isabella svenne e feci in tempo a sorreggerla.

"Cazzo, che cosa le hai fatto, perche stava piangendo e  perchè e svenuta"

"Le ho detto solo una cosa, non l'ha presa bene ed è sventa" mi disse in modo disperato

"Cazzo me ne occupo io, Marcus tu stai con lei, di Isabella me ne occupo io"

Subito la portai nella mia stanza privata e l'appoggiai sul letto

"Cazzo piccola, come sei fragile, da ora me ne occuperò io di te e nessuno ti farà del male"







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