𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞

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«Ehi.»
Allungo il collo, facendo un cenno col mento al biondo. «Come te la passi?»
«Ci fa dannare, ma lo amo» poggia i gomiti sulla ringhiera in legno.
Devo ammetterlo, ritornare in questa baita è stata una bella idea. Pensare che l'ultima volta che siamo stati nella contea dell'Essex eravamo alla ricerca di pace e adesso... siamo circondati da mocciosi più o meno grandicelli. Ah, come cambiano le cose.
«Anche Lucas ci ha tenuti svegli per notti intere, ma dagli un po' di tempo e la cosa migliorerà.»
«Non ci credo ancora, sai?» sbuffa una risata scuotendo il capo. «L'ultima volta che io e Molly siamo stati qui Caleb ci ha smascherati in macchina e Vivienne dopo la gita in kayak.»
«E adesso siete qui con i vostri bambini» lo guardo.
«Lo sai... anni fa dissi a Delia che eravamo due anime gemelle che si erano trovate al momento sbagliato e che era ingiusto.»
Le sue parole mi fanno diventare un coccio di legno. Nonostante le cose tra di noi vadano alla grande, dopo le prime difficoltà, non avevo mai sentito questa storia e non mi piace perché l'unica anima gemella di mia moglie, sono io.
«Sono grato di aver avuto torto marcio. La parte sull'essere anime gemelle era vera, solo... io non ero la sua e lei non era la mia. Per fortuna.»
«Essere l'anima gemella di Delia è un grande vanto» difendo mia moglie.»
«Non lo metto in dubbio» ghigna. «Dico solo che è meglio per tutti il modo in cui le cose sono cambiate, no?»
Adora punzecchiarmi, sa sempre dove colpire. «Per te, di sicuro» ribatto fregandolo per bene. Sa che possiamo giocare in due a questo gioco e non mi dispiace affatto.
«Puoi dirlo forte» abbassa il capo, un sorriso sul volto. «Non avrei potuto desiderare di meglio. Molly è... Molly.»
«Già, lo capisco» annuisco consapevole di cosa voglia realmente dire. Delle volte è complicato trovare le parole per cercare di descrivere o spiegare il modo in cui le persone che amiamo ci fanno sentire. Per quanto mi riguarda continuo a definire Delia l'amore della mia vita, eppure, mi sembra sempre riduttivo. Quello che provo per lei va oltre l'amore, oltre la vita. Faccio fatica a spiegarlo. Per questo le mie parole non mi sembrano mai abbastanza. Delia è quel di più di cui parlano tutti.
«Ti ricordi quando mi hai offerto quella tazza di caffè? E-» una palla rotola proprio tra le nostre gambe.
«Zio Tom, zio Trev! La palla!» strilla Devon.
Che polmoni per un neo-tredicenne.
«Fai giocare le tue sorelle!» esclama Tom ricacciandola indietro.
«Mi ricordo. Delia mi aveva pregato di non fare lo stronzo. Beh, non che fosse un segreto il fatto che non mi stessi molto simpatico» accenno una risata.
«Avrei reagito nella stessa maniera» sorride comprensivo. «Quando sono uscito con Molly, una delle tante volte, le ho rivelato perché ho cambiato atteggiamento nei tuoi confronti.»
«Sai» mi volto del tutto nella sua direzione. «È una cosa che mi sono sempre chiesto anch'io. Voglio dire, ho apprezzato i tentativi di fare conversazione ma non ho mai capito cosa ti avesse fatto cambiare sul serio.»
«Aurora» mormora piano. «È come se mi avesse riscosso da uno stupido stato di trance in cui mi trovavo. Ho capito che lei non sarebbe stata mia, così come di nessun altro all'infuori di te. Ci sei sempre stato tu, anche quando non c'eri, e credo che questo faccia ben capire come stanno le cose» ridacchia. «L'ho guardata e ho... hai presente quando ritorni alla realtà? Ecco. Mi sono sentito come consapevole di cosa stessi provando per lei. Era affetto, profondo affetto ma nient'altro.»
Riesco a leggere la sincerità nelle sue parole e ne sono più che lieto. Ovviamente non deve essere stato semplice per lui capire determinate cose su Delia ma d'altro canto, apprezzo che l'abbia fatto. Affetto profondo e amore sono due cose che, per quanto legate, si differenziano l'una dall'altra. Come ho già detto, per me Delia è oltre. E questo vale anche per Tom nei confronti di Molly. È chiaro che darebbe tutto per la sua mogliettina più giovane di dodici anni. Ogni tanto è divertente punzecchiarlo su questa differenza e molto spesso è la stessa Molly che mi dà man forte. Si completano. Sono felici. Ed è questo che importa.
«Scusa, posso riprendermi il mio fossile o vuoi monopolizzare il suo tempo ancora per molto?»
Ci voltiamo entrambi, notando Molly con le braccia strette al petto.
«Guarda che è stato il tuo fossile ad avvicinarsi.»
«Colpa mia» dichiara il biondo afferrando sua moglie per una mano prima di stringerla tra le sue braccia.
«Abbiamo giusto mezz'ora prima che Luke si svegli e Michael cominci ad infastidirsi» Molly lo guarda senza aggiungere altro.
«Chiacchierata profonda e che ricorderò per sempre. Ciao, Trev» Tom non lascia il tempo a nessuno dei due di fiatare, trascina Molly dentro la baita e sappiamo tutti benissimo cosa succederà nella loro stanza da letto.
«Ciao, papi.»
«Ecco la mia bimba» bacio la fronte di Luna quando la prendo in braccio.
«Rory sta convincendo mamma a comprarle un lucidalabbra» rivela.
«Cosa?» i miei occhi si puntano sul divanetto dove Delia ridacchia stringendo la vita di Aurora, al loro fianco Valentine e Valerie gesticolano qualcosa mentre Vivienne le osserva con interesse insieme a Paige.
«Scherzetto!» esclama ridendo.
Esalo un sospiro di sollievo e stringo Luna. «Sei una combinaguai, lo sai? Proprio come tua madre» solletico i suoi fianchi facendola contorcere tra le mie braccia.
«Papà! Papà!» Lucas esclama zampettando nella nostra direzione. Incredibile come a soli quasi tre anni sia così scattante. Penso che questo lo abbia preso da me. Se potesse, Delia poltrirebbe giorno e notte sul nostro divano.
«Ciao, Lulu» sorride Lucas guardando sua sorella mentre lo tiro su.
Luna ricambia il sorriso e accarezza la guancia di suo fratello. Il tutto mentre il mio cuore si stringe e allarga, ritrovandosi quasi sul punto di esplodere. In effetti, non capivo davvero quel genere di amore che i genitori nutrono nei confronti dei figli ma con la nascita di Aurora e di questi due qui... ora lo so. Mentre chiacchierando di qualcosa che non afferro, sposto lo sguardo su mia moglie. La trovo già con gli occhi puntati su di me. Intenta ad accarezzare i capelli di Rory, mi sorride. Ricambio il sorriso. Sapevo che in un modo nell'altro, saremmo stati insieme per sempre. La vita è imprevedibile, è proprio per questa ragione ho imparato a godermi attimi come questo, attimi che profumano sul serio di per sempre. 

𝐃𝐀𝐍𝐍𝐘, 𝐓𝐑𝐄𝐕𝐎𝐑, 𝐓𝐎𝐌, 𝐂𝐀𝐋𝐄𝐁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora