Finalmente la scuola era finita. All'ultima ora Andy mi passò un bigliettino con su scritto di trovarci nel parco alle quattro di pomeriggio. Ero eccitata all' idea di cosa volesse dirmi. "Vuoi stare con me?" oppure "Scappiamo insieme?" Il cuore mi batteva forte, forte come un tamburo. Appena arrivai a casa mi misi in shorts, canottiera e mi truccai per sentirmi ancora più felice. Uscii di casa a corsa e quando arrivai lo vidi. Altissimo e magro, appoggiato con la schiena al muro, gli occhi azzurri scintillanti come diamanti, i capelli arruffati e una sigaretta in mano. "Una sigaretta in mano?Non mi ha mai detto che fumava!" Pensai fra me e me. Scacciai via questo pensiero decidendo di perdonarlo, quando lui si girò e mi vide mi venne incontro. Non aveva l'aria gioiosa di sempre. Senza dire nulla mi prese il viso e iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli.
-Non mi hai mai detto che fumavi- sentite quelle parole spense la sigaretta a terra.
-Hai ragione, hai una o due mentine?- feci cenno di sì col capo e gliele allungai due
-Ti devo parlare- iniziò lui con voce triste
-Dimmi Andy-
-Fra due mesi me ne vado da Cincinnati. Però avremmo sempre il tempo di vendicare tua madre.-
A quelle parole il mondo sembrò crollarmi addosso, come poteva il ragazzo che amavo, che era l' unico in grado di capirmi abbandonarmi in quel modo senza rimorsi. Senza chiedersi di me, una lacrima sgorgò dai miei occhi e lui prontamente me l'ha asciugò col dito.
-Non temere piccola, ho intenzione di andare fino in fondo con te.-
-Andy, ma tu non ci pensi a me?-
Come risposta mi attirò a sé iniziando a baciarmi, un bacio amaro, un bacio che ricorderò per sempre.Questo capitolo lo dedico alle 5 pazze scatenate che l'hanno richiesto a gran voce.