Dejavour

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-Elizabeth,sappi che ci andrò piano con te, mi divertirò veramente tanto a giocare con te.-
-A me sale il crimine solo a vederti.-
-Perché, cosa mi faresti se potresti?-
-Prima di tutto, caro Allistor, ti farei morire dissanguato, occulterei le prove e ti farei passare da totale idiota anche dopo la tua morte- ero inspiegabilmente calma
- Sei così carina quando ti agiti ... rilascerò l' intervista ad una condizione.-
-Quale, se vengo a letto con te?- chiesi io sarcasticamente
-Ovviamente, ma anche per un'altra cosa. Domani ho una festa e dovrò fare una presentazione. Voglio che tu la faccia al posto mio. Ripongo in te la mia fiducia più totale ...- nella parte più remota della mia mente vedevo Allistor impiccato ad un albero. Lui si appoggiò con la schiena al muro e uno sguardo persuadente verso di me. Mi morsi il labbro inferiore.
-E se non facessi come da te richiesto ?-
-Sguinzzaglierò contro di te i miei sicari. Preparati tesoro.- Sentendo quelle parole gli sarei andata addosso e picchiarlo a sangue. Ma me ne andai semplicemente pestandogli un piede e chiudendogli le porte dell' ufficio in faccia. Quel mostro, quel bastardo, QUEL GRANDISSIMO FIGLIO DI UNA PROSTITUTA!!! L' unica cosa che in quei momenti mi faceva calmare era, anzi è, la cioccolata. Parcheggiai a qualche isolato dall' ufficio del pezzente e andai in una pasticceria. Mi feci riempire una scatola con dei cup cake e un cappuccino da portare via. All' uscita inciampai e finì contro un ragazzo, di sicuro più alto del metro e novanta, con capelli scuri e occhi azzurri. Occhi azzurro ghiaccio, occhi intensi, occhi che pensavo conoscere ...
- Andy ?!- ...

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