Alcuni giorni dopo ...

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Ero davanti al mio armadietto e stavo prendendo alcuni libri che avevo lasciato lì il giorno prima. Non avendo studiato dovevo rimettermi in pari e quindi cercai di darmi una mossa ma non riuscivo a trovare il mastrodontico libro di calcolo. Avevo, anzi ho, poca memoria e quindi feci un po' di fatica a cercarlo, poi iniziai a pensare. "Se qua non c' é forse potrebbe essere da una sola persona di cui io mi fidi veramente tanto." Udii un tumulo di sussulti e qualcuno che veniva verso di me. Chiusi l' armadietto. Un ragazzo emo era rivolto verso di me, feci fatica a riconoscerlo. Aveva un piercing al labbro inferiore e un grosso ciuffo di capelli neri che gli partiva dalla destra e gli finiva sulla sinistra. Era tutto vestito di nero e sugli occhi aveva la matita nera. Gli occhi ... azzurri come non mai, per tanto tempo avevo sognato di fare un bagno in una vasca piena di acqua di quell' azzurro intenso. -Andy?!- chiesi io un po' non convinta della mia domanda. Lui sorrise. -Brava, hai indovinato. Ecco il libro e il quaderno.- li presi e me li misi in braccio, avviandomi nella biblioteca, lui venne con me. Quando passavamo la gente lo guardava male e con una nota di disprezzo nel loro sguardo. Io ancora cercavo di capacitarmi se quello fosse o non fosse stato veramente Andy. Dopotutto era il mio migliore amico e ciò che per me contava di più del suo aspetto era la sua personalità, vivace e gentile. Arrivammo in biblioteca e ci mettemmo a sedere su alcune sedie gialle che erano posizionate davanti a grossi tavolini bianchi di plastica. Iniziai a sfogliare il libro. -Perché all' improvviso hai voluto cambiare look?- gli chiesi io di scatto mentre si girava e continuava a guardarsi le spalle. Si girò. -Avevo solo voglia di sentirmi un po' diverso. Perché non cambi look anche tu?- Distolsi un attimo lo sguardo dal libro per poi guardare il suo viso. -Perché sarei brutta sia così sia con un nuovo look. Semplice no?!- Lui sorrise. -Ma perché avevi bisogno di sentirti così diverso?- gli chiesi io chiudendo il libro.
-Perché la gente è tutta troppo uguale, insomma, troppo "main street"-
-Si, ma tu prima eri unico così come eri!-
-Tranquilla, cambia l' aspetto ma non la personalitá.-
-Si, lo so, ma io voglio il vecchio Andy Biersack, ti preferivo prima, ora tutti inizieranno a prenderti in giro, non voglio che tu finisca nell' abisso dei condannati al bullismo!-
-E allora? Mica ci sarà l'apocalisse!-
-Certo che ci sarà l' apocalisse, preceduta dalla terza guerra mondiale!-
Un gruppetto di maschi di classe nostra iniziò a picchiettarlo sul collo e a dargli piccoli scapaccioni, dopo poco cinque minuti andarono via.
-Visto?!- gli dissi io con aria saggia. Suonò la campanella e entrammo in classe. Quando il professore entrò e lo vide scoppiò a ridere. -Biersack, potresti insegnare a mia madre a truccarsi.- Lui insieme a tutta la classe scoppiarono a ridere. Io gli strinsi forte il braccio e gli dissi sotto voce:- Sono tutti degli stronzi, tranquillo, avrai la rivincita su di loro.- Aveva gli occhi lucidi.
-È da tanto tempo che sono tutti contro di me.Per fortuna ci sei tu ...-

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