Dopo due ore di conferenza in casa Biersack, che ormai era la nostra base segreta ci decidemmo sul da farci. Violet, Danielle e Scarlett (la ragazza con la faccia cavallina si guardarono intorno con indifferenza. Andy era seduto su una sedia e con sguardi vacui e seri controllava gli altri tre maschi che erano seduti in terra. Io invece ero sul letto con le gambe inctociate e Bach (il gatto di Andy ) acciambellato fra le mie gambe che dormiva profondamente. -Allora siamo tutti d'accordo?- chiese Jacob, un ragazzo alto con gli occhi marroni e i capelli scuri. Tutti in coro rispondemmo di si. Dopo mezz'ora tutti se ne erano andati e eravamo rimasti solo io e Andy. Lui scribacchiava sul quaderno e io giocherellavo con la zampa del gatto che dopo poco si svegliò e se ne andò pigramente. -Sei veramente stata brava a rovinare la vita a Lily, complimenti.- disse con gli occhi ancora fissi sul quaderno.
-Grazie, man non mi compiacerei tanto fossi in te.-
Fu solo allora che lui si girò e iniziò a fissarmi. I suoi occhi azzurro ghiaccio erano perfetti. I suoi lineamenti erano qualcosa di spettacolari, le labbra sottili e i capelli neri che finivano sull' occhio destro. Lui si alzò e si mise a sedere accanto a me, posando la sua mano sulla mia coscia e iniziando ad accarezzarla.
-Pronta per domani? Sarà un piano abbastanza difficile da mettere in atto!- un sorriso malefico gli spuntò sotto le labbra e il suo piercing scintillava. Io feci cenno di sì col capo. Lui mi prese la testa e mi baciò sulla guancia. Guardai l' ora e mi accorsi che era tardi. Lo salutai e tornai a casa. La mattina dopo andai a scuola e vidi Jacob che mi aspettava fuori davanti all' ingresso. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e iniziò a parlare. -Tutto é pronto. Scarlett, Violet, Danielle, Jack e Charles sono dentro, Andy arriva fra un po'. A pranzo.- prima che potessi fiatare se ne andò. Entrai dentro e andai al mio armadietto. C'era una busta gialla,la presi e andai in bagno. L' aprii e guardai dentro. C' erano dei fogli, una boccetta di olio di ricino e una siringa. Guardai il foglio. La vittima predestinata era Carmel Begul. Era di famiglia buona, con madre asiatica e padre americano, se non di dava almeno due spruzzate di profumo al giorno puzzava come un maiale. Attaccato ai fogli c' era anche il numero del suo armadietto; dove teneva il profumo. La campanella suonò e entrai in classe. Dopo venti minuti con la scusa di andare in bagno e il bigliettino in tasca andai all' armadietto di Carmel e tirai fuori il profumo, andai in bagno, lo svuotai e lo riempii con acqua, lasciando un dito di profumo nel caso notasse l' odore. Lo portai indietro e lo richiusi, tornando in classe facendo finta di niente. Andy mi vide entrare e mi fece l' occhiolino, erano i segni in codice che ci mandavamo senza parlare. Gli risposi di si mordendomi le labbra e lui si girò. Più tardi nell' ora di pranzo mi spettò la parte di piano più difficile di tutte. Misi nella siringa l' olio di ricino, facendo avanzare un po' della filetta. Jack passando fece cadere un po' di acqua addosso a Carmel e lei si avvicinò al nostro tavolo dove posò il suo vassoio.
-Harvey, mi guardi il vassoio, vado un' attimo in bagno e torno.- fissò Andy- ah... fai attenzione che Biersack non si tagli sopra il mio purè. Il suo sangue fa schifo e non voglio passare per una cannibale. - poi andò sculettando verso il bagno. Guardai a destra e a sinistra e versai l' intera siringa nel purè,poi rovesciai la fiala nella cola di Carmel, diedi la siringa e la fiala vuota a Charles che le buttò. Carmel tornò, andò al tavolo dei vip dove c'è era il posto vuoto di Lily e iniziò a mangiare. Dopo poco un puzzo enorme invase la mensa e a Carmel si contorceva la faccia. Corse in bagno con una chiazza marrone nei pantaloni. Per una settimana non si fece viva e il puzzo inondava la scuola, il profumo non funzionava più su di lei, e cupa seconda persona ad essere mollata da Allistor nel giro di dodici giorni.