Sempre soli

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-Il mio demone é una persona che mi é molto cara.- disse lui tirando su col naso e guardandomi fissa negli occhi. Lo guardai con una faccia di una che non aveva capito il suo ragionamento. Lui si voltò a destra per qualche secondo. Poi si rigirò verso di me, la sua faccia stava diventando rossa. A un tratto sbottò.
-Sei tu la causa di tutti i miei mali, sei sempre stata solo ed esclusivamente tu a rovinarmi la vita, all' inizio di quel giorno maledetto di prima media!-
-Andy ...-
-Tu e Allistor mi avete rovinato la vita.- disse alzandosi in piedi e guardandomi sempre dritta negli occhi. -NON É CHE PER CASO STATE COMPLOTTANDO CONTRO DI ME?!
-NO, IO NON SONO ALLA MERCÉ DI ALLISTOR, NOI DUE CI AMIAMO DAL PROFONDO DEL CUORE!
-Sai, pensavo che lui pensasse a te più dal profondo del suo pene!-
-TI ODIO!- dissi io aprendo la porta e sbatacchiandola uscendo.
Un gruppetto di una decina di ragazzi erano al bagno, alcuni si lavavano le mani e altri facevano i loro bisogni, quando mi videro uscire da quel bagno con Andy divennero rossi. Lui mi afferrò il braccio.
-Dove credi di andare?-
-Lasciami Andy!-
-No, mai!-
Divenni tutta rossa e gli sputai in un occhio, quando finalmente lui lasciò la presa, senza speranze. La gente mi notò uscire dal bagno dei maschi e mi fissava male. Per tutto il giorno rimasi imbronciata con lui. Quando uscimmo Allistor venne con me. Gli enormi occhi verdi mi ispiravano profonda fiducia in lui. Mi portò in un angoletto. Mi prese la testa fra le sue calde mani e iniziò a parlare. -Che ti ha fatto quel mostro?- stetti zitta e tornai a casa evitando di pensare a ciò che mi aveva detto Andy. Stetti una nottata a piangere. Feci un sogno strano. Ero in campo immenso di grano dorato e correvo, correvo come se non ci fosse stato un domani. A un certo punto in mezzo a questo campo c' era una grossa quercia, con una persona legata con enormi e pesanti catene. Non la riconobbi, ma iniziai a correre verso di lui. Quando fui a due metri la riconobbi, era Andy. Era in lacrime e piangeva ininterrottamente. -AIUTO, AIUTO.-Stava continuando a gridare, quando dal nulla spuntò fuori Allistor e mi gettò ai piedi un pugnale. Io lo raccolsi, ma Andy mi intimava di lasciarlo e scappare. Non gli diedi ascolto e restai lì a guardarlo. Allistor mi venne dietro e appoggiò le sue labbra al mio orecchio. -Se mi ami veramente fallo, adesso!- non ero più in me, cosí mi diressi verso Andy e gli tagliai la gola senza pensarci due volte. Mi svegliai, il sudore mi grondava dalla fronte, come avrei fatto adesso senza il mio Andy ? Lasciai perdere questo pensiero e tornai a letto. Man mano che i giorni passarono divenni sempre piú popolare. Tre mesi dopo andai a letto, sentii qualcuno scuotermi la spalla, non riuscii a vedere i suoi zigomi, ma era una figura alta e magra.

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