𖦹 29 𖦹

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<< paga pov >>

uscì da casa chiudendo la porta alle mie spalle,
afferrai la valigia salda nella mia mano destra e partì per la stazione

ebbene sì,
il giorno del ritorno era arrivato,
ripeto, mi dispiaceva davvero molto lasciare i miei genitori e questo posto, ma dall'altro lato desideravo rincontrare piadina.

alzai gli occhi in aria

il cielo non prometteva buon tempo, infatti l'atmosfera era a dir poco grigia e cupa,
insomma, l'atmosfera che piace a me

nel senso,
non dico non mi piacciano quelle giornate calde e colorate con un sole sgargiante in cielo,

sto solo dicendo che mi piace di più il mal tempo, sentire il rumore e l'odore della pioggia, il freddo..

per farla breve, tutto il contrario detto nella primo opzione.

come sempre immerso nei miei pensieri arrivai prima del previsto in stazione, ora non potevo fare altro che aspettare.

spero almeno questa volta non ci siano ragazzini simili a quelli dell'ultima volta,
perché se ce ne sono non so se essere convito del fatto di tornare a casa vivo.

però pensandoci bene, non credo ci siano, se quei ragazzini sono come immagino, in questo momento saranno a casa a fare i compiti delle vacanze all'ultimo momento

momentaneamente mi rasserenai, ma quando ripensai alla parola "compiti delle vacanze" spalancai gli occhi

magicamente mi ricordai che tra pochi giorni sarebbe ricominciata la scuola pure per me

"cazzo"

dovrei ripassare determinate cose per restare al passo ma non ne avevo la minima voglia

piuttosto di pensare a questo,

la mia attenzione venne catturata sul momento dal rumore delle ruote sui binari avvicinarsi sempre più,

mi guardai di lato, difatti, vidi il treno fermarsi lentamente per far scendere i passeggeri al suo interno ed ospitarne dei nuovi

affarai la valigia e andai verso l'entrata

provai ad entrare per primo ma finì per entrare per ultimo, letteralmente.

la quantità di persone che scesero e salirono erano indescrivibili e per non essere travolto dalla folla aspettai fino all'ultimo.

senza ormai più fila alle mie spalle,
prima di sedermi mi girai per guardare un'ultima volta quella stazione

"chissà quando ci ritornerò"

finalmente dopo pochi secondi mi rigirai andando a cercare un posto.

incredibile ma vero, trovai due sedili completamente vuoti.

inutile dirlo ma li occupai volontariamente tutti e due per non avere altre persone alla mia sinistra,

ameno che non sia un individuo con necessità di sedersi.

con agile mossa perciò misi la valigia alla mia sinistra prima che qualcuno si potesse sedere

dopo pochi secondi, il treno partí.

con la testa rivolta verso il finestrino guardai la partenza finché non mi squillò il cellulare a tutto volume

a dir il vero presi un vero e proprio colpo al cuore oltre essere andato in completo imbarazzo,

so che era una cosa banalissima, ma dì solito tenevo sempre il silenzioso o le cuffie nelle orecchie e in qualche modo mi dava abbastanza fastidio il fatto che altra gente sentisse ciò che facevo..

infatti non so come sia successo.

ah, non so spiegarlo bene, lasciamo stare.
piuttosto concentriamoci sulla cosa principale, la chiamata.

abbassando in fretta e in furia l'audio del telefono non mi accorsi nemmeno chi mi stesse chiamando, ma andando d'intuizione l'unica persona che avrebbe avuto il buon consenso di chiamarmi era piadina

e infatti chi vuoi chi sia se non lui?

piadina: *paga?*

paga: *sono appena partito*

piadina: *oh, fantastico.
comunque volevo dirti che ora sto andando fuori, perciò se dovessi tornare prima del dovuto in casa (cosa improbabile) e non mi dovessi vedere sai il perché*

paga: *dove vai?*

piadina: *nah nulla dì che sto solo facendo un giro in macchina, ci vediamo dopo ok?*

paga: *mh, ok, ciao*

piadina: *ciao*

chiudo la chiamata*

speravo dì poter iniziare una conversazione con piadina ma evitai..
non so, mi sembrava dì fretta perciò non gli chiesi nulla.

chissà cosa starà facendo

in qualunque caso non ci voglio pensare, non voglio che le mie indecisioni prendano il controllo su me stesso.

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<<piadina pov>>

provo ad accelerare il più possibile, ovviamente sempre restando sul limite di velocità.

dovevo fare il più in fretta possibile, non volevo di certo che paga tornasse in casa senza ritrovarmi lì, mi sentirei troppo in colpa.

ma da tutt'altra parte non potevo non fare quello che stavo facendo

in quel momento stavo andando verso casa dì mio fratello,

poco fa lui stesso mi ha chiamato per una "richiesta d'aiuto"

in questi ultimi mesi la situazione in famiglia sta peggiorando a livelli estremi, e dato che da quando me ne sono andato mio fratello (nonostante sia più grande dì me) è rimasto "solo" con mia madre ha bisogno dì supporto morale da parte mia.

ad essere sincero sono più in ansia del solito

da quando me ne sono andato so sempre meno dì ciò che succede riguardo alla mia famiglia,
insomma,
da dietro uno schermo mia madre e mio fratello non riuscirebbero mai a raccontarmi tutti gli accaduti successi nelle varie settimane, infatti io devo ancora capire concretamente ciò che sta succedendo,

ed è quello che sto per fare.

spero solo che paga non se la prenda se non arrivo lì in orario..

 𖦹 salvami 𖦹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora