𖦹 salvami 𖦹

𖦹13𖦹

《Paga pov》

07.57

Con una gioia comparabile ad un calcio nel culo fintamente finì di controllare per la 7° volta di aver messo tutto il necessario nella mia valigia.

Esatto, questo è il determinato giorno in cui io e Piadina dovremmo andare in "vacanza"..

Se devo dir la verità non sono molto contento, cioè si lo sono.. ma per me è difficile pensare di dover passare dei giorni della mia vita con persone che non conosco.

Certo, c'è anche Piadina, ma il fatto che quelle persone siano già loro amici non mi fa pensar niente di buono..
già mi immagino me disperato rinchiuso in camera grazie a qualche mia solita scusa a  sentire Piadina nell'altra stanza divertirsi e ridere a squarciagola con i suoi amici..

è per questo che non ho la minima voglia di andarci.

Nonostante ciò non feci notare nulla di quello che pensavo a Piadina e continuai a fare la mia solita scenetta del solito ragazzo senza problemi ecc. ecc.

Mentre stavo ancora pensando a svariate cose chiusi la porta di casa e a sguardo basso camminai dritto avanti a me..
inutile dire che avendo la testa tra le nuvole non mi accorsi delle scale e inciampai come un rincogl**nito.

*PAGA*
sentì urlare da dietro alle mie spalle.

*non mi sono fatto niente*
dissi quasi automaticamente girandomi per guardare in faccia Piadina

*mh*

*dai guarda il lato positivo, i miei bagagli sono già davanti alla porta d'ingresso*
dissi con voce sarcastica

*felice tu..*

appena dopo aver messo nel bagagliaio tutte le valige andammo verso la destinazione.

durante il tragitto io e Piadina parlammo del più e del meno ma c'era una cosa che mi fece incuriosire..

nel senso, Piadina quando parlava di discorsi casuali (discorsi di cui non c'entrava la vacanza) scherzava come al suo solito, ma non appena entrava su un qualsiasi discorso in cui c'entravo anche io la sua espressione diventava più seria.. quasi preoccupata, ma non andai ad "indagare" fino in fondo, d'altronde ha praticamente sempre fatto così.

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"finalmente" dopo varie ore io e Piadina arrivammo in Sardegna

*Paga*

*eh?*

*scendi, la casa è questa*
mi disse Piadina scendendo dalla macchina

aprì lo sportello e guardai la casa affianco a me

ora capisco perché ci hanno invitati senza problemi, quella casa è enorme ed era pure affianco al mare.

presi le mie due valige e lasciai andare avanti Piadina,
"spero solo siano gentili."
pensai percorrendo il giardino per arrivare alla porta d'ingresso.

Piadina si piazzò davanti alla porta suonando al campanello per una decina di volte

*Piadì basta*
gli dissi spostandogli la mano dal campanello

*ma sta' tranquillo, sono perfettamente abituati*

non appena Piadina finì la frase la porta d'ingresso si aprì trovando davanti a Piadina una ragazza quasi più bassa di me (di pochi centimetri) con dei capelli corti viola che sia "abbinati" alla maglia nera e ad dei semplici jeans

??: *la prossima volta il campanello te lo scasso in testa*

Piadina: *anna è da due anni che mi ripeti la stessa cosa, la prossima volta cambia frase*