"I wanna cut you outta my dreams.
I'm bleeding out.
Girl, I'm bleeding.
I wanna cut you outta my mind,
'cause I'm bleeding out"
Until I Bleed Out - The Weekend<<Hei dormiglione>>.
Mia si stiracchiò appena sveglia, allungando il braccio sul cuscino a fianco al suo per poter toccare i ricci morbidi di Lewis.
Trovò il vuoto.
Si mise seduta di scatto sul letto, guardandosi attorno, cercandolo ovunque.
<<Lew>> lo chiamò preoccupata mentre velocemente si alzò dal letto. <<Sei già sveglio?>> continuò a parlare, mentre vagava completamente nuda per la stanza.
Aprì la porta del bagno cercando di scovarlo all'interno, ma di Lewis neanche l'ombra.
<<Lewis, guarda che se sei nascosto da qualche parte e stai cercando di farmi spaventare, non è divertente>>.
Il nulla.
Prese il telefono, ignorando qualsiasi messaggio, perfino le infinite notifiche ricevute da parte di Max, aprendo immediatamente la rubrica.
Ed iniziò a tempestare di chiamate Lewis.
Una.
Due.
Tre.
Dodici volte.
Senza mai ricevere risposta, se non dalla voce irritante della segreteria telefonica.
Si lasciò cadere a terra sfinita, abbandonandosi ad un pianto liberatorio.
Lewis era andato via, l'aveva lasciata da sola dopo che lei gli aveva confessato più volte di amarlo, dopo avergli chiesto di andarsela a prendere sull'altare, dopo aver fatto sesso in quel modo così rude e passionale, dopo aver fatto l'amore come solo con lui faceva.Compose velocemente il numero di Nikita ed aspettò con impazienza che le rispondesse, e così fu dopo appena uno squillo.
<<Dimmi che lo avete fatto talmente forte e che ora hai bisogno di qualcuno che ti sorregga per camminare>> esclamò Nikita, rispondendo così alla chiamata.
<<Niki, è andato via>> le fece sapere Mia con un filo di voce e singhiozzando.
<<Chi è andato via, Lewis?>> chiese confusa.
Mia non le rispose, ma continuò a piangere così forte e disperatamente che Nikita capì che si trattasse di lui.
<<Mia, amore, non piangere>> cercò di tranquillizzarla, mentre trafficava per cercare le chiavi della macchina che avevano noleggiato a Honolulu. <<Ma cosa è successo, avete litigato?>>.Mia sospirò pesantemente ed appoggiò la nuca contro il muro, mentre le lacrime continuavano ad irrigarle il volto.
<<No, non abbiamo litigato, non so cosa sia successo, siamo stati così bene insieme>> le spiegò, mentre sentiva la sua migliore amica mettere in moto la macchina. <<Stai venendo a prendermi?>> domandò asciugandosi le lacrime.
<<Certo. Mia, io non ti lascerò mai sola>>.Mia rimase in silenzio per un po', mentre Nikita dall'altra parte della cornetta, guidava e le elencava varie schifezze che le avrebbe fatto mangiare per tirarla su di morale.
<<Una bella brioche piena di Nutella la vuoi? Mi fermo a comprartela>>.
<<No Niki>> rispose Mia.
<<Nemmeno una vaschetta enorme di gelato al caramello salato?>>.
<<Quello di Albert Heijn?>> le domandò, riferendosi alla famosa catena di supermercati di Amsterdam.
<<Mmm proprio quello, il tuo preferito>>.
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MOTH TO A FLAME || Lewis Hamilton
FanfictionSequel di CATRAME. Dalla rabbia di Max, i rimorsi di Mia, la solitudine di Lewis, alla rinascita. Una storia di pianti, baci e lividi. "Ma lui sa che mi chiami quando dorme? O sa delle foto che conservi? O sa le ragioni per cui piangi? Oppure dim...