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Dopo essere sfuggiti a Tatsiöglu e l'esplosione, i due si avvicinano a riva, lì dove Renetti ha pronta la sua auto d'epoca.
Una bellissima Aston Martin DB5 del '64.

-Bond: "Non male..."
-Ranetti: "Muoviamoci o la Polizia sarà qui a momenti!"

Saliti a bordo, adesso non resta che cercare di fuggire... col solo problema che si trovano su un'isola.

-Bond: "Visto che conosci così bene il posto, potresti dirmi come facciamo a scappare da un'isola?"
-Renetti: "Stai tranquillo my friend... ci penso io."
-Bond: "Se lo dici tu..."
-Renetti: "Sei un grandissimo stronzo, lo sai?"
-Bond: "Io?"
-Renetti: "Proprio tu! Com'è che hai detto? Il meridiano indica sempre le sei? Non potevi dirmelo direttamente che sei dell'MI6?"
-Bond: "Oh scusami... prossima volta lo farò sapere a tutta l'isola."
-Renetti: "Come se adesso non lo sappia nessuno. Devi capire che in posti come questi... non c'è nulla che tu possa nascondere!"
-Bond: "È per questo che Tatsiöglu ti voleva morto? Perché sei dei servizi segreti italiani?"
-Renetti: "Vedo che ci sei arrivato."
-Bond: "Prima ancora che mi parlassi. Te lo si legge in fronte!"

-Renetti: "Abbiamo qualche amichetto alle spalle..."

Dietro di loro si avvicina una camionetta della polizia che, con sirene e tutto, invita Renetti a fermarsi.
-Bond: "E ora?"
-Renetti: "Sei mai stato arrestato?"
-Bond: "Che razza di domanda è?!"
-Renetti: "Ecco! Sta tranquillo che nemmeno oggi ti succederà."

Renetti decide di accostare e parlare personalmente con gli agenti.
Bond, invece, per evitare di ingolfare la situazione già difficile, decide di restare in auto e di seguire Renetti dallo specchietto.

Dopo circa dieci minuti, Renetti torna in auto con delle notizie:
-Renetti: "Tutto risolto."
-Bond: "Come sarebbe a dire che è tutto risolto?!"
-Renetti: "È il potere di chi ha poteri. Ho un paio di domande, anche piuttosto scontate."
-Bond: "Beh, dimmi pure."
-Renetti: "Che hai scoperto?"
-Bond: "Che lui è solo una marionetta. C'è ben altro dietro di lui. A quanto pare faceva da trafficante d'armi per un certo Divino. Ne sai nulla?"
-Renetti: "Dovrei?"
-Bond: "Direi di sì. Il tuo amichetto muoveva soldi che in gran parte non erano nemmeno suoi."
-Renetti: "Quindi... mi stai dicendo che c'è un tale Divino che finanzia i vari traffici e che a Tatsiöglu toccava soltanto gestirli?"
-Bond: "Esattamente. L'unica cosa che so su questo Divino è che si tratta di uno scultore di statue o così vuole far apparire."
-Renetti: "La cosa si fa interessante..."
-Bond: "Ah e un'ultima cosa: visto che sei tanto bravo a parlare con polizia e viceversa, dì all'Interpol di cercare un deposito sottomarino sulla costa est, è lì dove Tatsiöglu teneva le armi da trafficare."
-Renetti: "Sarà fatto."
-Bond: "Quanto in fondo puoi andare in questa vicenda?"
-Renetti: "Ho carta bianca. Che cosa vuoi sapere?"
-Bond: "Una volta che questo Divino verrà localizzato... ti dispiacerebbe se lavorassimo ancora insieme per prenderlo?"
-Renetti: "Affare fatto."
-Bond: "Perfetto. Adesso credo che dovrò tornare dai miei e fare rapporto..."
-Renetti: "Oh e come farò a contattarti?"
-Bond: "Ti ho lasciato un bigliettino in macchina con su scritto tutto."
-Renetti: "Sicuro di non voler essere accompagnato all'aeroporto?"
-Bond: "Si, va bene così. Renetti..."
-Renetti: "Si?"
-Bond: "Grazie davvero..."
-Renetti: "Non c'è di che fratello, non c'è di che..."

007 - EllipsisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora