•7 - Bruciare all'inferno con te.

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Sospiro, sedendomi sul divano, mentre mi asciugo i capelli con l'asciugamano.
«L'avresti davvero ucciso?» Mi chiede. Si mette accanto a me e prende una sigaretta dal pacchetto. «Sì.»

Mi guarda con un piccolo sorriso di soddisfazione.
Incrocio le gambe sulle gambe, facendo spallucce. «Mi ha davvero rotto le palle.»

Fa un tiro e sospira. «Ascolta, Kookie, io so di essermelo meritato lo schiaffo di Jimin.»
Appoggio la testa contro allo schienale e annuisco. «Lo so anche io» rispondo.
«Credevo di proteggerti e pensavo che magari avresti capito che stavi sbagliando» dice, con voce bassa.

«Ho sempre sbagliato tutto nella mia vita.»
Guardo il soffitto e faccio spallucce.
«E probabilmente ho sbagliato anche a perdonarti. Tu mi ferirai ancora-»
«No, io non-»
«Sì, lo farai perché tu sei così. Mi ferirai ancora, forse spezzandomi il cuore totalmente ma...se tu non ci fossi, sarebbe orribile.»
Sposto gli occhi su di lui. «Ti amo così tanto che vorrei solo scappare con te, vorrei ballare sotto la pioggia a Parigi, che tu mi baciassi vicino alla Sagrada Familia e fare l'amore con te su una dannata spiaggia di un'isola sperduta in mezzo all'oceano.»

TAEHYUNG

Tengo gli occhi su di lui, mentre la sigaretta si consuma.
«E forse è una fottuta pazzia il solo pensiero di amare qualcuno come te» dice, mentre vedo le sue pupille farsi lucide. «Eppure, anche se tu sei così stronzo e egoista, io sono felice. Sono così felice di stare con te, di fare le cazzate con te e di avere questa vita con te.»

Sospira, facendo spallucce. «Io so di amar-»
«Vieni a vivere con me.»

Si gira di scatto e sbatte le palpebre sorpreso.
«Come?» Domanda, a bassa voce.
«Ti sto chiedendo di trasferirti da me.»
Dischiude le labbra, per poi sorridere in un modo così bello che mi fa sentire un calore al petto dannatamente confortante.
«Avrò bisogno di una mano a portare tutte le mie cose qui...»
«Le prenderà Cha.»

Ridacchia e fa spallucce. «Ci penserò...»
Si morde il labbro, «così avrò pieno accesso al tuo armadio» dice, per alzarsi.
«No, i miei vestiti no.»
Fa un musetto, deluso, portando le braccia al petto. «Perché? Non sono sexy con i tuoi vestiti addosso?»

Si mette su di me, appoggiando le mani sulle mie guance. «Sì, molto.»

[...]

Sospiro, stiracchiandomi mentre sono seduto alla scrivania.
Tornare a lavorare dopo un anno lontano da tutto questo, non è semplice. Credo di aver scordato persino come si fa.

Alzo lo sguardo sulla porta che si apre e mi lecco le labbra, appena entra.
«Tutto okay?» Gli chiedo, notando il suo sguardo. «Tutto okay.»
Percorro con gli occhi il suo corpo, mi soffermo sui fianchi scoperti visto la camicetta corta. Dio mio, è così perfetto.
Scuoto la testa, sbatto le palpebre e cerco di concentrarmi sul mio lavoro.

Lui non me lo rende per niente semplice, soprattutto quando circonda il mio collo con le braccia da dietro. «E tu? Stai bene?» Mi chiede, vicino al mio orecchio.
Ingoio un groppo e annuisco. «Sì.»

Sento le sue mani, posarsi sulle mie spalle e fare una leggera pressione. «Sei così teso.»
Avvicina le labbra al mio orecchio, «dovresti sciogliere la tensione» sussurra.

Posa la bocca sul mio collo, mentre la sua mano scende lungo il mio petto fino alla cintura dei miei jeans. «Devo lavorare» dico.
Si mette davanti a me e appoggia le mani sul mio viso. «Nessuno te lo impedisce.»

Si siede su di me, con le gambe ai miei lati.
«Vediamo quanto riesci a resistermi.»
Lo guardo negli occhio e sorrido, divertito.
«Sai bene che non ci riesco.»
Appoggia la mano sul mio pacco e annuisce.
«Sì, decisamente ma puoi provarci.»

Bacia il mio collo e slaccia la mia cintura.
Stringo i denti e la penna che ho in mano.
Abbassa la cerniera, infila la mano nei boxer e massaggia la mia intimità.
Afferra il mio mento e fa unire le nostre labbra, infilando la sua lingua nella mia bocca mentre muove la mano. Si allontana, poi mi guarda per qualche istante per qualche istante per poi alzarsi.

«Cosa fai?» Gli chiedo, prendendo la sua mano. «Non ti agitare» risponde, per poi inginocchiarsi davanti a me. «D'accordo?»

Avvicina la bocca alla mia intimità e inizia delicatamente ad usare la lingua.
Stringo i denti, appoggiando una mano sulla sua testa.
Resistergli?

La prende tra le labbra, poi alza i suoi occhi su di me facendomi deglutire. Dischiudo la bocca, tirando i suoi capelli, mantenendo ferma la sua testa. «P-porca puttana» sospiro.

È sempre stato impossibile per me, resistergli.
Si allontana leggermente, tornando ad usare solo la lingua e la sua mano.

No, non posso riuscirci. Afferro i suoi fianchi, facendolo sedere su di me.
Gli sbottono i jeans, glieli abbasso e scosto il suo intimo per poi entrare in lui, facendolo gemere.

«Non posso resisterti, piccolo» sussurro, stringendo le sue anche. «Dovresti saperlo.»

Appoggia le mani sulle mie guance, mentre si muove contro di me con movimenti lenti.
«Merda» sbotto, alzandomi per farlo sedere sulla scrivania. Stringe il bordo, gemendo ad alta voce.

Circondo la sua schiena con un braccio, muovendomi con più forza.
Si morde il labbro, buttando la testa all'indietro.
«D-dio mio» sbotta, graffiando la scrivania e chiudendo gli occhi per qualche istante.

Stringe i denti e circonda il mio collo con le braccia, assecondando i miei movimenti.
Avvicina le labbra alle mie, respira pesantemente e tira le ciocche dei miei capelli.
«N-non lasciarmi mai» sussurra. «M-mai più.»

Annuisco, sfiorando la sua bocca. «Te lo giuro.»
Perché nessuno potrebbe mai essere come lui.
Non lo lascerò ancora, non sbaglierò ancora.
Lui è sempre stato il mio tutto.

Ansima, annuendo. «B-baciami.»
Faccio unire le nostre labbra, mentre mi muovo in modo disconesso e il suo corpo trema.
Mugola, appena raggiunge l'apice e io lo seguo.
Si allontana respirando in modo affannato.

«Non ti perdonerò un'altra volta» dice, tenendo i suoi occhi nei miei occhi. «Se mi farai ancora soffrire, ti giuro che se anche dovessi stare male per tutta la mia vita, io ti eliminerò dal mio mondo.»
Stringo la sua schiena e annuisco.
«Ti prometto che non combinerò più delle cazzate come quella. Ferirti non è nemmeno l'ultima cosa che voglio.»

Circonda il mio collo con le braccia.
«Il mio cuore non può spezzarsi ancora. Ho rimesso a pezzi a posto moltissime volte e sono stanco...voglio che resti intero.»
Appoggio una mano sulla sua guancia.
«Io ti amo pazzamente, irrimediabilmente e con tutto ciò che ne è di me. E ti posso assicuro, che nessuno, su questa Terra, ti ama come faccio io. Ti amo così tanto che per un anno, non ho fatto altro che sognarti, pensarti e sì, ho anche pianto per te. E io non piango per niente e nessuno ma tu..tu sei l'eccezione di tutto ciò che ho sempre pensato.»

Una lacrima riga il suo viso, mentre mi guarda poi stringe le labbra e mi abbraccia.
Piange silenziosamente contro il mio collo, così lo stringo a me e chiudo gli occhi.

E non c'è niente che possa cambiare cosa sei per me.

«Sì» sussurra. Mi allontano, guardandolo confuso. «Sì, voglio venire a vivere con te.»
Sorrido, stampandogli un bacio sulle labbra.

«Se dobbiamo essere dannati» afferra la mia maglietta, «preferisco bruciare all'inferno con te, piuttosto che venire oscurato in paradiso.»

ANGEL OF DEATH 3                                                  Fallen LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora