•5 - Voglio ballare.

695 54 1
                                    

Graffia il mio petto mentre si muove su di me, mordendosi le labbra.
Stringo i suoi fianchi, con il sudore che appiccica i nostri corpi.

Afferra le coperte, buttando la testa all'indietro e gemendo.
Circondo la sua vita con un braccio, mettendomi seduto sul letto.
«Guardami» sussurro, prendendo il suo viso con una mano. Ansima, io stringo i denti e infilo la lingua nella sua bocca.

Appoggia le mani sulle guance e appena mi allontano, inarca la schiena chiudendo gli occhi.
Lecco la sua pelle, tira i miei capelli e i nostri corpi si muovono in sincronia.

«M-merda» sibila, muovendosi più velocemente. Passo il pollice sul suo labbro inferiore e stringo la sua schiena, mentre raggiunge l'apice, seguito da me.

Riprendiamo fiato e lui circonda il mio collo con le braccia, sorridendo. «Porca puttana, non scherzavi quando hai detto che dovevamo recuperare le scopate di un anno.»
Ridacchia, e accarezza la mia guancia con il pollice. «Cos'è? Ti dispiace?»
«Per niente, ma mi sto spaccando la schiena a furia di scoparti.»

Ridacchia, poi si copre con il lenzuolo e si mette accanto a me.
Prende una sigaretta tra le labbra, l'accende e fa un tiro.
Guarda il soffitto. «Ho voglia di ballare.»

Inclino la testa di lato e lui mi guarda, per poi ridere. «Wow, non pensavo che potessi ubriacarti con un orgasmo.»
Scuote la testa e sospira, mettendosi a pancia in sotto e prende dell'altro fumo.
«Voglio ballare sotto la pioggia, ubriacarmi e urlare.»
«Direi che ti metterebbero subito in un ospedale psichiatrico» dico, ridacchiando.

«La gente muore senza aver combinato neanche una pazzia nella vita. Muore, dopo una monotonia di cose infinite. E io...io non voglio morire sapendo di non aver vissuto al massimo. Voglio morire, senza averne paura.»

Lo guardo attentamente e sorrido. Nella mia vita, non avrei mai pensato di ritrovarmi a condividere il letto con lo stesso ragazzo ogni notte. Ad amare qualcuno così tanto.

«La gente muore di normalità ed io, cazzo, farò dannare anche i fottuti angeli. Il paradiso finirà per odiarmi.»
Sospira, facendo spallucce. «Non credi anche tu?»

«Ti amo» rispondo. Sbatte le palpebre e ridacchia, «d'accordo e poi dovrei essere io quello che viene messo in un ospedale psichiatrico, amore?»

Sento suonare alla porta, così afferro la pistola ma lui mi ferma. «Niente paura, è Haejong.»
Si alza, infilandosi i vestiti e io aggrotto le sopracciglia confuso. E chi cazzo è Haejong?

JUNGKOOK

Apro la porta e gli sorrido. «Entra.»
Ci sediamo sul divano e giro lo sguardo, appena vedo Tae appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte.

«Dimmi tutte le novità» dico, incrociando le gambe. «Sì, signorino.»

[...]

Sospiro, massaggiandomi lo spazio tra gli occhi. «Quel tipo, è tipo il tuo segreterio?»
Piego le labbra in un sorrisetto. «È più un amico che mi aiuta nella gestione degli affari.»

«Per quello ci sono io» dice, seriamente.
Rido, scuotendo la testa. «Nell'ultimo anno, non mi è sembrato che tu ci fossi» ribatto.
Mi alzo e lo guardo. «Avevo bisogno di una persona che mi aiutasse e lui è stato il migliore.»

«Ma adesso sono tornato, quindi puoi dirgli di levarsi dai piedi e dalla tua vita.»
Alzo le sopracciglia e ridacchio. «Scherzi?»
«Affatto. Non voglio che fantastichi di potersi mettere nelle tue mutande.»
«Che stronzo» sbotto, divertito. «Dio, che figlio di puttana.»

ANGEL OF DEATH 3                                                  Fallen LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora